Capitolo 30

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"Ho novità riguardo il suo ragazzo..."-disse e fece una pausa lunghissima che sembrò un eternità!
"Parli."-dissi secca.
Dovevo sapere se era ancora vivo!
"È fuori pericolo, per fortuna il proiettile ha lesionato leggermente il polmone ma non ha toccato il cuore."-mi disse sorridendomi lievemente. A quel punto iniziai finalmente a respirare in modo regolare. Erano queste le parole che volevo sentire. Adesso si che ero più tranquilla, anche se lo sarei stata dopo che avrei visto Gianluca sveglio.
"Quando potrò vederlo?"-le domandai scendendo dal letto.
"Beh, sicuramente non oggi. Domani mattina potrà vederlo."-disse ed uscii dalla stanza lasciandomi sola e con mille domande che fluttuavano nella testa.
Io dovevo vederlo assolutamente adesso. Non potevo aspettare all'indomani.
Uscii dalla stanza subito dopo aver preso una vestaglia da notte e mi precipitai alla reception chiedendo di lui.
"Signorina, deve rientrare in camera mi dispiace non sono stato autorizzato a darle nessun tipo di informazione."-mi avvertii il medico dietro il bancone della sala d'attesa.
Sbuffai e solo dopo aver notato il quaderno con tutti i pazienti e le rispettive stanze che gli sorrisi cercando di confonderlo così da guardare il nominativo.
Stanza 391, secondo piano.
Con una scusa stupidissima, me ne resi conto, mi precipitai al secondo piano e mi avvicinai alla stanza di Gian.
Aprii leggermente la porta e la visione che mi si presentò mi lasciò spiazzata e con un dolore al petto lancinante.
Sdraiato su un lettino bianco, attaccato da vari macchinari ci stava lui, il mio ragazzo.
Mi avvicinai cercando di far meno rumore possibile e mi sedetti accanto a lui in una poltroncina bianca che era stata piazzata li sicuramente per ospitare qualcuno venuto prima di me.
"Amore mio, mi dispiace un mondo. Tu non c'entravi nulla. Era una situazione che dovevo cercare di gestire io ma quei bastardi volevano soldi."-cominciai a piangere abbassando la testa e prendendogli la mano.
"Mi hanno rovinato la vita una volta e stavano per rifarlo sapendo della mia felicità."-continuai.
Lo guardai e decisi di non proferire più parola e abbassai la testa sulla sua mano ghiacciata come le mura di questo ospedale cercando di addormentarmi ricordando il suo sorriso e le sue carezze.
****
"Che carina. Si è addormentata."-sussurrò una voce maschile che non riuscii a distinguere per il troppo sonno.
"Già, le mancava Gian e conoscendola sarà qui da ieri sera."-continuò un altra voce questa volta femminile però .
"Si, andiamo Ste non vorremo svegliarla."-continuò la voce maschile e appena sentii il nome "Stella" capii che si trattava della mia amica e di Ignazio.
Che cari erano rimasti qui sicuramente da tanto come del resto anche Irene e Piero.
Mi sentivo fortunata ad averli come amici erano davvero persone speciali!
Restai con gli occhi chiusi fino a quando la mano di Gianluca sotto al mio viso non iniziò ad accennare a qualche movimento.
Mi alzai di scatto e con il campanellino posizionato accanto al letto chiamai un medico.
Arrivò in un batter di ciglia e cominciò a visitare Gianluca solo dopo avermi fatta uscire dalla stanza.
Attesi fuori e notai arrivare i miei amici con i genitori del mio ragazzo.
"Allora?Si è svegliato?"-domandò Irene vedendomi seduta sulla poltroncina e fissando la porta.
"Sembra di si...ha mosso la mano prima e ho deciso di chiamare il medico apposta."-dissi continuando a fissare la porta in attesa di qualche notizia da parte del medico.
Loro annuirono e sua madre si venne a sedere accanto a me stringendomi la mano.
A quel punto il medico uscì e noi ci alzammo di scatto.
"Dottore mi dia buone notizie."-lo pregò suo padre.
"È sveglio..per fortuna il proiettile non ha danneggiato organi come il cuore ma lesionato leggermente il polmone. Comunque se volete potete entrare, uno alla volta per vederlo."-ci disse infine e decisi di far entrare prima i suoi genitori e amici e poi alla fine sarei entrata io.
Mentre aspettai mi sedetti nuovamente nelle poltroncine e Stella e Irene si misero al mio fianco.
"Hai visto?È forte!Te l'ho detto che ce l'avrebbe fatta!"-mi abbracciò Irene sussurrando queste parole.
"Si,ho avuto tanta paura di perderlo."-confessai.
È vero avevo avuto così paura.
"Non lo perderai!Voi due ormai siete una cosa unica!"-continuò Stella e io sorrisi.
Dopo qualche minuto uscirono i suoi genitori e mi dissero di entrare.
Mi alzai, feci un sospiro profondo ed entrai nella stanza.

||SPAZIO AUTRICE||
Heylaaa!❤️😇
Ho deciso di aggiornare oggi perché mi sembrava brutto lasciarvi con l'ansia fino a domani hahaha🤣🤣
Comunque che ne pensate di questo capitolo??🥰🥰
Fatemi sapere se la storia Vi sta piacendo e se vi va lasciate una stellina.⭐️💭
Al prossimo aggiornamento buona giornata!!❤️☀️

Ti amerò fino a quando fa beneWhere stories live. Discover now