11. È lui il mio eroe

3.7K 143 16
                                    

<<Stiamo organizzando una cena, per conoscerci meglio. Sei libera domani?>> chiede Tiffany la mia collega di lavoro, che mi guarda con le sue iridi scure.

<<Ehm si, si.>> annuisco, tornando a pensare al bacio che mi ha dato Andrea ieri sera.

Il bacio più emozionante che abbia mai ricevuto in vita mia.

<<Puoi portare tuo figlio, ok?>> fingo di ascoltarla, guardando con attenzione lo schermo del computer.

<<Puoi portare anche il tuo compagno...è domani>> si allontana dalla mia scrivania, lasciandomi interdetta per le sue ultime parole.

Adesso che faccio?

Non ho nessun compagno, da portare in questa stupida cena.

Maledizione.

Mi alzo dalla sedia girevole, avvicinandomi a Tiffany, che adesso scherza allegramente con George, l'uomo più ambito in questa azienda.

Capelli brizzolati, sorriso smagliante e sensuale, è un corpo ben definito nonostante i suoi quarant'anni.

<<Tiffany, possiamo parlare?>> mi intrometto nella loro conversazione, interrompendola bruscamente.

Gli occhi scuri di George, indugiano sul mio corpo, e sulla mia espressione seria.

<<Mia piccola e dolce Sara, tutto bene? Hai bisogno di George?>> l'uomo spintona Tiffany, avvicinandosi a me, sovrastandomi con la sua altezza.

<<No, di Tiffany>> ammetto, scansandolo con poca delicatezza, avvicinandomi alla mia collega che guarda incantata le spalle larghe di George.

<<Tiffany, credo di non poter venire alla cena, di domani.>> ammetto, tirando fuori un sospiro di sollievo.

<<Devi esserci! È la mia occasione per conquistare George. Mi hanno già dato buca, 3 dei nostri colleghi. Non accetterò un altro no!>> alza il tono della voce, minacciandomi con lo sguardo.

Faccio un passo indietro, consapevole di non poter rifiutare questo maledetto invito.

<<Ok, ci sarò>> confermo alla mia collega, che sembra più rilassata.

Dove lo trovo un uomo, adesso?

<<Se non hai un accompagnatore, c'è George.>> si intromette nuovamente il mio collega, che tenta invano di ammaliarmi con il suo sorriso smagliante.

I suoi denti sono così perfetti!

<<Tranquillo, c'è l'ho già >> mi affretto a dire, tornando nella mia scrivania.

Sono nei guai!

🌺🌺🌺

Osservo mio figlio Francesco, svolgere i compiti per domani.

È così dannatamente intelligente, che a volte dubito che sia mio figlio.

Troppo sveglio.

Mi guardo intorno, la casa fortunatamente è vuota, le streghe e Joshua sono usciti mentre Andrea è a lavoro.

Andrea...non lo vedo da ieri, per fortuna ho evitato una situazione piuttosto imbarazzante, non sono in grado di gestire le emozioni che ogni volta mi suscita.

<<Amore, ti va di uscire domani?>> propongo a Francesco, che distoglie l'attenzione sul quaderno.

<<Dove andiamo?>> chiede incuriosito, mettendo giù la penna.

Il mio coinquilino è uno stronzoМесто, где живут истории. Откройте их для себя