Capitolo 48

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Improvvisamente sfinita dagli ultimi avvenimenti, mi dirigo verso le docce. Ho seriamente bisogno di sentir scorrere sul mio corpo litri di acqua calda.

Appena l'acqua inizia a scorrere mi ci immergo e mi perdo tra i miei pensieri. Ripenso agli ultimi eventi e sono grata che nessuno di noi sia stato ucciso. Tuttavia per colpa del Governatore abbiamo subito anche molte perdite prima dello scontro decisivo di oggi. Herschel é l'esempio piú lampante. Tuttavia c'é anche Merl. Il fratello di Daryl. So che avevano un rapporto complicato, ma conosco Daryl. A modo suo gli voleva bene. Forse era l'unica cosa più simile ad una famiglia che avesse mai avuto.

Tra un pensiero e l'altro, esco dalla doccia e mi avvolgo nei comodi vestiti che ho portato con me: una maglia estremamente larga e un paio di leggings neri. Solo Dio sa quanto io ami i leggings. Comodi e pratici in ogni situazione. Il sogno di qualsiasi ragazza.

Quando arrivo alla cella trovo Daryl comodamente sdraiato sul mio letto. É tutto sudato e ha la pelle ancora ricoperta di sangue in alcuni punti. Per quanto io lo trovi di solito sexy, in questo momento non lo penso troppo.

"Signorino, subito a farsi una doccia" dico puntandogli contro un dito.

Lui sorride e si solleva dal mio letto.

Prova a venirmi incontro per baciarmi, ma io sono irremovibile: " non ci provare" gli dico minacciandolo.

Lui scoppia a ridere e borbotta un : "Sissignora"

Lo guardo andare via e mi viene da ridere. Nonostante le nostre differenze, devo ammettere che insieme stiamo bene. Forse é proprio perché siamo così diversi.

Dopo quella che mi sembra un'infinità, Daryl ritorna con addosso solo un asciugamano legato all'altezza della vita. Devo fare appello a tutto il mio autocontrollo per non saltare giù dal letto e molestarlo in qualsiasi modo mi venga in mente.

Lui sembra accorgersi dei miei pensieri poco puri e sorridendo, si avvicina. Cavolo, improvvisamente la temperatura della stanza si sarà alzata di una trentina di gradi.

"Vedo che ti piace quello che vedi" dice lui con un sorriso audace.

Per tutta risposta gli dico: " non contarci troppo"

Lui sorride e si posiziona sopra di me, cominciando a baciarmi.

Proprio mentre la situazione si stava facendo estremamente piacevole, Glenn ci interrompe.

Ci alziamo entrambi dal letto e lo guardiamo in attesa di una risposta.

"Radunate le vostre cose, ce ne andiamo il prima possibile"

"Cosa succede?" Chiedo allarmata.

"La prigione sará presto invasa da un'enorme mandria di zombie"

"Non resisterebbe?"

"Mai, saranno almeno un migliaio. Nemmeno un campo di forza potrebbe contenerli. Fate in fretta. Abbiamo poco tempo. Raggiungeteci nella sala comune"

Detto questo se ne va. Guardo Daryl e all'unisono diciamo: "Merda".

L'era dei morti || DARYL DIXON ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora