20. Non voglio nemmeno sentire il tuo profumo

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Addento il decimo biscotto della giornata, ignorando la mia coscienza che mi suggerisce di smetterla immediatamente di ingozzarmi come un maiale.

Non c'è la faccio ho bisogno di abbuffarmi, per placare la rabbia.

Mastico lentamente, immaginandomi il volto di Caterina, tra i denti.

Ho il desiderio irrefrenabile di sfigurarle il viso.

Almeno Andrea la lascerebbe immediatamente.

Al solo pensiero di quello stronzo, mi torna la fame, so già che se continuo così ingrasserò talmente tanto che inizierò a rotolare, per la casa.

Ma non ho altri metodi per sfogare la mia rabbia, oltre che immaginarmi le morti occasionali delle persone che odio di più in questo periodo.

Almeno riesco a farle rimanere nella mia mente.

Almeno per il momento.

Addento un altro biscotto, sedendomi con Francesco sul divano per guardare la Tv.

Fortunatamente non si è accorto del mio malumore, sono riuscita a recitare davanti ai suoi occhietti, mostrandomi carina e coccolosa.

Tralasciando il tic all'occhio, ovviamente.

<<Che fate?>> la voce di Filiberta echeggia nella stanza, il senso di colpa riesce a farsi sentire prepotentemente.

Deglutisco, mandando giù il biscotto, voltandomi verso la mia coinquilina, che fin dall'inizio si è dimostrata vera nei miei confronti.

Dovevo fidarmi di lei fin dall'inizio.

<<Guardiamo un film, ti unisci a noi?>> le rivolgo un sorriso facendole un po' di spazio sul divano.

<<Con piacere>> accetta sedendosi accanto a me, il suo profumo fruttato invade subito le mie narici.

<<Avevi ragione>> bisbiglio, cercando di non disturbare Francesco.

<<Su cosa?>> inarca un sopracciglio, grattandosi la tempia, un po' confusa.

<<Su quella storia. È un bugiardo>> ammetto, trattenendo la rabbia che mi attanaglia ogni volta che ripenso a quello stronzo.

<<Sono contenta, che tu abbia aperto gli occhi>> sorride, lasciandomi un buffetto sulla guancia.

Ricambio il sorriso, tornando nuovamente seria, quando mi rendo conto che devo delle scuse alla mia coinquilina.

<<Scusa, avrei dovuto crederti subito>> continuo, accarezzando i riccioli di Francesco, che sbuffa.

<<Accetto le tue scuse. Meglio tardi che mai>> si alza dal divano, sistemandosi il pantaloncino di jeans che indossa, dirigendosi nella sua stanza.

Mi sento meglio.

Addento l'ennesimo  biscotto, concentrandomi sul film.

🌸🌸🌸

Andrea ha  salutato la sua fidanzata, che purtroppo ha dovuto lasciare la città, per tornare a Londra.

L'ho sentito per caso...ovviamente.

Non mi sono messa ad origliare.

Sorseggio la mia tisana, trattenendo la gioia che nutro per la partenza di Caterina.

Non dimentico i baci che si sono scambiati, o le notti di fuoco che hanno passato insieme.
Sono ancora furiosa con lui, e continuerò ad esserlo per il resto dei miei giorni.

Il mio coinquilino è uno stronzoWhere stories live. Discover now