Capitolo 46

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                                                                            KATE
Rapidamente, quasi senza che nessuno stesse realizzando veramente, ci siamo divisi tutti in piccole coppie. Carol e Beth sono andate con i bambini per tenerli al sicuro e noi altri ci siamo sparpagliati per la prigione. Io ero con Daryl e la nostra meta era la torretta di guardia. Da lì saremmo stati facilmente visibili, ma allo stesso tempo avremmo avuto una visuale molto piú ampia, il che era un vantaggio non da poco.

Io e Daryl silenziosamente ci avvicinammo al lungo corridoio della prigione e piano piano, senza fare troppo rumore, arrivammo alla torretta.

"Vado prima io" sussurro a Daryl. Lui annuisce e si sposta per farmi passare.

Lentamente mi avvicino e mi affaccio dal muretto. Poi lo vedo. É lí in piedi ad aspettare che gli altri facciano il lavoro sporco per lui. Mi assale improvvisamente un senso di profondo disgusto misto al dolore per la morte di Hershel e in meno di un secondo vengo pervasa da una rabbia indescrivibile. In men che non si dica, senza nemmeno pensarci tiro fuori dalla mia cintura la pistola e tiro via la sicura. Era lí davanti a me. Non mi importava se mi avessero vista. L'unica cosa che volevo era vederlo morto. Volevo vendicare Hershel. Quell'uomo é stato come un padre e vedere la sua testa rotolare vicino a me, mi ha completamente distrutto. Quel Governatore di merda merita di morire.

Appena sto per premere il grilletto, sento una forte presa sulle mie braccia. É Daryl.

"Lasciami" gli sussurro.

"Neanche per sogno. Si può sapere cosa pensi di fare?" mi dice e dal tono capisco che é palesemente irritato, ma sinceramente non me ne importa nulla.

"Mi sembra abbastanza ovvio. Lo voglio uccidere"

"Si grandissima idea Kate, cosí poi muori anche tu. Geniale"

Lo fulmino con lo sguardo e inizio a dire: "Tu non capisci..."

"Capisco invece. Sei incazzata nera con lui perché ha ucciso Hershel e lo sono anch'io, ma adesso devi ragionare lucidamente. Che senso avrebbe ucciderlo adesso per poi farti uccidere a tua volta? Nessuno, te lo dico io. Assolutamente nessuno. So che sei incazzata nera e fai bene, ma appunto per questo devi ragionare e aspettare il momento opportuno per farlo fuori e ti garantisco che quel momento arriverà presto."

Lo guardo stupefatta. Quest'uomo sa veramente cosa dire. Guardando Daryl pensi che la cosa piú profonda che possa uscire dalla sua bocca sia una qualche bestemmia o qualche parolaccia, invece cazzo ci sa fare. Riesce a calmarmi il che é strano. O forse é perché in fondo io e lui siamo uguali. Abbiamo entrambi un carattere di merda, ma questi sono dettagli.

Metto via la pistola e gli chiedo: "Cosa facciamo allora?"

"Aspettiamo che sfondino la porta e dopo usciamo da qui e gli facciamo il culo"

Sorrido involontariamente e annuisco.

Dopo diversi minuti gli uomini del Governatore non erano ancora riusciti a sfondare la porta. Manco quello riescono a fare. Irritata perché devo aspettare ad attuare la mia vendetta, mi siedo con la schiena lungo il muretto. Sbuffo e Daryl per tutta risposta ride.

"Non ridere" lo minaccio con il dito puntato verso l'alto.

Lui per tutta risposta sorride ancora di piú. Stronzo.

"Lo uccido io, sappilo" dico all'improvviso.

"Non avevo dubbi su questo" dice lui con un sorrisetto.

"Quel pezzo di merda pagherá per la morte di Hershel"

"Senza dubbio"

Lo guardo e mi rendo conto che se ritornassi indietro alla prima volta che l'ho conosciuto, non ci avrei scommesso nemmeno un centesimo su noi due. Invece adesso piú o meno siamo una squadra. È strano come le cose cambino cosí all'improvviso.

Mentre sto riflettendo su questo, sento un boato pesante provenire da fuori e diramarsi nell'aria.

"Hanno aperto la porta" esclamo.

Daryl mi guarda e con aria decisa mi dice: "Andiamo"

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Where stories live. Discover now