Capitolo 5

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Godzilla e King Kong, sempre molto garbatamente, ci spingono all'interno di una grande sala. Su un tavolo in lontananza vedo tutte le nostre armi. Se non fosse per Godzilla e King Kong mi sarei liberata e sarei andata a prenderle per andarcene da questa comunità di merda. Ma con loro, sarebbe stato impossibile liberarsi. Sbuffo frustrata.

Dopo 10 minuti passati in piedi in questa cazzo di aula mi sto veramente rompendo i coglioni. Ma io dico? Dobbiamo stare qui in piedi ancora per molto? Ero frustrata. Non capivo le loro intenzioni.

Palesemente irritata mi rivolgo a Godzilla: " Che cazzo ci facciamo qui?" chiedo in tono acido.

Quest'ultimo, con la sua faccia da culo non mi calcola minimamente e mi rivolge solo un sorriso beffardo. Brutta testa di cazzo.

"Ti ho fatto una domanda stronzo" dico con tono sempre piú alterato.

Prima che Godzilla mi possa rispondere, interviene King Kong.

"Chiudi quella bocca di merda. Non sei nella posizione di fare domande" dice quest'ultimo.

" Scusami?!?" dico guardandolo come se lo dovessi uccidere. Anzi lo vorrei proprio uccidere, solo che Godzilla mi sta ancora tenendo ferme le braccia, impedendomi ogni movimento.

"Hai sentito bene puttana"

A quelle parole non ci vedo piú. Non potrò ammazzarlo con le mie mani, ma lo posso fare con le parole. Stavo per insultarlo fino alla morte. Ma ad un certo punto, una porta sul retro si apre ed esce un uomo con un camice tutto insanguinato.

"Siamo pronti" si limita a dire quest'ultimo.

Pronti per cosa?! Sono terrorizzata. Questo posto sta seriamente cominciando a darmi i brividi. King Kong, si accorge del mio terrore e con tutta la stronzaggine del mondo mi fa : "Non dici piú niente bambolina?". Un ghigno gli si dipinge sulla faccia e tutto ciò che riesco a dire é : "Fanculo". Per tutta risposta, lui sembra ancora piú divertito di prima.

Mi giro verso mio fratello, é sbiancato. Ha paura. Sta tremando tutto e si trattiene dal non piangere. Vorrei tanto abbracciarlo, ma non riesco a liberarmi dalla presa di Godzilla.

Quest'ultimo, aiutato dallo stronzo per eccellenza, con della corda, ci lega le mani dietro alla schiena. Fantastico. Meglio di così non potrebbe andare.

In seguito, i due ci spingono come bestie da macello in direzione della porta. Piú ci avviciniamo a quest'ultima, piú il mio cuore perde battiti...ecco ci siamo...siamo quasi arrivati...mancano solo cinque passi...quattro...tre...due...uno...

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Where stories live. Discover now