Capitolo 6

541 22 0
                                    


La porta si apre. Il cuore mi si ferma di colpo. Vorrei solo gridare e scappare il piú lontano possibile, ma  il mio corpo resta immobile, incapace di reagire. Quello che i miei occhi stanno  guardando é la cosa peggiore che io abbia mai visto dall'inizio della pandemia. Vedo corpi sgozzati accasciati in un angolo sul fondo della stanza. Sangue da tutte le parti. Pezzi di corpi squarciati e appesi al soffitto con delle lunghe catene di ferro. Ho la nausea. Davanti a noi c'é quella che sembrerebbe essere una vasca piena di sangue... il sangue delle persone che sono accasciate per terra, ormai prive di vita, brutalmente sgozzate, come delle bestie da macello. Mi sento svenire. Dall'altro lato ci sono cinque persone rimaste in vita, ma ancora per poco, a giudicare dal macellaio sadico dietro di loro che nonostante avesse appena sterminato tutte quelle persone indifese, sembra non aver ancora soddisfatto la sua sete di sangue. Mi viene da piangere. I prossimi saremo io, Liam e le altre cinque povere vittime. Li  guardo uno ad uno. Una donna bellissima,occhi verdì grandi come il mondo, che avrebbero ancora tanto da raccontare. Di fianco a lei, un giovane ragazzo asiatico, sembra cosí gentile e indifeso. E poi...

Vengo interrotta da Liam che piange a dirotto. Vorrei andare a calmarlo, ma non riesco a muovermi; il mio corpo non si é ancora ripreso e inoltre Godzilla é ancora al mio fianco. Gli rivolgo uno sguardo che esprime un "mi dispiace davvero tanto". Lui si limita a guardarmi e avendo compreso che ormai non c'é piú nulla da fare, mi rivolge uno sguardo pieno di tristezza e paura. Il mio cuore si spezza. Non si merita di morire in questo modo. Non sgozzato come un animale sacrificale e tagliato a pezzetti per poi essere mangiato. Nessuno si meriterebbe di morire in questo modo. Per quanto mi sforzi non riesco a capire. Gli zombie cercano di divorarti perché é la loro natura. Ma non mi capacito come l'uomo possa arrivare a mangiare i suoi stessi simili. Aspetta...il bacon che ci hanno offerto...oh mio Dio. Con questo pensiero arrivo al mio limite. Mi giro lentamente, in quanto Godzilla aveva allentato la presa su di me e gli vomito sulle scarpe. Lui mi guarda schifato e mi dice : "Brutta puttana di merda! Tu sarai la prima ad essere sgozzata".

Dopo di ció spinge con violenza me e Liam in direzione delle altre vittime sacrificali. Ci fa mettere tra la bella ragazza dagli occhi verdi e il ragazzo asiatico. Stanno entrambi tremando. Guardandoli, non posso fare a meno di chiedermi quante cose avrebbero ancora voluto fare e raccontare. Magari lei voleva una famiglia, dei figli...e ora non li potrà mai piú avere per colpa di questi pezzi di merda bastardi. Guardo il mio fratellino. É distrutto; la speranza di potersela cavare lo ha abbandonato appena entrato in questa stanza. La rabbia mi pervade tutta. Sono incazzata con questo mondo di merda che non dovrebbe far vivere a un bambino tutto questo schifo. Liam non si dovrebbe sentire sempre in procinto di morire. E soprattutto non dovrebbe essere considerato carne da macello. Non riesco piú a trattenermi ed esplodo.

"Con quale diritto macellate le persone? Chi cazzo vi credete di essere brutti pezzi di merda?!" urlo con voce molto piú alta di quanto volessi.

La reazione non tarda ad arrivare. I tre uomini nella stanza si mettono a ridere di gusto. Sono ancora piú incazzata di prima.

"Che cazzo avete da ridere? Non vi fate schifo? Sterminare persone per mangiarle? Quale razza di persona farebbe una cosa del genere?"

