6. Lo scudetto

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3 giorni dopo
12.00 a.m

D: Aly svegliati pranziamo a partiamo che dobbiamo andare a Reggio Emilia
Sono le parole di mio fratello che mi svegliano dal sonno e dalla mia dormita stupenda. Ieri sono rimasta per molto sveglia e avrei bisogno ancora di dormire.
A: mh arrivo
Mi alzai e andai in bagno a truccarmi e oggi potevo vestirmi con la mia fantasia dato che non dovevo allenare i ragazzi ed era comunque una partita quindi andavo sempre vestita "elegante"

Andai di sotto da mio fratello e mio padre per pranzare, l'ansia inizia a farsi sentire così come la carica e l'emozione.
Loro erano già a tavola quindi corsi verso il mio posto prima che mi mangiavamo anche il mio piatto
D: vieni Aly
Andai a sedermi accanto a mio fratello e pranzai con un piatto di pasta un po' ridotto ma non ho fame.
Mi alzai subito e andai via prima che mio fratello mi richiamava, devo assolutamente darmi un ultima sistemata ai capelli e ci dovrei essere.
A: pronti?
D: ovvio
P: andiamo ragazzi
Salimmo in macchina per dirigerci a Milanello dove c'era un pullman che ci portava a Reggio Emilia ad aspettarci.
Scesi dalla macchina e andai dai ragazzi che erano tutti riuniti a chiaccherare fra di loro
A: ciao a tutti
Sal: ciao aly
Oliv: buongiorno buongiorno
Bra: pronta?

A: ovvio, voi ?
Isma: poco
Pierre : prontissimi
Ibra: dai ragazzi partiamo
Salimmo tutti sul bus e io ero vicino a Rafael che giocherellava con le sue dita e si mordeva l'interno della guancia.
Vedevo che era ansioso, non parlava e guardava solo fuori dal finestrino
A: Rafa tranquillo, non ti preoccupare
R: non ce la faccio a stare tranquillo
A: Rafa devi giocare come sempre e stare tranquillo
Dissi prendendoli la mano mentre mi attraversò una scossa di brividi per il nostro contatto.
Lui portò lo sguardo sulla sua mano che era coperta dalla mia e fece un leggero sorriso
R: grazie..
A: prego e sta tranquillo io sto con voi
Per il resto del viaggio siamo stati mano nella mano, non volevo che fosse nervoso sennò non ragionava

All: ragazzi siamo arrivati state tranquilli e date il massimo
Scesi dal bus e andammo verso gli spogliatoi dove potevo parlare privatamente con i ragazzi dandoli tutta la carica possibile

A: ragazzi non abbiate ansia e usate la testa
Ibra: dai ragazzi!
Detto questo uscii dallo spogliatoio e andai in campo dove c'erano tutti i tifosi per la maggior parte rossoneri.
Uno spettacolo, lo stadio che dovrebbe essere del Sassuolo sembra quasi essere del Milan, tutto rossonero e la curva che fa cori continuum
I ragazzi poco dopo entrarono in campo e iniziarono a riscaldarsi mentre lo stadio era caldo come non mai, sarebbe il nostro 19esimo scudetto.
Mancavano 2 minuti all'inizio della partita e i ragazzi erano in campo mentre si erano già posizionati rispetto alla formazione che utilizzavano con Stefano

A: RAFAEL USA LA TESTA
Gli urlai, ancora era teso lo notavo e si mordeva l'interno della guancia tenendosi le mani sui fianchi.
Rafael si girò verso di me e annuì sistemandosi per l'ultima volta i tacchetti e le treccine, è vanitoso pure per giocare una partita di calcio.
L'arbitro fischiò e diede inizio alla partita, la partita decisiva, quella che avrebbe deciso a chi sarebbe andato lo scudetto, Inter o Milan.
Vidi Rafael passare una palla perfetta a Giroud

Ed è goal ci alzammo tutti in piedi, Giroud aveva fatto due tunnel e un goal pazzesco

Circa 20 minuti dopo Giroud ne fece un altro e qualche minuto dopo lo fece anche Franck.
Ero super felice dei ragazzi, stavano giocando perfettamente bene, Stefano rimase con il sorriso sul volto, lo staff emozionato come non mai ma avremmo festeggiato solo ai tre fischi.
Al secondo tempo Rafael uscì e lo andai ad abbracciare, vedevo che non era felicissimo voleva fare anche lui goal
A: Rafael sei stato bravissimo
Dissi per poi abbracciarlo e sorridendo stringendolo a me più che potevo mentre tirò su con il naso.
Lui mi alzò leggermente da terra dandomi un bacio nei capelli.
R: volevo fare goal ma va bene
A: hai fatto gli assist
Andai negli spogliatoi che erano vuoti con lui, per farli compagnia, tra poco ci sarebbe stata la premiazione e non potevamo assolutamente fare tardi.
Lo guardai mentre cercava la sua maglia pulita ed è così tenero ma anche bello..
Sbuffò non trovando la sua maglia e io ridacchiai un po' nervosa vedendolo a petto nudo iniziando a torturare le mie pellicine.
Alzò lo sguardo verso di me scuotendo la testa per togliersi le treccine dalla sua visuale e sorridendo come fa sempre.
Venne verso di me e io continuavo a guardare il suo corpo.. perfetto..
Sorrisi vedendolo mentre mi prese i fianchi e mi abbracciò.
Si staccò dall'abbraccio e unì i nostri corpi mentre mi guardava e si mordeva il labbro
A: cosa vuoi fare Rafa..?
Gli chiesi con voce leggera guardandolo mentre sorridevo e lui mi metteva delle ciocche di capelli dietro alle orecchie.
Mi abbracciò e poi tirò su con il naso.
A: Hey rafa, siamo campioni, ce l'hai fatta
Sorrise mentre aveva gli occhi rossi per il pianto che si era fatto dopo esser uscito dal campo.

contro tutto e tutti || Rafael leao Where stories live. Discover now