Capitolo 7

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"SERENA MUOVITI È TARDI!"-Gridò come al suo solito Irene. La mia sveglia non suonò questa mattina, così mi girai per vedere l'ora e notai che erano le 4:00!
Era davvero tardissimo .

L'aereo sarebbe partito alle 5:00 e io mi trovavo ancora in pigiama sul letto!
Mi alzai come un fulmine, presi i vestiti e l'intimo pulito e mi fiondai dentro la doccia. Insaponai il mio corpo e i miei capelli e appena uscì cominciai a vestirmi.

Presi ad asciugare i capelli solo dopo aver indossato maglia e jeans, dopodiché cominciai a truccarmi in tutta tranquillità.
Una volta finito, mi diressi al piano di sotto con la borsetta che avrei tenuto con me durante il viaggio e attesi Irene scendere tranquillamente le scale.

Mi sorrise e dopo aver chiuso la porta di casa uscimmo e ci dirigemmo nella macchina di Piero. Più che una macchina sarebbe un mini furgoncino, dovrebbe contenere 7 persone (ovvero noi 5 e i loro manager) più tutte le valigie.
"Buongiorno bedde"-Sorrise Ignazio vedendoci arrivare e prendendo le nostre valigie per metterle nel cofano.
"Buongiorno ragazzi"-risposi educatamente cercando con lo sguardo i suoi occhi che però non trovai.

"Ma Gianluca amore?"-Chiese Irene a Piero, notando il mio interesse. Abbassai lo sguardo così da non far vedere il rossore delle mie guance e mi accomodai vicino al finestrino.
"Oh dobbiamo andare a casa sua a prenderlo!Sua mamma ci ha chiamati per dirci che si è svegliato tardi"-Ridacchiò e mise in moto subito dopo che la sua ragazza si accomodò accanto a lui.

Dopo circa dieci minuti ci ritrovammo vicino ad una casa molto carina. Piero suonò ripetutamente il clacson finché non vidimo una chioma bionda uscire dalla porta d'ingresso. Una signora identica a Gian si affacciò e salutò i ragazzi dal finestrino.

Dopo un po' lo vidimo uscire in tutta la sua bellezza, sistemò le valigie in macchina e salì sedendosi accanto a me. Mi sorrise e prese il cellulare per poi infilarci le cuffiette.

Sorrisi di rimando e appoggiai la testa a finestrino chiudendo gli occhi.
"Piccola siamo in aeroporto"-un respiro caldo sul mio collo mi svegliò . Gianluca. Annuii e scesi prendendo i bagagli e seguita dai miei amici entrammo all'interno dell'aeroporto attendendo il nostro aereo.

Dopo aver fatto tutti i controlli necessari salimmo sull'aereo e io mi posizionai come al mio solito accanto al finestrino.
"È occupato qui?"-mi voltai e a parlarmi fu un ragazzo alto è molto carino...ovviamente non più di Gianluca logico.
"Ehm no no è libero"-risposi sorridente.

Il ragazzo stava per accomodarsi quando una voce lo fece voltare.
"In realtà quel posto sarebbe riservato al sottoscritto"-rispose Gian facendo ridere il ragazzo.
"Ah si?E chi saresti?Non c'è mica scritto il tuo nome su questo sedile"-lo sfidò.
"Sono quello che se non ti levi dalle scatole in meno di 10 secondi ti fa saltare la testa"-Disse Gian facendomi ridere dal tono di voce usato.

Il ragazzo rosso dalla rabbia si girò e andò verso i primi posti.
Gian si accomodò al mio fianco e mi sorrise dolcemente, poi prese a parlare.
"Ehm ascolta Sere, per quanto riguarda ieri sera..."-cominciò ma lo bloccai dicendogli subito :-"Tranquillo Gian è stato un errore...sei fidanzato con Martina lo so bene e non mi sarei dovuta intromettere tra voi."
"Ma quello che intendevo dir..."-la voce metallica dell'hostess annunciò che il nostro volo stava per decollare, così allacciai la cintura di sicurezza e appoggiai la testa sul sedile chiudendo gli occhi.

Sarò pure una stupida a negare tutto questa mattina a lui però non vorrei essere considerata la sua amante e finché Martina sarà la sua fidanzata, tra noi non ci potrà che essere una semplice amicizia.

*****

"Bella addormentata siamo arrivati"-un respiro caldo mi fece aprire gli occhi.
"Di già?Ma quanto ho dormito?"- Davvero avevo dormito per ben 12 ore?
"Per tutto il viaggio Sere...eri distrutta e ho preferito non svegliarti"-rispose accennando un sorriso.

Ti amerò fino a quando fa beneWhere stories live. Discover now