44. ""relax""

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17.30
Tra poco c'era la partita e i ragazzi erano già pronti che mi aspettavano nel corridoio.
Ero davvero indecisa su cosa mettermi ma feci veloce per non fare tardi.Mi misi qualcosa di semplice.

Uscii dalla stanza e tutti si girarono verso di me mentre Rafael era appoggiato al muro con le braccia incrociate e mi guardò dalla testa ai piedi
R: mh dove vai così?
A: vengo con voi
R: mhh
Disse mettendo il broncio e prendendomi i fianchi coprendomi con le sue spalle
Th: Rafael ci fai fare tardi dopo avete tempo
Rafael sbuffò e scendemmo tutti al piano terra dove c'era lo staff ad aspettarci.
Salimmo sul bus direzione: stadio bentegodi
S

tef: ragazzi siamo arrivati! Date il meglio
Scendemmo tutti dal bus e andammo verso gli spogliatoi.
Io stavo accanto a Rafael che era teso come sempre e mi teneva la mano stringendola.
A: Rafa mi raccomando fai il bravo e rilassati
Rafael annuì per poi darmi un bacio.
Sorrisi e uscii andando verso mio padre che parlava con Stefano di sicuro per i cambi o comunque per la tecnica di gioco.
A: eccomi
P: tesoro, come li vedi?
A: sono concentrati, Rafael è un po' in ansia ma dopo in campo si calma
Stef: ma si adesso lasciamoli stare
Dopo essersi riscaldati iniziò la partita.
Un giocatore del Verona fece autogol perfetto.
Poco dopo pareggiarono ma verso fine partita Sandro fece goal.
Era una partita in cui i ragazzi potevano dare di più ma così andava comunque bene, non possono dare sempre il massimo.
La prossima partita sarà contro il Chelsea però a Londra e non sarà di sicuro semplice dopo una sconfitta amara.
Rafael uscì verso l'80' e andò dritto negli spogliatoi.
Scesi anch'io negli spogliatoi per controllare se stesse bene e lo vidi subito.
A: bravo Rafael
Dissi abbracciandolo e sorridendo mentre lui mi strinse a se e mi fece sedere su di lui.
Sorrisi appoggiando le mani sulle sue guance mentre eravamo molto vicini
R: potevo fare di più
A: va benissimo così
Gli diedi un bacio e unii le nostre fronti guardandolo sorridendo.
Sono felice che i ragazzi abbiano giocato bene e soprattutto se sono felici anche loro
R: andiamo a salutare la curva?
A: va bene
Lo presi per mano e andammo con tutta la squadra a salutare la curva.
Mentre stavamo per entrare negli spogliatoi Stefano ci chiamò facendovi girare.
Stef: dai ragazzi dobbiamo ripartire per Milano
I ragazzi si cambiarono e risalimmo sul bus.
Io dormii appoggiata al petto di Rafael che mi faceva i grattini mentre ascoltavamo insieme la musica
R: Aly
Disse scuotendomi leggermente e dandomi un bacio.
A: mhhh
R: dai siamo quasi arrivati
A: che ore sono?
R: le 2
Scesi dal bus, eravamo tutti insieme e domani andavamo in piscina, ormai vivo con loro
A: ragazzi domani non abbiamo allenamenti ma andiamo in piscina
Theo: a domani
Br: a domani
Diedi un bacio a Rafael e andai verso mio padre che mi aspettava per tornare a casa e sorrideva guardando me e Rafael..
A: andiamo?
P: si
A: domani a che ora dobbiamo venire in piscina?
P: alle 11 e pranziamo qua, puoi alzarti con calma
A: va bene
Arrivata a casa andai dritta a dormire ero stanca morta e non vedevo l'ora di tornare in piscina domani.

