Epilogo

47.3K 1.4K 785
                                    

Quattro anni dopo

«Stammi lontano Kaden, davvero, non potrei rispondere delle mie azioni al momento.» si, sto urlando e si, sto parlando sul serio, «Come hai potuto farmi questo? Come?» più che un piagnucolio è un altro urlo potente, Kaden cerca di toccarmi, io però spingo via le sue mani, «Non mi toccare!» lui ci riprova perciò mi ritrovo a gridargli ancora un'altra volta «Non toccarmi ho detto!»

«Va bene, non ti tocco, vuoi che vada via?» mi chiede esausto.

Lui esausto, ci rendiamo conto?

«Si, vai, vai pure, tanto non sei tu quello che sta per espellere un alieno dal proprio corpo.» borbotto mentre mi lascio cadere la testa sul cuscino e mi massaggio il pancione con la mano.

Sto soffrendo come una dannata, mi sento morire.

«Lily, è un bambino, non un alieno.» mi corregge Kaden, come se non lo sapessi.

«Al momento è solo qualcosa di terribile che sta per uscire dal mio corpo.» gli urlo contro, sto sudando come un pollo sulla brace, non so se sudino mentre cuociono però poco me ne importa al momento, «Al diamine le parole di Mayko, esperienza bellissima un dannato accidente.»

«Posso riprendere tutta questa scena meravigliosa?» mio fratello anche in un momento come questo si diverte a prendermi in giro, sarà istinto suicida il suo.

Cara invece non è ancora arrivata, forse ci raggiungerà quando il bambino sarà già nato.
E si, spero sia una cosa che accada subito, diciotto ore di travaglio non sono il massimo da sopportare, ho finito le forze, a stento riesco a parlare, anzi, urlare più che parlare.

«Josh vattene o ti ficco una flebo su per il cu-» si, sono decisamente poco delicata al momento, però mio fratello se lo merita eccome, come puoi stuzzicare una donna in travaglio?

«Lily Chérie, modera il linguaggio!» ecco mia madre che mi rimprovera come se fossi ancora una bambina di due anni.

Mio padre invece è stato il più saggio della famiglia, ha preferito aspettare fuori con la famiglia di Kaden.

«Sono una donna sposata e in travaglio, davvero mamma?» le chiedo sarcastica.

Si, il sarcasmo non l'ho perso neanche in un momento come questo.

«Continui ad essere mia figlia.» risponde mamma, io decido di evitare di risponderle.

Guardo il ragazzone che ha la faccia di uno preoccupato da morire e so che se potesse prendersi il dolore al posto mio, lo farebbe senza pensarci due volte.

«Kaden, abbracciami, ti prego, sto per morire.» piagnucolo, si, sono un controsenso vivente al momento, il ragazzone però non se lo fa ripetere due volte, corre ad abbracciarmi ed io ispiro il suo profumo.

Vorrei dire che mi tranquillizza, però no, ora come ora non mi tranquillizzerebbe neanche un sedativo per cavalli.

«Sapevo che durante il parto la sua vena drammatica sarebbe aumentata a dismisura.» se la ride quell'ingrata della mia migliore amica.

«Ridimmelo quando un bambino starà per uscire dalla tua di vagina.» le rispondo con la faccia appoggiata al petto di mio marito.

Amo troppo dire "mio marito".

«Lily Chérie, accidenti!» mi rimprovera ancora mamma con sguardo severo.

«Mamma, tutti qui sanno da dove esce un bambino o il nostro piccolo Joshy pensa ancora che sia la cicogna a portarlo?»

Arrivi TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora