Capitolo 37

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*Qualche settimana dopo*

"La signorina Gozzi?"-la voce dell'infermiera mi risvegliò dai miei pensieri e seguita da Gianluca mi alzai e entrai nella stanzetta dove ad aspettarci c'era la ginecologa pronta per la primissima ecografia!

Ebbene sì oggi avrei fatto la primissima ecografia per vedere se il bambino o la bambina era sana.
"Buongiorno."-ci salutò con un sorriso la dottoressa. Ricambiammo e ci accomodammo nelle poltrone di fronte alla sua scrivania.
Cominciò a farmi qualche domanda e dopo mi chiese di sdraiarmi sul lettino per controllare il feto.

Mi fece alzare la maglia e abbassare leggermente il pantalone e mise sul ventre un gel congelato che appena entrò in contatto con la mia pelle mi fece rabbrividire.
Dopodiché prese un apparecchio e lo passò sopra aprendo subito dopo una specie di televisione dove si poteva sentire il cuoricino del piccolo.

A quel rumorino i miei occhi si riempirono di lacrime e mi voltai verso Gianluca, che ne frattempo mi aveva raggiunta sedendosi al mio fianco, e notai che anche lui era molto emozionato.
"Perfetto signorina, il feto cresce sano e il battito è regolare. Per sapere il sesso del nascituro potete venire tra due mesi."-sorrise e ritornò sulla sua scrivania pronta a fissare il prossimo appuntamento.

Asciugai quel gel, anche se sicuramente appena sarei rientrata a casa avrei fatto la doccia e scesi dal lettino sistemando maglietta e pantaloni.
Ringraziai la dottoressa e presi la cartellina che mi preparò.
Uscimmo dal suo studio e decidemmo di andare a bloccare la culletta e tutto il set per bimbo.

Avremmo preso un colore neutro non sapendo ancora il sesso del bambino.
Entrammo in un negozio e notai una culla che mi colpì subito.
Era bianca con dei brillantini che formavano una figura.
Davvero molto graziosa.
Decidemmo di bloccarla insieme al restante e uscimmo dal negozio.

Tornammo a casa in poco tempo e trovammo Irene e Piero comodamente sdraiato sul divano a guardare un film.
I miei genitori invece erano ritornati in Calabria il giorno dopo la notiziona.
"Buongiorno!"-gridai entrando nella stanza.
"Buongiorno a te!Allora hai fatto l'ecografia?"-domandò Irene mettendosi seduta.
"Si, il bambino sta bene e dovremmo tornare tra due mesi per sapere il sesso."-dissi battendo le mani.

A volte somigliavo ad una bambina, mi emozionavo per poco, e mi comportavo davvero in modo infantile.
"Che cosa stupenda!Speriamo sia un maschietto!"-confermò Piero guardando Gian che scosse la testa.
"Io desidero avere una femminuccia bella come la sua mamma!"-disse baciandomi la guancia e facendomi sorridere.
"Ah beh,allora è diverso!"-continuò alzando le mani in segno di resa.

Ridemmo e andai in camera mia per posare la cartellina della dottoressa.
Dopo un po' mi raggiunse il mio uomo.
"Che ne dici se andiamo in Calabria a vedere la casa?"-propose.
"Si sarebbe fantastico!Quando partiamo?"-ribattei felice.
"Anche subito. Il treno parte fra due ore!"-disse sfilando dalla tasca due biglietti.
"Ma come sapevi che avrei accettato?"-domandai tutta sorridente alla visione di quei ticket.
"Beh,semplicemente ti conosco molto bene ormai amore!"-disse e mi alzai per preparare un borsone velocemente con il necessario di entrambi per una sola notte e dopo aver fatto una doccia mi vestii e truccai.

Tornammo di sotto e avvertii Irene e Piero che non saremmo tornati a dormire. Loro annuirono e dopo averci salutati ci mettemmo in macchina e partimmo alla volta della stazione di Pescara.
Una volta arrivati salimmo in treno e io decisi di chiudere gli occhi per addormentarmi.

Qualche ora dopo.

"Amore siamo arrivati."-la voce di Gianluca mi risvegliò. Aprii gli occhi e lo vidi a qualche centimetro dal mio viso.

Gli sorrisi e insieme scendemmo dal mezzo.
"Tesoro!"-gridò una voce alle mie spalle. Mi voltai e mia madre si fece spazio tra la folla per venirmi ad abbracciare.
"Che bello averti qui!Il viaggio è stato stancante?"-continuò a domandarmi prendendo la mia borsa e caricandosela sulla spalla.
"Oh no mamma, ho dormito per tutto il tempo."-ridacchiai e presi per mano Gianluca che nel frattempo si era posizionato al mio fianco.
"Oh ciao caro, scusa ma non ti avevo visto."-si scusò mamma con lui dopo averlo salutato.
"Non preoccuparti Teresa!"-disse gentilmente sorridendole.

