Capitolo 9

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"Quindi quelle formano la costellazione dell'orsa maggiore mentre le altre dell'orsa minore giusto?"-chiesi a Gianluca indicando con la mano le stelle, mentre lui rideva spiegandomi che in realtà era tutto il contrario.

Eravamo arrivati da poco e dopo aver sistemato le tovaglie portate da lui, ci sdraiammo e cominciammo a guardare le stelle. Mi sorprese sapere che era un appassionato di astronomia!Insomma sapeva tutte le costellazioni e conosceva tutti i loro nomi!
"Te l'ho spiegato prima Serena!Hai fatto solo confusione."-Disse sorridendomi dolcemente e facendomi appoggiare con la testa sul suo petto muscoloso.

Rimanemmo un altro po' in quella meravigliosa posizione finché non mi alzai e come una bimba piccola cominciai a correre per tutta la spiaggia gridandogli un "prendimi se ci riesci". Lui cominciò a ridere e con un balzo lo ritrovai già in piedi che a correva.

Ad un certo punto mi voltai solo per vedere a che punto era ma non ritrovandomelo più alle spalle decisi di fermarmi.
Urlai il suo nome ma niente, fino a quando non sentii una presa sulla vita che mi costrinse a buttarmi sulla sabbia fredda.

Me lo ritrovai di sopra che rideva a crepapelle facendomi la linguaccia.
"Ti ho presa hai visto?"-Sussurrò a pochi centimetri dal mio volto.
"Già, hai vinto!Complimenti Ginoble."-sussurrai a mia volta cercando di non guardarlo fisso negli occhi.

Si avvicinò molto lentamente finché le nostre labbra si sfiorarono.
Il bacio inizialmente fu lento ma poi prese una scia più passionale.
Continuammo così fin quando non si staccò, mi sorrise debolmente e si accasciò al mio fianco. Voltai lo sguardo e lo vidi esattamente sdraiato vicino a me, le nostre spalle a malapena si sfiorano.

Lui guardava le stelle ammaliato da tanta bellezza mentre io sorridevo guardandolo.
"A che pensi?"-chiese guardandomi
"Nulla nulla"-sorrisi volgendo gli occhi al cielo, lui annuii e tra noi calò il silenzio tombale.
"Cosa ti ha colpito di me?"-domandai dopo un po'.
"In che senso scusa?"-si girò di fianco così da guardarmi meglio negli occhi.
"Nel senso letterale Gian. Cosa ti ha colpito di me."-Ridacchiai riformulando la domanda.

"Mm fammi pensare....mi ha colpito il tuo essere timida la prima volta che ci siamo incontrati, ti ricordi?"-Annuii chiudendo gli occhi ricordando il nostro primo incontro.
Sorrisi riaprendo le palpebre e lui ricambiando si avvicinò e mi schioccò un altro bacio.

Rimanemmo abbracciati per un altro po' finché non ci alzammo e ritornammo vicino a dove avevamo lasciato le tovaglie con le nostre cose.
"Vuoi rientrare in hotel?"-domandò prendendo la mia borsa e caricandosela in spalla.
"Si dai rientriamo!Domani mattina avete le ultime prove?"-domandai piegando le tovaglie.

Lui annuì e dopo aver sistemato e preso tutto ci dirigemmo alla sua auto.
Entrai in macchina e appoggiai la testa al finestrino chiudendo gli occhi.
Pensai a tutto ciò che avevo vissuto, pensai al fatto che finalmente mi sentivo felice, pensai a lui che migliorava le mie giornate, pensai al futuro, a ciò che ne sarebbe stato di me, se sarei rimasta ancora in Abruzzo, se mi sarei trasferita,se mi sarei innamorata magari di un ragazzo non fidanzato e non conosciuto.

Sarà difficile lo sento, sarà difficile dimenticarsi di Gianluca, però è la cosa più giusta da fare.Dovevo andare avanti con la mia vita e dovevo lasciar vivere a lui la sua piena di successo, non potevo certo stargli dietro sapendo che era fidanzato!

"Sere, siamo arrivati possiamo scendere"-una voce calda e abbastanza conosciuta mi risvegliò dai miei soliti pensieri e aprendo gli occhi aprii lo sportello dell'auto e scesi senza spiccicare parola. Gianluca osservò i miei movimenti con sguardo accigliato dopodiché mi imitò scendendo dall'auto e venendomi incontro.
"Sere cos'hai?Ho fatto qualcosa di sbagliato?"-mi domandò non appena entrammo negli ascensori.
Scossi la testa restando in silenzio.

Ti amerò fino a quando fa beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora