17. Hai la mia parola

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Mi alzo dal letto non appena mi accorgo che Francesco si è già alzato.
Porto la mano davanti alla bocca, per sbadigliare, indirizzandomi direttamente in bagno.

Con gli occhi ancora chiusi, mi affretto ad aprire la porta, sedendomi direttamente nel wc, per svuotare la vescica.

Apro un occhio non appena sento un rumore proveniente dentro la stanza, lo richiudo subito quando mi accerto che non è stato nulla.

<<Siamo passati alla fase successiva? Vuoi farmi conoscere ogni lato di te?>> spalanco gli occhi, non appena vedo Andrea con solo indosso un asciugamano.

Caccio un urlo, quando osservo le mie condizioni, pantaloni abbassati, intimità lasciata allo scoperto.

Che figura di merda.

<<Esci!!>> urlo indicandogli l'uscita del bagno, cercando di nascondere la mia parte nuda con la maglia.

<<Devi uscire tu! Sei tu che sei entrata senza nemmeno degnarti di bussare.>> ribatte, cerco di tranquillizzarmi, anche se il rossore che caratterizza le mie guance sono simbolo che sto morendo dalla vergogna.

<<Almeno dammi un minuto per sistemarmi>> lo prego, abbassando ulteriormente la maglia, affinché il moro non vede più di quanto non abbia già visto.

<<Ti ho già vista, e anche sentita.>> afferma, dandomi le spalle.

<<In che senso?>> chiedo, alzandomi gli slip e i pantaloni, ponendo attenzione al moro, che potrebbe voltarsi da un momento all'altro

<<Secondo te? Hai finito?>> ignora la mia domanda, tiro lo sciacquone, godendomi prima di farlo girare un attenta radiografia al suo corpo.

Le goccioline d'acqua che scivolano sul suo corpo statuario lo rendono tremendamente sexy.

<<Puoi voltarti adesso>> mi riprendo dalla visione del moro, affrettandomi ad uscire dal bagno.

<<Non devi fare nient'altro?>> mi domanda, inchiodandomi con le sue iridi blu.

<<No, nient'altro. Torno più tardi...scusami ancora>> esco dal bagno in fretta e furia chiudendo la porta alle mie spalle.

Mai più

La prossima volta busso.

🌸🌸🌸

Il rumore delle onde, è talmente rilassante che riesco persino a dimenticarmi tutto il lavoro che dovrò svolgere al mio ritorno.

Francesco gioca allegramente con Andrea, con la sabbia bagnata dal mare.
Per fortuna siamo riusciti a trovare un piccolo negozietto che vendo costumi da bagno.

Non saranno il massimo, ma per una giornata vanno più che bene.

Sistemo gli occhiali da sole sul naso, per poi chiudere gli occhi.

Un bel sonnellino posso pure permettermelo.

Posso sognare il moro.

Mi lascio cullare dal mare, fin quando non cado tra le braccia di Morfeo

Non so per quanto tempo, dormo a sonno pieno, ma so perfettamente come vengo svegliata.

Un secchio pieno d'acqua, con tanto di sabbia.

Sembro una cotoletta .

Mi metto seduta, sulla sedia sdraio, e fulmino il moro che tiene tra le mani il secchiello.

Il mio coinquilino è uno stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora