24. Hai rovinato il mio risveglio

3.5K 127 18
                                    

Un piccolo lamento fuoriesce dalle mie labbra, non appena il suono della mia sveglia, arriva alle mie orecchie.

Con la mano cerco il mio cellulare, che dovrebbe trovarsi sul comodino, ma non appena inizio con la mia ricerca, un tonfo assurdo mi obbliga a spalancare gli occhi alzandomi di colpo dal letto.

Serro le labbra, non appena vedo Andrea disteso sul letto, totalmente nudo.

Ma un lenzuolo?

Non esiste

Chiudo entrambi gli occhi, alzandomi dal letto con molta calma, ponendo attenzione a dove mettere i piedi.

Recupero le mie cose, maledicendo la mia stupidità, e la facilità in cui sono finita nel suo letto.

Impreco sottovoce non appena inciampo nella mia stessa decolté.
Mi volto subito verso il letto osservando il moro che per fortuna dorme ancora.

Caccio un sospiro di sollievo, abbassandomi per recuperare la mia scarpa, e sgattaiolare fuori da qui.

È da immaturi scappare.

Ma non ho voglia di sentirmi dire che si è trattato solo di sesso.

Chiudo la porta alle mie spalle, correndo in camera mia, assicurandomi di non essere stata vista da nessuno.

Caccio l'ennesimo sospiro di sollievo, quando noto Francesco dormire a sonno pieno. Mi affretto a prendere le mie cose, rinchiudendomi con la stessa velocità in bagno.

L'acqua calda, bagna il mio corpo, togliendo il profumo di Andrea. Mi lavo bene, sfiorando la mia pelle con delicatezza, sentendo ancora i baci e le carezze che mi ha regalato.

Esco dalla doccia, molto più rilassata di quando sono entrata, mi asciugo con lentezza godendomi i momenti di tranquillità che mi rimangono.

Non appena finisco di prepararmi esco dal bagno, con un sorriso stampato sulle labbra.

Inutile Andrea mi ha migliorato la giornata.

Abbasso la maniglia, fino ad aprire la porta della mia stanza.

Per poco le mie gambe non cedono quando vedo il moro sdraiato  sul mio letto.

<<Che ci fai qui?>> chiedo, battendo più volte le palpebre, come se volessi accettarmi che non sia frutto della mia immaginazione.

<<Tu perché sei scappata via?>> risponde piuttosto infastidito dalla mia fuga.

Ci vuole un genio a capire i motivi.

<<Ho da fare>> mi affretto a chiudere la porta, preparando la borsa e lo zainetto di Francesco.

<<Perché sei scappata?>> ripete per la seconda volta, alzandosi dal letto.

<<Io non sono scappata>> mi difendo, anche se so già che non ho giustificazioni.

Ho cercato di evitarlo.

<<Perché sei andata via da me. Hai rovinato il mio risveglio>> ammette, posando entrambe le mani sui miei fianchi.

Chiudo gli occhi, godendomi il suo tocco così dannatamente delicato.

<<Scusa>> mi volto verso la sua direzione, approfittando della vicinanza per studiare meglio il colore dei suoi occhi.

Il mio coinquilino è uno stronzoWhere stories live. Discover now