Capitolo 44

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Apro gli occhi malvolentieri. Oramai sono sveglia, ma se fosse per me continuerei a dormire per un'altra ora o due. Ieri sono andata a dormire tardissimo, tutto per aspettare Shawn e tornare con lui in albergo. Alla fine non abbiamo neanche dormito insieme, perché entrambi eravamo stanchissimi. Okay, lui molto più di me.

Allungo le mani dietro nella mia testa, per stiracchiarmi, e dalle labbra mi esce un grugnito che sembra il verso di un animale feroce, pronto ad attaccare. Il mio orologio segna le dieci, il che significa che se non mi muovo tra poco chiuderà la sala colazione. Ma io ho sempre bisogno di fare colazione, la mattina.

A malavoglia, quindi, mi alzo e vado a farmi una doccia veloce. Ho gli occhi socchiusi e la mente assente, ma sento lo stesso qualcuno che batte i pugni contro la mia porta. «Un attimo!» Dico, quando la persona dall'altro lato continua a bussare ininterrottamente. Almeno ha avuto il tempismo di bussare quando io sono ancora vestita.

Appena apro la porta trovo Shawn e Alessia, l'uno di fianco all'altra. Alessia mi si butta tra le braccia e quasi cado a terra. «Zoe, non devi assolutamente pensarci, okay?»

«Sono solo invidiosi, amore.» Concorda Shawn, annuendo. Io però corrugo la fronte. O si sono drogati in mia assenza, o io mi sto perdendo qualcosa.

Riesco a parlare -e tornare a respirare- solo quando Alessia smette di stringermi a sé stile pitone. «Ma di che diavolo state parlando?»

Shawn entra in camera, dato che oramai Alessia è entrata, e chiude la porta dietro di sé. I due si lanciano una lunga occhiata, quindi incrocio le braccia al petto e mi appoggio al muro mentre aspetto. So che è qualcosa di negativo, ma non so quanto. E la cosa mi spaventa.
«Quindi non sai niente?»

«No.» Inclino un po' la testa. «Volete dirmi cosa sta succedendo o restiamo qui ad aspettare finché la regina Elisabetta cede il trono?»

A Shawn scappa una piccola risata, che viene cessata da Alessia con una gomitata. Lei prende il cellulare, digita qualcosa e me lo mette davanti agli occhi. Sono commenti di persone sui social.
Ci metto un po' a capire che parlano di me.

"Dio, ma è grassa!"
"Shawn sta sul serio con quella "cosa"?"
"Se voleva una sfigata poteva prendere me, almeno sono bella."
"Il concerto sarebbe stato meglio senza di lei."

Questi sono i più velenosi, che mi rimangono impressi nella mente più a lungo. Rari sono i commenti a mio favore, o almeno, accettabili. Mi odiano tutti.
La consapevolezza mi investe come un secchio d'acqua gelida.

«Zoe...» Alessia spegne il cellulare e lo rimette in tasca, ma non ce ne è bisogno: ho già letto. Ho già provato. «Loro non ti conoscono.»

«Appunto.» Mi ritrovo a dire, con un filo di voce. «E già mi odiano. Figurati quando mi conosceranno.»

Shawn mi prende delicatamente i polsi e mi stringe a sé, senza dire niente. Mi lascia un bacio nei capelli e io aspiro il suo profumo. Il mio mondo non è uguale al suo. Tutti amano Shawn, ma quei tutti odiano Zoe. Dovrei far finta di niente, o deprimermi come se avessi il cuore spezzato?

«Alessia ha ragione.» Sussurra piano il mio ragazzo, sfiorandomi con le labbra l'orecchio. «Loro non ti conoscono, non sanno assolutamente niente di te e di me. Non lasciare che questa cosa ti cambi. Tu sei bellissima, Zoe Lewis, dentro e fuori.»

«Mi sta per partire la ship.» Alessia si siede sul bordo del letto. «Non badate, quindi, a me che vi guardo come una stalker professionista.»

Scoppio a ridere tra le braccia di Shawn e lui si gira verso la mia migliore amica. «Ti pare il caso di interrompere il momento?»

