22. Lui é solo il mio coinquilino.

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Rimango in silenzio quando Brian mi apre la portiera, lasciandomi entrare, chiudendola come un galantuomo.

I suoi movimenti, la sua voce e la sua espressione sono in linea con il suo stile.

È un uomo elegante, pieno di sé, un po' narcisista e arrogante, però sono certa che alle donne questo non importi.

La sua bellezza, probabilmente le acceca talmente tanto che non riescono a notare questi piccoli particolari.

Punto lo sguardo nella finestra del soggiorno, che ha ancora la luce accesa.

Sono solo passati due minuti da quando sono uscita di casa, ma non riesco a non preoccuparmi per Francesco, mi auguro con tutto il cuore che non si comporti male con Andrea.

<<Era il tuo compagno?>> domanda, mettendo le mani sul volante, i miei occhi cadono sull'orologio costoso che indossa.

È un Rolex, mio Dio ma questo è più che ricco.

<<Chi?>> chiedo, distogliendo lo sguardo dal suo orologio dorato, puntandolo sul finestrino.

<<Quello che mi ha accolto>> ribatte, inumidendo le sue labbra rosse e carnose.

<<Oh, no. Lui è solo il mio coinquilino>> mi affretto a dire, stringendo la borsetta nera.

Io e Andrea non saremo mai una coppia.

Lui è già impegnato.

<<Mi è sembrato piuttosto infastidito dalla mia presenza>> ribatte, stringendo il volante.

Scuoto la testa, cacciando via il pensiero, che ad Andrea possa interessargli la mia vita privata.

Lui non può essere geloso.

Ha solo frainteso.

<< Odia la compagnia>> giustifico il suo comportamento, ricordandomi il giorno in cui ci siamo conosciuti.

Mi ha guardato dall'alto verso il basso, quasi schifato e infastidito dalla mia presenza.

<< Probabile. Sei pronta per questa cena?>> mi chiede cambiando subito discorso, annuisco immediatamente rivolgendogli un sorriso a trentadue denti.

<<Prontissima>> affermo, sistemandomi i capelli un ultima volta.

Sono sicura che sarà una lunga serata.

Stressante probabilmente.

🍷🍷🍷

Bevo un altro sorso di vino rosso, ascoltando attentamente Brian, che mi sta spiegando il lavoro che svolge dentro la sua azienda.

È un uomo affascinante, piuttosto sveglio per la sua età, ha costruito un grande impero nel giro di pochi anni.

<<Quindi lo vuole finito entro due settimane?>> riassumo la sue richieste, sperando di poter guadagnare più tempo.

<<Si>> afferma, scuoto la testa consapevole che dovrò lavorare giorno e notte per ottenere ciò che lui desidera.

<< Parliamo d'altro>> propone, distraendomi dai miei pensieri.

<< Cosa pensa di me?>> chiede, mi gratto la tempia confusa per questa domanda inaspettata.

<<È un uomo intelligente>> affermo, addentando un pezzettino di filetto.

<<In genere le donne con cui esco si complimentano del mio aspetto.>> mi rivela, facendomi sgranare gli occhi, e provocandomi un lieve rossore.

Il mio coinquilino è uno stronzoWhere stories live. Discover now