Capitolo 47

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Con passo spedito, quasi correndo, ci avviamo verso la loro direzione. Forse questo sembrerá estremamente stupido, come quasi tutte le decisioni che sono frutto della rabbia, ma sinceramente l'unica cosa di cui mi importa é assicurarmi di cavare ogni organo di quel orribile uomo. Questa è l'unica cosa che conta in questo momento.

Guardo Daryl che mi fa cenno di posizionarmi dietro la parete opposta alla sua. Restiamo in attesa. A quest'ora gli uomini del Governatore si saranno sparpagliati per controllare la prigione. Spero vivamente che il Governatore venga verso questa direzione. Voglio essere io a farlo nero.

Restiamo in attesa qualche minuto e poi sentiamo dei rumori. Sono passi, passi pesanti. Sentiamo dei bisbìgli provenire verso la nostra direzione e in automatico impugno la katana. Gli uomini si avvicinano sempre di più e quando ci superano di poco, io e Daryl ci facciamo avanti. É il momento per colpirli. Prima ancora che capiscano quello che sta succedendo, le loro teste volano sul pavimento producendo un secco boato. Due sono andati. Ora mancano gli altri.

Guardo Daryl che annuisce e ci dirigiamo ad esplorare la prigione. Lungo il tragitto vediamo altri due cadaveri, segno che Rick e gli altri sono passati di qui.

"Loro sono già stati qui. Andiamo nella direzione opposta" dice Daryl.

Proprio mentre sto per annuire, sento un forte rumore dietro di me e prima ancora che io possa girarmi per uccidere qualsiasi stronzo dietro di me, mi ritrovo con una pistola puntata alla mia testa. Fantastico.

"Bene bene, a quanto pare ci rivediamo" dice ridendo. Ormai conosco quella voce e quella risata subdola. É lui. Non c'é alcun dubbio.

Mi volto lentamente e gli rivolgo il mio miglior sguardo d'odio. Per tutta risposta lui ride sempre più forte, poi dice: "Non sei contenta di vedermi pasticcino?"

"Vaffanculo" dico a denti stretti.

Daryl cerca di intervenire, ma é troppo lontano per poterlo fare. Sa perfettamente che un suo movimento metterebbe in allerta il Governatore, il quale non avrebbe troppi rimorsi a farmi saltare la testa.

Sono fottuta. Sento scattare la sicura e so che tra pochi secondi raggiungerò il regno dei morti. É estremamente umiliante. Avrei preferito centomila volte essere sbranata da una mandria di azzannatori piuttosto che essere uccisa da questo verme viscido.

Poi, proprio quando pensavo che non ci fosse più nulla da fare, il Governatore cade a terra imprecando. Lo guardo attonita e mi accorgo solo ora della presenza di Michonne dietro di lui. Le sorrido grata e lei ricambia. Poi mi guarda e dice: " É tutto tuo".

"Mettilo in ginocchio" le dico con un sorriso.

Lei obbedisce ed io estraggo la mia katana. Dopo aver calcolato la distanza, con un colpo secco la sua testa rotola sul pavimento. Dio, quanto é gratificante. Finalmente ha avuto ciò che si meritava.

"Come stanno gli altri?" Chiedo poi a Michonne.

"Stanno tutti bene. Abbiamo eliminato tutti i suoi uomini. Abraham é ferito, ma nulla di grave. Si rimetterá presto".

Confortata da quelle parole sorrido e Daryl annuisce. Finalmente é finita.


Ciao a tutti. Come state? Vi chiedo scusa se in questi mesi sono stata inattiva. É stato un periodo un po' impegnativo tra esami integrativi e altro. Adesso riprenderò a scrivere regolarmente tutti i giorni. Spero che la storia vi stia piacendo. Grazie a tutti per le vostre letture e i vostri voti💙

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Where stories live. Discover now