"Tesoro" dice il macellaio "non prenderla come una questione personale. Lo facciamo per sopravvivere.Tutto qui" dice facendo spallucce, come se mangiare carne umana fosse la cosa piú normale del mondo.

Le sue parole mi rimbombano in testa. "Non prenderla come una questione personale". Ma secondo lui, come cazzo faccio a non prenderla sul personale. Ha intenzione di tagliarci braccia, gambe e piedi e non dovrei prenderla sul personale? Ma é serio?!? Figlio di puttana.

Gli rivolgo uno sguardo glaciale dicendogli: "Ci sono altri modi per sopravvivere. Ci sono gli animali da poter cacciare e si può sopravvivere anche con quello che si trova nelle case o nelle città" .

Lui sorride. Un ghigno perfido e maligno che d'altronde rispecchia la sua persona.

"Vedi tesoro...andare in cittá é diventato sempre piú difficile e pericoloso e noi non vogliamo correre rischi vero Gareth?" dice rivolgendosi a King Kong. Gareth. É cosí che si chiama allora. Che nome di merda, proprio come lui.

Quest'ultimo con la sua faccia da cazzo prosegue: "Certo che no"

Il macellaio sorride contento della sua risposta e continua: " Inoltre, quello che si trova nei boschi, é diciam... come posso dire, poco nutriente tesoro. Vedi, come te lo spiego...ah sisi ecco...la vostra carne, a differenza di quella di qualche scoiattolo , ci sfama a dovere e ci mantiene in forze" dice palesemente divertito.

Io ho la nausea, non riesco a ribattere. Lui intanto conclude: "Ma se ti puó far star meglio,la tua carne non sará sprecata...ti prometto che mi occuperò personalmente di mangiarne ogni singolo pezzetto" dice facendomi l'occhiolino.

E questo dovrebbe farmi stare meglio? Sono di nuovo pietrificata. Ho le lacrime agli occhi. Non avrei mai pensato di morire in questo modo. Morsa? Divorata dagli zombie? Si.  Ma questa possibilità non l'avevo nemmeno considerata. Rassegnata e consapevole che niente e nessuno ci salverá, mi accascio a terra, ormai sfinita. Moriró qui e mio fratello assieme a me.

Il macellaio intona una canzoncina. Penso di riconoscerla. Si ne sono sicura. É quella di Hunger Games. Direi che per la situazione, non poteva essere piú azzeccata.

Lentamente inizia a decidere chi sará la sua prima vittima e da vigliacca quale sono spero che non sia né io né mio fratello.

Dopo aver scrutato attentamente tutti, quasi come se per lui fosse un bel gioco, sceglie.

"Tu" dice rivolto ad un giovane uomo che non avrá piú di vent'anni.

Lui sbianca. Implora per la sua vita, ma invano. Il colpo dell'ascia del macellaio lo raggiunge come un proiettile. L'ascia gli si incastra in gola. Il macellaio ride, cosí come i due uomini alle mie spalle. Il carnefice, non si spreca minimamente ad estrarre l'arma dal corpo della giovane vittima. Tanto, dietro di sé ha un vasto arsenale di torture tra cui scegliere. Una in meno non fa differenza.

Si volta e prende un macete.

"Allora ragazzi, chi vuole essere il prossimo?" chiede divertito, come se si aspettasse seriamente che qualcuno saltasse in piedi e gli dicesse " si ti pregooo, spaccami la testa con un macete".

"Nessuno?" continua divertito "oh coraggio ragazzi, cosí mi deludete..." dice fingendo di essere seriamente dispiaciuto.

"Uhm, va bene, vorrá dire che farò la conta" dice ridendo.

"Vediamo vediamo vediamo" dice riflettendo. Poi come se si fosse ad un tratto illuminato, esclama : " Ci sono! Tre civette sul comò, che facevano l'amore con la figlia del dottore...il dottore si ammalò, ambarabá cicí ..."

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Where stories live. Discover now