Capitolo 47 - Non spoilero

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Il mio umore non è dei migliori, presa dall'ansia mi sono ritrovata ad essere pronta prima del tempo, non che di solito ci metta tanto a prepararmi ma neanche così poco, perciò ho dovuto aspettare che fossero pronti tutti gli altri. Alla cena parteciperà anche India perché è di famiglia e non può di certo mancare, il suo supporto mi serve proprio stasera.
Con Kaden siamo rimasti che ci incontriamo direttamente al ristorante, si, il suo, quello che ha il mio nome. Bentley ci raggiungerà con la sua macchina. 

«Che gesto romantico, magari l'avessero fatto a me.» mia mamma ha l'aria sognante mentre se ne sta ferma ad osservare il mio nome scritto sull'insegna, «Poi si è guadagnato il mio bene assoluto inserendo entrambi i nomi.»

Lo immaginavo, mamma.

«Sono venuto fino a Parigi, sfidando tuo padre che era alto un metro e novanta ed era armato di fucile per chiederti di sposarmi, questo non solo era un gesto romantico ma anche suicida.» le ricorda papà con un sopracciglio alzato e le braccia conserte, lei ridacchia come una ragazzina.

«Amore, questo è stato altrettanto romantico, tranquillo.» lo bacia velocemente sulle labbra guadagnandosi un finto conato di vomito da parte di Josh.

«Sei incorreggibile mamma.» le dice invece Cara, scuotendo la testa con un sorriso.

Qualche secondo dopo entriamo nel ristorante, io affiancata da India che sa perfettamente di che stato d'animo sono stasera, la prima cosa che noto è che non ci sono altre persone, credo che Kaden abbia preferito che stessimo soli, senza gente in giro, ci sono solo due o tre camerieri e ovviamente in cucina i cuochi.

Poi lo vedo, Kaden ci viene incontro e tutto il mio mondo si ferma, le gambe smettono di funzionare e mi fermo al centro della sala, i suoi occhi si posano subito su di me, India che si era fermata insieme a me, mi da una leggera gomitata per farmi riprendere, fingo di aver perso l'equilibrio per via delle décolleté che mamma mi ha obbligato ad indossare e riprendo a camminare.

«Signori Parker.» saluta i miei genitori non appena si avvicina, educato come sempre.

«Oh per favore tesoro, ti ho detto mille volte di chiamarmi Addy!» mia mamma si avvicina per baciargli le guance, si alza in punta di piedi per farlo e si, ha i tacchi.

«È mamma questa?» mima Josh con la bocca, sorpreso del fatto che voglia essere chiamata con un soprannome.

«Addy.» si corregge Kaden con un sorriso gentile che mozza il fiato.

«E io sono solo Adonis, niente signor Parker, quello è mio padre.» mio padre invece gli da una pacca sulla spalla con un sorriso caloroso, uno dei suoi.

«È un piacere conoscerti Adonis.» risponde Kaden.

«È un piacere per me conoscere il ragazzo che ha fatto innamorare la mia bambina.» risponde mio padre facendomi morire internamente d'imbarazzo.

«Parker.» poi Kaden saluta me, si avvicina e mi bacia la fronte.

Le mie labbra stanno protestando però non mi sembra il caso, non potrei baciarlo adesso sapendo che dopo dobbiamo parlare di qualcosa di importante che potrebbe portarmi a prendere una decisione drastica.

«Ragazzone.» ricambio il saluto con un piccolo sorriso che mi costringo a tirar fuori.

«Possiamo saltare i saluti e passare direttamente alla cena? Non per essere maleducata ma sto morendo di fame.» chiede India facendoci ridere, Kaden annuisce e ci fa segno di seguirlo, con mia grande sorpresa mi prende per mano come è solito fare da quando stiamo insieme.

In realtà la cosa è partita di me, dico, il prenderlo per mano, lui si è solo abituato tanto che ormai gli viene spontaneo farlo.

«Scusate il ritardo.» quello che credo sia il ragazzo di Cara ci raggiunge prima che ci spostiamo per andarci a sedere

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