16. Sei quello intelligente.

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<<Dove stiamo andando?>> domando, continuando a guardarmi in giro.

<<È pericoloso dormire in spiaggia>> mi comunica, continuando a camminare a passo felpato.

<<Non hai parcheggiato qui l'auto>> stringo tra le mie braccia Francesco, che osserva la scena in silenzio.

<<Ma dai? Grazie per questa tua splendida osservazione.>> mi prende in giro, mordo  il labbro inferiore, trattenendo la voglia che ho di prenderlo a calci.

<<Dove stiamo andando?>> insisto, cercando di comparire calma e rilassata.

<<Secondo te dove potrei mai portarti a quest'ora?>> risponde con una domanda, scuoto la testa arrendendomi di fronte al caratteraccio del moro.

<<In una casa?>> interviene Francesco, mi limito ad osservare le spalle larghe e il sedere scolpito del moro.

Il suo corpo riesce sempre a distrarmi.

<<Bravissimo! Tu sei quello intelligente.>> sbuffo sonoramente, sentendomi offesa per le parole che ha utilizzato.

Mi ha dato della stupida!

Stronzo!

Dov'è finita tutta quella dolcezza è quella gentilezza?

<<È così?>> intervengo, con la speranza di poter scoprire finalmente le sue intenzioni.

<<Si>> conferma, cercando qualcosa dentro la tasca dei jeans.

<<Hai una casa qui?>> domando, sorpresa da questa sua rivelazione, e dalla spiccata capacità che ha nell'organizzare le giornate.

<<Si>> afferma, uscendo dalla tasca un mazzo di chiavi.

<<Quindi avevi già intenzione di fermarti qui?>> continuo con le domande, intenta a scoprire il motivo per la quale si è dato così tanto da fare.

<<Si>> si limita a dire, aprendo il cancello della sua abitazione.

<<Perché hai fatto tutto questo?>> lo sento sospirare, segnale che mi avvisa che il moro sta già perdendo la pazienza.

Entriamo dentro casa sua, e rimango stupita quando noto l'ordine e la pulizia che la caratterizzano.

<<Da quanto tempo non vieni qui?>> domando, convinta che il moro è già venuto, lo conferma il profumo che emana.

<<Da qualche mese>> ammette, lanciando le chiavi nello svuota tasche.

Beccato!

<<Infondo al corridoio a destra c'è il bagno>> mi avvisa, sfilandosi la maglia, rimanendo a petto nudo.

Mi affretto a voltargli le spalle, correndo in bagno con l'intento di recuperare la lucidità che ogni volta perdo quando lo vedo seminudo.

Ma perché è sempre così dannatamente perfetto.

Non ha nemmeno la pancia gonfia. Eppure abbiamo finito di mangiare solo mezz'ora fa'.

🌸🌸🌸

Mi rigiro nuovamente nel letto matrimoniale, non appena sento l'ennesimo rumore proveniente dalla cucina.

Potrebbero esserci dei ladri.

Mi alzo dal letto decisa di scoprire l'identità di colui che non smette di mettermi paura, obbligandomi a rimanere sveglia.

Afferro la prima cosa che mi capita a tiro, uscendo dalla camera da letto a piedi nudi.

Il mio coinquilino è uno stronzoWhere stories live. Discover now