Capitolo 20 - Omino Michelin

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Sono passati altri due giorni, giorni in cui sono riuscita con l'opera di qualche divinità a evitare completamente Kaden, che a detta di sua sorella Willow, è stato più irascibile e scorbutico del solito, cosa che mi ha portato a pensare che la confessione che gli ho fatto probabilmete non gli è piaciuta affatto.

Ho appena finito le lezioni e sto cercando di darmela a gambe per non rischiare di dover parlare con il ragazzone, che devo ammettere mi manca, mi manca davvero tanto, più di quanto potessi immaginare, mi manca soprattutto infastidirlo. So che evitarlo non è un comportamento maturo, ma in mia discolpa non ho mai detto di esserlo.

«Mi sembra di assistere ad una scena di Mission Impossible, ti sei trasformata in Tom Cruise all'improvviso.» mi dice India e sembra sul punto di scoppiare a ridere come una iena isterica.

Ovviamente si riferisce al fatto che appena uscita dall'aula mi sono messa un cappotto enorme, un cappellino, uno sciarpone e degli occhiali da sole che mi coprono quasi tutta la faccia.

«Tu non hai mai visto Mission Impossible.» le faccio notare.

«E con questo? So cosa fanno gli agenti segreti nei film, tu sembri una di loro in questo momento, anche se lasciatelo dire, mimetizzarti non ti riesce affatto.» e credo abbia ragione, probabilmente conciata così do ancora di più nell'occhio.

«Lily?» urla il cretino di mio fratello non appena usciamo in giardino, «Che succede, ti sei ammalata?» mi si avvicina visibilmente preoccupato, cosa che troverei dannatamente dolce se non fossi impegnata in una missione di salvataggio ora come ora.

«Cosa ti urli, cretino!» lo rimprovero infatti, mio fratello guarda India accigliato, sperando che almeno lei gli spieghi qualcosa.

«E' sotto copertura.»

La faccia di mio fratello è praticamente un punto interrogativo.

«Avete fumato per caso?» ci chiede guardandoci severo.

«Intendi erba? No.» risponde India con un sorrisetto sghembo.

«Perché invece le sigarette si?» chiede mio fratello con gli occhi sgranati.

«Tranquillo papà, non fumiamo.» sbuffo io, lui porta lo sguardo su di me.

«Perché sei sotto copertura comunque?» mi chiede.

«Giggy a ore sei.» mi dice India guardando dietro di me e il panico mi invade.

«Chi è Giggy?» le chiede mio fratello confuso.

Giggy sta per gigante e ovviamente si riferisce a Kaden.

«Noi dobbiamo andare, ci vediamo dopo.» non do a mio fratello il tempo di dire una sola parola, prendo India sottobraccio e ci trascino il più lontano possibile.

Quando finalmente raggiungiamo il nostro dormitorio, mi lascio cadere sul mio letto esausta dalla situazione, credo che ci rimettero le penne prima o poi, tutta questa tensione, ansia, il correre da una parte all'altra e lo spavento, mi porteranno dritta al creatore.

«Sai che prima o poi dovrai affrontarlo, vero?» mi chiede la mia migliore amica, come se non lo sapessi.

«Certo.» preferisco il poi al prima però.

«C'è un barbone in camera mia!» l'urlo di mia sorella fa spaventare anche me ed India, tanto che mi ritrovo in piedi.

«Sono tua sorella, idiota.» si, devo dire che faccio molti complimenti ai miei gemelli, mi escono dal più profondo del cuore.

«Ti sei vestita al buio stamattina?» mi chiede con disgusto percepibile nella voce che mi fa alzare gli occhi al cielo.

«Non ho il tempo ne la voglia di spiegarti niente.» mi limito a dirle.

Arrivi TuWhere stories live. Discover now