«Ti pare il caso di fare la coppia dolce davanti a me? Io così desidero i baby Mendes, Shawn, dovresti saperlo.» Ribatte lei, con un sorriso malizioso.
Questo basta a farmi separare dalle braccia del mio ragazzo con un balzo.

«Okay frena, frena, frena.» Alzo una mano, per ribadire bene il concetto. «Per il momento assolutamendes no.»

Alessia inarca un sopracciglio e solo dopo mi rendo conto del guaio. Shawn apre la bocca, poi la chiude, infine la riapre di nuovo e parla. «Stai dicendo che dopo il momen-»

«No, Dio Mendes!» Grido esasperata, portandomi le mani sopra le orecchie. Non voglio neanche sentire. Come siamo arrivati a parlare di questo?

Scoppiano tutti e tre a ridere come se avessimo appena sentito la barzelletta dell'anno o partecipato ad uno show divertentissimo. Dopo qualche secondo, però, le risate cessano e i commenti mi ritornano in mente. Come farò a camminare per strada e far finta di niente?

«È solo l'inizio, Zoe.» Shawn sorride. «Le fans si devono abituare a te come tu ti dovrai abituare a loro, ma abbiamo già pensato io e Ale a finire i commenti che hanno lasciato.»

Corrugo la fronte. «Che avete fatto?» Mi immagino Shawn e Alessia con delle pistole, che vanno in ogni casa per trovare una delle ragazze che mi hanno insultato e ucciderla.

Alessia sorride soddisfatta. «Abbiamo messo entrambi una foto con te, ribadito quanto tu sia meravigliosa e fatto una merda chiunque ti abbia criticato.»

Non dovrei essere felice di loro che fanno sentire in colpa gli altri, so che è sbagliato, eppure lo sono. Sono felice perché significa che tengono a me, che mi proteggeranno nonostante tutto e che andrebbero contro anche chi li ha sempre sostenuti per me. «Grazie. Vi amo, in modo diverso, ma vi amo entrambi.»

Alessia ride e poi mi abbraccia. A noi si aggiunge Shawn e ben presto è un abbraccio a tre. «Devi accettare te stessa, Zoe, e vedrai che anche gli altri lo faranno.» Alessia stringe forte, ma non m'importa. Gli abbracci sono un po' come una medicina, l'ho sempre pensato. Non c'è nulla di meglio di essere sostenuto fisicamente da una persona, che ti faccia sapere che c'è adesso e sempre.

«Adesso vi lascio un po' soli.» Fa un occhiolino, mi lascia un bacio sulla guancia ed esce.

«Stai...» Shawn si schiarisce la gola appena siamo soli. «Stai bene? Bene sul serio?»

Dovrei forse dirgli di no? Forse dovrei essere giù di morale per le critiche, per gli insulti, per l'odio. Ma non lo sono. Shawn e Alessia hanno ragione: le fans non mi conoscono e io non conosco loro, il loro giudizio non deve importarmi. Sto bene grazie a Shawn, grazie ad Alessia, a mia madre e a Brendon. Non starò male solo perché il mondo vuole al fianco di Mendes una modella di Hollywood o un'anoressica al mio posto.
Lui è innamorato di me ed è questo che conta.

Scuoto piano la testa. «No, non sto bene.»
Shawn spalanca gli occhi e mi guarda preoccupato ed io, con tutta la calma del mondo, gli circondo il collo con le mie braccia e avvicino il più possibile i nostri corpi. Lo guardo e mi innamoro un altro po' di lui. Credo che funzioni così: non hai un limite dove il tuo amore non può più aumentare; cresce sempre un po' di più, anche quando non te ne accorgi. «Non sto bene perché stare bene non esprime a pieno come sto. Sono felice, Shawn.»

Adesso ha un sorriso che dovrebbe essere l'ottava meraviglia al mondo o un'opera d'arte. «Sono felice anche io quando sono con te, Zoe.» Dice, prima di baciarmi.

Ed io so che si sta innamorando un altro po' di me anche lui.

I hadn't planned to fall in loveWhere stories live. Discover now