25. Sei una donna interessante.

3.2K 106 25
                                    

<<Sono lusingata, però non sono interessata>> ammetto, cercando di non rovinare il nostro rapporto di lavoro con questa dichiarazione piuttosto fuori luogo.

<<Non mi conosci. Cambierai idea>> si massaggia il mento ricoperto di barba, incatenandomi con il suo sguardo.

<<Parliamo di lavoro>> cambio discorso, rendendomi conto che è solo una perdita di tempo.

In fin dei conti sono qui con lui per lavoro nient'altro.

<<Questo è lavoro. Conoscermi, può esserti utile.>> afferma, annuisco alle sue parole, concentrandomi nuovamente sul menu.

L'uomo difronte a me, fa la stessa cosa, legge le pietanze scritte, senza rivolgermi più la parola.

Dopo qualche minuto di silenzio, il cameriere arriva, prendendo le nostre ordinazioni, lasciandoci nuovamente soli.

<<Sono originario di New York>> interrompe il silenzio, rivelandomi qualcos'altro di lui.

<<Ho sempre desiderato vederla. Ma gli impegni me l'hanno sempre impedito.>> gli confido, bevendo un sorso d'acqua

<<Non l'hai voluto abbastanza. Volere è potere>> allenta il nodo della cravatta, sfilandosi la giacca.

<<Beh non sempre è così. Ho realmente avuto degli impegni>> mi giustifico, infastidita dalla sua affermazione.

Non tutti siamo ricchi!

<<Non ti giustificare con me, non serve.>> mi rimprovera, puntando le sue iridi scure sulla grande vetrata.

<<Io ho sempre desiderato aprire un'azienda finanziaria. E l'ho fatto.>> continua, rimango in silenzio sorpresa dalla sua forza di volontà.

Ha energia da vendere quest'uomo.

<<Beh io ho sempre desiderato fare il grafico>> ribatto, contraccambiando il suo sguardo, così dannatamente intenso.

<<Perché non punti più in alto. Una donna come te potrebbe fare grandi cose>> afferma, apro la bocca per rispondere ma il cameriere me lo impedisce, serve le pietanze che abbiamo ordinato, augurandoci buon appetito.

Inizio a mangiare il mio risotto, elaborando una risposta che potrebbe zittirlo, facendogli capire che sono già felice così.

<<Io ho già tutto ciò che desidero>> interrompo il silenzio, Brian mi osserva compiaciuto, continuando a mangiare la sua tagliata.

<<Ti accontenti.>> afferma poco dopo, facendomi aggrottare le sopracciglia.

Ma perché dice questo di me?

<<Ma non dire così>> mi concentro sul piatto, ignorando lui e le sue parole.

Mi fa arrivare al punto di avere dei dubbi sul mio lavoro.

Su ciò che voglio.

Dio sa essere persuasivo!

<<Non voglio che tu ti offenda. Credo solo che potresti arrivare molto più in alto. Hai le potenzialità per farlo>> ribatte, accarezzandomi il dorso della mano con le sue dita.

<<Perché pensi questo di me?>> mormoro, curiosa di conoscere i suoi pensieri.

<<Il tuo capo, mi ha parlato molto bene di te. Poi parlandoti ho capito che ha detto solo la verità>> ammette, facendomi arrossire come un pomodoro.

Il mio coinquilino è uno stronzoWhere stories live. Discover now