Capitolo 2

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Il mattino seguente mi svegliai prestissimo, nonostante la sera prima non riuscii a dormire alla perfezione.

Andai in cucina e già c'era Irene intenta a preparare del latte.
"Buongiorno"-salutai.
"Hey Sere!Dormito bene?"-mi domandò tutta sorridente. Sapevo il motivo di quel sorriso ma ovviamente non potevo dirle che avevo origliato la sera prima.
"Si grazie ancora Ire, senza te oggi sarei in mezzo ad una strada e per di più in una città che non conosco."-era super vero.

Se non fosse stato per lei davvero sarei in qualche pensione da quattro soldi.
"Oh ma di nulla Sere, ti puoi fermare quanto vuoi, abito da sola e la tua compagnia non mi reca alcun disturbo anzi tutt'altro."- sorrise ancora.
"Cambiando argomento invece...come mai siamo tutte sorridenti questa mattina?"-presi due biscotti dalla ciotola sul tavolo e iniziai a mangiare. Lei arrossì ed io capí subito che il motivo del suo sorriso era quel ragazzo di ieri sera.

"Ieri sera, dopo che tu ti sei addormentata è venuto un mio caro 'amico'-disse mimando le virgolette nella parola amico-e ci siamo messi a guardare un film. Sai una cosa tira l'altra e ci siamo ritrovati a confessare i nostri sentimenti. Sere ti giuro, mai avrei pensato di piacere a Piero.
Si insomma lo conosco da quando sono arrivata, però non c'è mai stato niente oltre che una semplice amicizia. Alla fine di tutto ci siamo baciati e lui mi ha chiesto di farci fidanzati e io indovina che ho risposto?"-Disse battendo le mani tutta euforica.
"Fammi indovinare....si?"-risi.
"Ovviamente!È il ragazzo perfetto, è un amore!Fa parte di un gruppo sai?Il volo!Ne hai mai sentito parlare?"

Scossi la testa in segno di negazione.
"Comunque sono un trio. Lui e Ignazio boschetto sono i tenori, mentre Gianluca Ginoble è il baritono. Insieme sono fantastici!Dovresti sentire qualche loro canzone!"-Gianluca?Non credo proprio che si tratti di quel Gianluca. Non lo vedo proprio come baritono di un trio musicale.

Scacciai questi pensieri dalla testa e dissi ad Ire che avrei ascoltato qualche loro canzone appena avrei avuto qualche minuto libero. Andai in camera mia per preparami.
Oggi avrei iniziato il turno al bar, non potevo deludere i titolari.
Finito di sistemarmi, presi la borsa, salutai Ire e mi incamminai al bar.

****

"Perfetto Sere!Ci vediamo domani!"-Salutai i proprietari, uscii dal bar e dopo aver controllato l'ora, decisi di recarmi al mare. Avevo ancora in testa quegli occhi, chissà se lo avrei incontrato di nuovo. Chissà se Ire parlava dello stesso Gianluca.

Mille pensieri stavano sovraccaricando il mio cervello tanto che non riuscivo più a pensare ad altro. Mentre camminavo, decisi di mandare un messaggio a mamma e papà raccontandogli la mia prima esperienza lavorativa che, modestamente, era andata più che bene.

Camminai con il volto rivolto verso l'apparecchio elettronico finché non andai a finire addosso a qualcuno. Sollevai lo sguardo e incrociai i suoi occhi.
"Ops scu....ah ciao!Ci incontriamo di nuovo!?"-Disse sorridente levando gli occhiali da vista.
"Eh si. Scusa tanto se ti sono finita addosso!"-Abbassai lo sguardo imbarazzatissima. Che sbadata!

Finire addosso al ragazzo protagonista dei miei sogni, centro dei miei pensieri da quando l'ho conosciuto.
"Oh ma non preoccuparti....che ci facevi qui da sola?"-domandò sedendosi su un muretto per guardare il mare.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui.
"Sono appena uscita dal lavoro e mi andava di guardare il mare. Sai mi ricorda molto la mia terra."-Risposi malinconica.
"Di dove sei?"-domandò girando il viso per guardarmi fisso negli occhi.
Quegli occhi.

Riuscivano a trasmettermi la sicurezza che non avevo da due anni. Sentivo di potermi fidare di lui.
"Sono Calabrese."-risposi secca
"E come mai hai deciso di trasferirti qui a Montepagano?"
"Volevo cambiare aria."-dissi semplicemente. Non mi andava di dire la verità. Anche se sentivo di potermi fidare, lo conoscevo appena.

"E non ti manca casa?"
"Da morire, però sono felice di aver ricominciato qui"-risposi accennando un sorriso.
"Ti capisco sai. Quando parto, non vedo l'ora di tornare a casa, mi manca la mia famiglia, i miei amici e questo."-Disse accennando al mare azzurro di fronte a noi.
"Parti?"-chiedi perplessa
"Si, sai faccio un lavoro che mi porta a viaggiare spessissimo e a star poco qui a casa. Sono rientrato da poco dal Giappone è starò a casa per un mese intero. Dopodiché si riparte."
Ero curiosa, tanto curiosa, tanto che stavo per chiedergli che lavoro facesse, ma ad interrompere la mia domanda fu il suo cellulare che prese a squillare.

Si scusò e allontanandosi rispose.
Mi girai per osservarlo meglio, senza farmi notare.
Ciuffo all'insù, camicia sbottonata bianca e jeans blu. Stava così bene, era così bello. Un viso così tranquillo, trasmetteva sicurezza, un sorriso stupendo,super contagioso.

Scossi la testa per allontanare quei pensieri e mi concentrai sul mare davanti a me.
"Scusami era il mio socio, questa sera sono invitati ad una cena a casa della sua ragazza e mi aveva chiamato per avvertirmi."

Perché si stava giustificando?Poi con una sconosciuta!
"Devi andare quindi?"-chiedi speranzosa di ricevere una risposta negativa così da stare ancora un po' in sua compagnia.
"Purtroppo si, mi dispiace, ma sono sicuro che ci rincontreremo presto!Mi ha fatto piacere la tua compagnia sai."-Mi sorrise.
"Anche per me è stato lo stesso."-Mi alzai dal muretto.
"Ci vediamo presto allora!"-Disse sistemandosi il ciuffo e avvicinandosi pericolosamente a me.
"Va bene a presto Gianluca!"
Mi sorrise e mi baciò leggermente la guancia.

Appena si allontanò avvicinai la mia mano sul punto del bacio e notai di avere la guancia in fiamme. Sorrisi spontaneamente come non sorridevo da così tanto tempo e decisi di tornare a casa.

||SPAZIO AUTRICE||
Ciaoo!❤️
Prima di tutto vorrei ringraziarvi per le visualizzazioni e per i commenti❤️❤️
Buona serata!🌹

Ti amerò fino a quando fa beneWhere stories live. Discover now