10.00 a.m.
La mia sveglia iniziò a suonare come praticamente tutte le mattine.
Mi alzai andando verso il bagno per poi scegliere un costume.
Sopra mi misi una semplice maglia e dei pantaloncini di jeans.
Mi portai anche un altro paio di pantaloni per cambiarmi dopo se restavamo lì per pranzo.
Scesi le scale e andai da mio padre che probabilmente mi aspettava
A: andiamoos
P: si
Andammo verso Milanello dove i ragazzi erano già tutti lì e mi guardarono mentre io ero arrivata.
A: ma sono io che arrivo in ritardo o voi in anticipo?
Br: te in ritardo
A: ha ha ha molto divertente Brahim
Br: modestamente
A: Rafa?
Sentii qualcuno abbracciarmi e capii subito che era Rafael dato che aveva i suoi tatuaggi sulle braccia e ci passai sopra il dito sorridendo.
A: Hey tutto bene?
R: si
Disse dandomi un bacio sul collo mentre era dietro di me e si era abbassato per la nostra differenza d'altezza.
A: andiamo?
Ale: si
Andammo tutti verso la piscina che era in una zona a parte di Milanello.
I ragazzi erano già tutti in piscina a giocare fra di loro mentre io ero con solo con le gambe a mollo mentre guardavo il telefono.
I ragazzi iniziarono a fare guerre di gavettoni e si bloccarono facendomi alzare lo sguardo.
A: no raga ho il telefono
Dissi alzandolo come prova.
Poco dopo qualcuno me lo sfilò e mi girai.
Vidi subito Brahim che scappava con il mio telefono e me lo mise nella borsa
A: BRAHIMM
in 5 secondi mi arrivarono una 10 di gavettoni e qualcuno mi buttò anche in piscina.
Rafael venne verso di me ridendo e guardandomi.
A: si ridi ridi
Mi prese i fianchi e mi diede un bacio in fronte ma eravamo alla stessa altezza bene o male in piscina.
Unì le nostre labbra e approfondì il bacio trasformandolo in limone.
Spostò le mani sul mio sedere e fece aderire completamente il mio corpo al suo e i suoi addominali scolpiti mi piacevano moltissimo non posso negarlo..
Le sue braccia muscolose mi tenevano stretta a lui, proteggendomi e tenendomi lontana da tutti gli altri.
Appena si staccò qualcuno ci spinse sott'acqua
A: ma
Br: bleh
Ale: ci fate venire il diabete
A: uff come siete
Dissi ridendo mentre Rafael mi prese i fianchi tenendomi vicino a lui.
Uscii dalla piscina per andare ad asciugarmi i capelli negli spogliatoi
R: vuoi una mano?
Mi disse Rafael per poi appoggiarsi allo stipite della porta e guardarmi sistemandosi le treccine.
A: come vuoi
Mi prese il phon e iniziò ad asciugarmi i capelli mentre mi accarezzava i fianchi facendomi sorridere
A: grazie
R: prego
Disse dandomi un bacio e abbracciandomi da dietro.
Si appoggiò alla mia spalla e mi guardò negli occhi dandomi un bacio sulla guancia.
R: vieni a casa mia?
A: certo però devo chiedere a mio padre
Rafael annuì e io mi misi i pantaloncini per poi andare da mio padre con il rumore delle mie infradito
A: papinoo
P: cosa mi devi chiedere?
A: come hai fatto a capirlo?
Dissi entrando nel suo ufficio e sedendomi difronte a lui mentre giravo sulla sedia e mi guardavo attorno.
P: che ti serve?
A: posso andare a casa con Rafael?
Alzò lo sguardo verso di me e sospirò spostando subito dopo lo sguardo sui suoi fogli
P: torni sta sera
A: va bene, grazie mille
Uscii dal suo ufficio e tornai da Rafael che era con i ragazzi e gli aprii le braccia per farli capire che mio padre aveva detto di sì l.
A: posso venire
Dissi andando di fronte a lui e sorrise mentre gli altri ancora ci guardavano.
Mi prese i fianchi alzandomi leggermente e mi diede un bacio
R: ragazzi noi torniamo a casa
Ale: ciaoo, fate i bravi
A: sempre
Dopo aver salutato tutti tornammo a casa dopo che ci avevano raccomandato di fare i bravi e di non farli diventare zii
A: finalmente
Dissi sdraiandomi sul divano mentre mi toglievo le infradito..
Rafael venne da me e mi prese i fianchi lasciandomi un bacio sulla guancia e sorrisi come una bimba sentendo le sue labbra a contatto con la mia pelle.
Mi alzai e presi la mano a Rafael mentre andavo in camera sbadigliando.
R: che stanchezza
Mi disse Rafael mentre io mi misi sul letto a pancia in su.
Il portoghese venne da me e si mise con la testa in mezzo alle mie cosce, spostandomi le gambe sulle sua spalle.
Sospirai sentendo le sue treccine che mi solleticavano l'interno coscia e lui che mi accarezzava le gambe.
R: sei stupenda.
Arrossii brutalmente sentendo quelle parole e lui lo notò dallo schermo del suo telefono che faceva riflesso.
Ridacchiò lasciandomi un bacio nell'interno coscia e io misi le mani nelle sue treccine per trattenermi da qualsiasi cosa.
A: raf
Riuscii solo a dire soffocando le parole e mordendomi il labbro mentre lui continuava a lasciarmi dei baci.
R: dimmi
Mi disse mentre aveva le labbra attaccate al mio interno coscia e me lo mordicchiava.
Sospirai tirando quelle maledette treccine che si ritrovava e lo sentii mugolare qualcosa.
A: Raf, smettila
R: se ti dicessi di no?
Mi misi seduta e lui era ancora in mezzo alle mie gambe mentre aveva appoggiato il telefono sul comodino.
Alzò lo sguardo per guardarmi meglio e io gli passai una mano sulle sue guance.
A: non mi provocare
Sorrise e mi mise le mani dietro al collo facendo unire le nostre labbra e mordendole.
Mi staccai e lui fece il broncio.
A: dai piccoletto, dormi che sei stanco
R: non è vero
Disse mettendosi seduto sul letto e appoggiandosi sopra al mio petto.
Ridacchiai e lui mi abbracciò stringendomi a sé
A: sei il mio bambinone
Sorrise guardandomi e mi strinse ancora di più mentre chiuse gli occhi e accarezzava delicatamente i miei capelli

Ciao a tuttiii ho messo questo nuovo capitolo e vi avverto già che il prossimo capitolo sarà più interessante di questo!❤️ Buona lettura a tutti✌️

contro tutto e tutti || Rafael leao Where stories live. Discover now