28.un abbraccio

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11.00
Mi sveglia e sentii subito qualcuno dietro di me, era Rafael che era sveglio e guardava il telefono in silenzio per non disturbarmi.
Abbassò lo sguardo su di me e mi vide sveglia e perplessa come non mai.
R: Alice..
Mi misi seduta sul letto mentre lui era ancora steso e appoggiò il telefono sul comodino per dedicarmi tutte le attenzioni.
Sbuffai massaggiando la mia fronte per il dolore e non capivo nulla, mi ricordo solo; io, Rafael, le nostre labbra unite nella mia stanza..e tutto quelli che è successo dopo anche se vorrei solo dimenticarlo.
Mi girai verso di lui e si mise seduto accanto a me mentre notai che era solo in boxer.
A: Rafael..
R: come stai..?
Lo abbracciai tirando su con il naso tra le sue braccia mentre mi schiacciai contro il suo petto scoperto.
Mi iniziò ad accarezzare i capelli e io lo ringraziavo in tutte le lingue possibili, quanto sono stata fortunata ad avere lui.
Mi strinse a sé lasciandomi qualche bacio nei capelli facendomi venire i brividi.
R: shh tranquilla..
Mi staccai dall'abbraccio e Rafa si stiracchiò guardandomi con il suo solito sorriso
R: stai meglio?
Mi chiese con voce roca sfoggiando il suo stupendo sorriso che mi fece incantare un attimo. Annuii alzando un angolo delle labbra e mi alzai andando in bagno per vedere le mie condizioni.
I miei occhi caddero sul mio collo che aveva dei succhiotti viola ben evidenti ad occhio, dovrò coprirli il prima possibile.
Sospirai e appoggiai i polpastrelli su di essi mentre Rafael mi guardava da fuori la porta con quegli occhioni.
Vidi Rafael appoggiare le sue mani sui miei fianchi mentre mi guardava con quegli occhioni da bambino..
R: non..
Lo guardavo dallo specchio e lui non sapeva che dire.. mi fa troppa tenerezza e sono sicura che non l'abbia fatto apposta.
Gli appoggiai una mano sul braccio e lui abbassò subito lo sguardo verso di me
A: tranquillo Raf...sono sicura di averti provocato molto, forse troppo... per fortuna hai pazienza
Feci un leggero sorriso pensando alla fortuna che ho avuto dato che ho lui al mio fianco, anche se vorrei risolvere tutti i nostri problemi.
Si rimise i pantaloni e la maglia mentre si sistemava le treccine e poi mi guardò per darmi conferma che poteva scendere.
Andammo in salotto e c'era mio padre che ci guardò senza dire niente ma soltanto seguendoci con lo sguardo come se stesse guardando un film.
Rafael gli diede il buongiorno e mio padre lo trattenne un po' con lui facendolo sedere sugli sgabelli.
P: Alice dovresti essere cortese con un nostro ospite, no?
Disse facendo girare Rafael verso di me e io lo guardai molto male facendo fare un ghigno furbo a Rafael.
Rimasero 10 minuti a chiaccherare e poi accompagnai Rafael alla porta d'ingresso.
Venne di fronte a me guardandomi e leccandosi il labbro inferiore facendomi venire i brividi, lo odio quando fa così.
R: ci vediamo dopo
Mi disse semplicemente aprendo la porta di casa e io gli feci un cenno salutandolo e tirando le labbra in una sorta di sorriso.
Sospirai chiudendo la porta di casa e mio padre mi guardò.
P: è stato fin troppo gentile ieri, avrebbe potuto lasciarti in discoteca ubriaca fradicia, dovresti comportarti meglio con lui.
Sbuffai e andai in cucina per mangiare un biscotto mentre pensavo su noi due.
È stato molto carino, e mi fa anche troppa tenerezza....
A: vado a fare shopping
Dissi andando di sopra per cambiarmi e dopo uscii per andare a cercare un vestito elegante, sta sera devo andare a cena con i ragazzi
~~~

A: papà sono tornata!
P: ciao tesoro, vuoi mangiare?
A: nono, quando partiamo?
P: alle 18 hai delle interviste a San Siro eh
A: Oh ok

Andai in camera mia per riposarmi e pensare. Non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo di Rafael, quegli occhi che si incastrano perfettamente nei miei.
Erano le 16 allora mi alzai e andai a farmi una doccia completa lavandomi i capelli.
Passai la piastra sui miei capelli e poi presi il vestito che ero andata a comprare oggi.
Presi dei tacchi neri e andai in bagno a truccarmi. Quando scesi le scale c'era padre che era già lì che mi aspettava
P: sei bellissima
A: grazie papà
Dissi per poi darli un bacio sulla guancia facendolo sorridere come non mai.
L

o presi per mano e andammo in macchina per andare a San Siro, dove in teoria i ragazzi ancora non sarebbero dovuti arrivare.
Mio padre si girò verso di me appoggiandomi una mano sulla mia spalla e attirando la mia attenzione.
P: mi raccomando l'intervista, ti faranno molte domande e se hai bisogno io ci sono
A: va bene..
Scendemmo dalla macchina ed entrammo a San Siro dove c'erano già i ragazzi vestiti bene rispetto a quando li vedo io e chiaccheravano fra di loro.