Entrammo in macchina con mamma e arrivammo a casa mia dopo qualche ora.
"Arrivati. Scendete!Io vado a parcheggiare."-disse mamma facendoci scendere dalla vettura.
Scendemmo e insieme entrammo in casa dalla porta sul retro che era aperta.
Come al solito.

Andai in cucina seguita da lui e trovai mio padre con in braccio la mia sorellina che cercava di imboccarle un po' di pappetta.
"Ma che scena bellissima."-affermai e mio padre posò il piattino per poi alzarsi e venire a salutarmi.
"Quanto ci sei mancata tesoro."-disse abbracciandomi fortissimo.
"Anche voi mi siete mancati!"-risposi.

In fondo era vero.
Non li vedevo da qualche settimana ma era come se fosse un eternità!
Slacciai l'abbraccio e andai dalla mia piccola sorellina per spupazzarla tutta!
"Quanto siete belle insieme."-disse mamma che era appena entrata in casa.
"Si sono proprio bellissime."-affermò papà e Gian annuì semplicemente con la testa sorridendo.
"Allora famiglia!Andiamo a vedere casa?"-propose papà dopo qualche minuto di silenzio.

Tutti annuimmo e mamma prese in braccio la bambina per poi uscire e recarsi in macchina.
Arrivammo a casa dei nonni in poco tempo e appena varcai la soglia di casa tutti i ricordi vennero a galla.
Scoppiai a piangere vedendola completamente diversa e moderna ricordando in un angolino della stanza la poltrona di mio nonno.
"A cosa pensi?"-domandò Gianluca vedendomi piangere e accarezzandomi dolcemente la schiena.
"Ho semplicemente ricordato la poltrona del nonno. Stava in questo punto qui."-risposi singhiozzando e indicando il punto della stanza.
"Ah ma quella poltrona non è andata persa tesoro!Si trova in cucina adesso. L'ho fatta foderare e mettere in cucina."-rispose mamma sorridendo.

Sorrisi anche io e corsi in cucina, seguita da mamma che teneva in braccio la mia sorellina, notando la poltrona completamente con un altra fantasia. Mi avvicinai e la sfiorai.
Averla in casa mi avrebbe ricordato i miei nonni che vivevano già da tempo nel mio cuore.
"Grazie. È magnifico!Vivere in questa casa con Gian e crescere i nostri bambini sarà stupendo."-dissi una volta che arrivarono anche papà e Gianluca.
"Vi lasciamo soli ok?È ora che noi rientriamo a casa anche perché la piccola peste dovrebbe dormire!"-disse papà guardando la mamma che annuì e solleticando il pancino della mia sorellina.
"Va bene. Buonanotte e grazie di tutto!"-rispose al mio posto Gian accompagnandoli alla porta.

Una volta chiusa ritornò da me in cucina.
"Ti mancano tanto non è così?"
"Da morire!Ma avere questa poltrona qui mi farà sentire molto meno la loro mancanza."-sorrisi.
"Adesso andiamo a vedere le altre stanze?"-propose e io annuii.
Passammo dalla camera da letto ai bagni, una palestra, camera insonorizzata per le prove de Il Volo fino a una camera vuota e in altra tutta decorata con vari pupazzetti.
"Questa sarà la camera della nostra bimba."-affermò e io ridacchiai a sentire la parola "bimba".

Era proprio convinto fosse femmina.
"O bimbo ti ricordo."
"Va bene uffa!Anche se sarà una femminuccia."-disse convinto.
"Come vuoi tu."-risposi sorridendo e tornando a guardare la cameretta.

Finalmente tutti i miei desideri si stavano avverando!
Presto avrei sposato il mio uomo e avrei avuto un figlio.


||SPAZIO AUTRICE||
Heylaaa!🙈❤️
Ecco un nuovissimo capitolo!🥰
E adesso siamo a -3😢♥️
Un po' mi dispiace dire che siamo quasi alla fine ma purtroppo è la realtà!😔❤️
In ogni caso,ancora manca un po' quindi fatemi sapere cosa ne pensate della storia nei commenti e se vi va lasciate una stellina!⭐️💭
Buona giornata e al prossimo aggiornamento😘

Ti amerò fino a quando fa beneWhere stories live. Discover now