2. contatto

2K 47 11
                                    


7.30 a.m

La mia sveglia iniziò a suonare e io mi alzai subito, ero particolarmente felice di conoscere i ragazzi.
Mi vestii più sportiva del solito sapete com'è non volevo andare in jeans e soprattutto volevo presentarmi al meglio sia allo staff che ai ragazzi.
Dovrò stare con loro per molto, il nostro percorso sarà molto lungo e io non voglio deludere mio padre.
D: Aly ci sei?
A: si andiamo
Presi una bevanda zuccherata dal frigo, che tengo sempre con me per fare qualsiasi attività fisica e andai verso l'ingresso.
P: andiamo ragazzi
Salimmo in macchina e iniziammo ad andare verso Milanello mentre mio padre mi faceva qualche domanda, non so cos'ha però è più emozionato di me.
P: Aly sei felice di aiutare Stefano?
A: si molto
D: però non spremerci come arance
A: ci provo
Arrivati a Milanello scesi dalla macchina e mi diressi verso lo spogliatoio dei ragazzi dove appoggiai solo il mio milk shake mentre guardavo il telefono.
Poi andai in campo e vidi tutto lo staff tecnico e poco dopo entrarono anche i ragazzi in campo
All: ragazzi venite in campo che vi presento la ragazza che mi aiuterà
I ragazzi si misero intorno a Stefano e io entrai in campo mentre guardavo tutti i ragazzi che si girarono verso di me.
Notai subito con lo sguardo il portoghese che si stava facendo una coda per legare le sue treccine
B: beh beh
T: shh
A: ciao a tutti ragazzi , mi chiamo Alice Maldini, ho 18 anni e aiuterò il vostro allenatore se avete domande fatemele ora perché dopo non risponderò
O: ci sarai anche durante le partite?
A: si
Brahim: sei la figlia di Paolo?
A: si, possiamo iniziare?
Sentii un coro di sì e allora Stefano mi aveva detto che mi faceva fare maggior parte delle cose a me per conoscerli
A: allora per iniziare a correre tutti insieme in gruppo.
Iniziarono a correre a bordo campo mentre io li osservavo. Stavo accanto a Stefano e tenevo il mio sguardo su Rafael, anche se non si è presentato so il suo nome.. Il suo riscaldamento è un po' un gioco, gli piace palleggiare con la palla dato che fa solo quello e non ha proprio voglia di correre
A: ok facciamo una partitella voglio vedere come giocate
Theo: le facciamo noi le squadre ?
A: no
Feci le squadra equilibrate per poi vedere il loro gioco che mi piaceva molto, Stefano lo considero un buon allenatore e siamo anche amici dato che l'ho già conosciuto in precedenza ad alcune cene.
A: adesso facciamo un gioco finale, una staffetta
B: nono per favore
Disse Brahim mentre si inginocchiò davanti a me e si inchinava provando a convincermi disperatamente. Lo guardai ridendo e anche gli altri risero mentre lui era ancora lì a pregare.
A: allora facciamo 30 giri di campo
R: che nono
A: allora vada per la staffetta mi dispiace Brahim
B: preferenze?
A: no anzi
R: cosa vorresti dire ?
A: niente niente, Leão
Dissi alzando le mani in segno di difesa prima che succedeva davvero qualcosa. Fecero una staffetta per concludere l'allenamento e andarono a bordo campo per bere
A: va bene ragazzi bravi, mi aspettavo di peggio
A bordo campo vidi Zlatan e decisi di andarlo a salutare con il sorriso sul volto.
È molto amico con mio padre, spesso e volentieri si sentono al telefono i classici amici da una vita.
Lo seguo molto, ho letto anche un suo libro dove raccontava la sua vita e la sua storia con il calcio.
Mi dispiace molto non poterlo allenare, ma gli auguro un veloce recupero per vederlo al più presto in campo.
A: Ciao, piacere Alice Maldini
Ibra:oh ciao ti ho vista allenare i ragazzi, brava
A: Grazie, tornerai a giocare ?
I: non lo so ma spero di sì
A: io in tutti i casi di aspetto
Gli dissi sorridendo per poi entrare negli spogliatoi dove c'erano i ragazzi che chiacchieravano.
Stavo per entrare ma trovai Leão nel corridoio che non perse tempo e mi prese i fianchi mettendomi contro il muro
A: si può sapere cosa vu-?
Prima di farmi finire la frase mi mise un dito sulle labbra e lo guardai storto mentre provavo a mordere il suo dito.
R: abbassa la voce, non devono sentirci
Lo guardai aggrottando la fronte e lui sorrise avvicinandosi al mio orecchio per provocarmi mentre le sue mani rimasero sui miei fianchi delineati.
A: togli le mani dal mio corpo
Alzò gli occhi al cielo e mi fece cenno di abbassare la voce di nuovo.
Avevo già capito che intendeva i ragazzi che erano negli spogliatoi..
R: come sono andato ad allenamento?
A: mh male
R: però non mi toglievi gli occhi di dosso
Oltre che essere alto ha anche le spalle larghe e mi copre perfettamente.

contro tutto e tutti || Rafael leao Where stories live. Discover now