A: ciao a tutti
Al: buonasera
Pierre: ciao signorina
Br: Aly, sei bellissima
A: grazie mille.. vado a fare le interviste ragazzi
I ragazzi mi accompagnarono e poi andarono dietro ai giornalisti che mi facevano le domande mentre io ero davanti al microfono che guardavo ogni giornalista.
A: buonasera
G: buonasera, inanzi tutto complimenti per il vestito
A: grazie
G: vogliamo chiederle cosa pensa del pareggio che avete fatto contro il Salisburgo
A: penso che i ragazzi dovevano dare e potevano fare molto di più se volevano vincere quella partita
G: lei e Rafael che rapporto avete adesso?
A: io e Rafael dopo il nostro problema non ci siamo più parlati molto
G: è vero che lei è scappata di casa per andare dal suo amico Gavi?
A: non proprio, sono andata via perché volevo staccare da tutto e per fortuna avevo Gavi che mi ha ospitata
G: cosa pensa di Diana?
A: non posso dirlo
Tutti risero e anche io risi sistemandomi i capelli mentre Rafael mi guardava e continuava a provocarmi.
Si leccava il labbro, mi guardava attentamente e si mordeva il labbro inferiore

G: le domande le abbiamo finite per oggi, la ringraziamo molto
A: arrivederci

Dissi per poi alzarmi, mi è sembrato infinito quel momento, colpa di Rafael che lo ha reso infinito.
Andai a mangiare con tutti i ragazzi e poi andammo nel campo di San Siro per fare una partitella.
È come sempre, bellissimo...
Ogni volta che ci entro mi guardo attorno come una bambina che entra in un negozio di caramelle e le ammira una per una.
Br: partitina
A: io passo ragazzi
Li guardai mentre giocavano e poi entrai negli spogliatoi che erano vuoti e mi guardai attorno sentendomi a casa, sentendomi bene con me stessa.
Mi sedetti e guardavo per terra e pensavo.. la mia mente è troppo incasinata in questo periodo, voglio sparire ma allo stesso tempo sono "felice".
Sentii arrivare qualcuno ed era Rafael né ero convinta al 100% dai passi svogliati che rimbombavano nel corridoio.
Mi alzai per andarmene ma me lo impedì prendendomi prontamente i fianchi e appoggiandomi al muro obbligandomi ad alzare lo sguardo sui suoi occhi.
A: ma ch-
R: shh
Disse mettendomi una dito sulle labbra e io provai a morderlo facendolo ridacchiare mentre strinse la presa su di me.
Mise le mani di nuovo sui miei fianchi guardandomi e facendomi sprofondare nei suoi occhi scuri.
A: Rafael che vuoi
R: risolvere
Incrociai le braccia al petto per poi sbuffare e guardarlo negli occhi, è come sempre.. bellissimo.
Provai ad andarmene ma lui mi prese i fianchi e mi fece avvicinare sempre di più a lui
A: Rafa..
R: mh
A: grazie per ieri
R: lo sai, farei di tutto per la persona che è stata da sempre mia
Mi disse mentre eravamo fronte contro fronte e io appoggiai le braccia sulle sue spalle.
Lo guardavo negli occhi e lui si avvicinava a me anche se io provavo ad allontanarmi ma avevo il muro dietro di me
A: te ti stai frequentando con un altra non mi sem-
R: con chi? Con Diana? Non la sopporto mi voleva solo tenere lontano da te... Amo soltanto te Aly..
Eravamo naso contro naso e i nostri petti erano attaccati, volevo baciarlo, volevo sentire le nostre labbra unite che scintillavano.
R: non resisterò ancora per molto
Mi disse Rafael per poi fare scendere le sue mani dalla mia schiena fino al mio sedere facendomi arrossire brutalmente.
Abbassai lo sguardo e mi leccai le labbra, sia per provocarlo ma anche per l'ansia che stavo provando in quel momento
A: mh non ti bacio finché non mi dici se ti sei baciato quella
R: lei ci ha provato, ma io non l'ho baciata avevo ancora in testa una certa Alice Maldini

Lo baciai.
Gli tenevo le mani dietro al collo e lo avvicinavo a me dato che io ero bassa rispetto a lui.
Lui non aveva intenzione di staccarsi ma io mi staccai per riprendere fiato. Mi guardò con uno sguardo interrogativo misto alla preoccupazione di aver sbagliato. Lo guardai facendo un leggero sorriso e riunendo le nostre labbra.
Mi staccai accarezzandoli le treccine mentre gli erano cadute sul viso dato che si era piegato verso di me.
R: ieri mi hai fatto totalmente impazzire..
Ridacchiai e lui fece scontrare i nostri corpi.
A: mhh e oggi?
R: oggi, ti volevo fare tornare mia davanti a tutti
Arrossii e lui mi morse il lobo dell'orecchio
A: devo andare Rafael..
R: va bene.. domani mattina vieni da me?
A: va bene
Uscii dagli spogliatoi seguita da Rafael come se non fosse successo niente e andai da mio padre che mi stava aspettando
A: papà andiamo a casa?
P: va bene tesoro
Andammo a salutare tutti e poi tornammo finalmente a casa dopo questa serata.
Dovevo chiedere a mio padre se potevo andare da Rafael e non so se gli andava bene dopo quello che è successo tra noi due
A: domani posso andare a casa di Rafael?
P: dovete risolvere ?
A: abbiamo provato a parlare ma si.. dobbiamo risolvere
P: va bene.. buonanotte

contro tutto e tutti || Rafael leao Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora