42. La battaglia di Punta Spaccata

64 8 17
                                    

Alina e Marzio sbucarono dagli arbusti vicino alla staccionata che circondava il casolare, dal lato opposto a quello della strada. Lo spiazzo terroso che si apriva di fronte al vecchio edificio sembrava essere diventato il teatro di un dramma.

Alina individuò subito i capelli rossi di Noemi. La sua migliore amica tratteneva per un braccio Yuri e gli parlava concitata. Il ragazzo aveva la faccia tesa per l'ira e stringeva in pugno un bastone spesso e nodoso. Nel frattempo, Frankie e gli altri amici di Yuri si erano disposti in una schiera disordinata a qualche metro dai ragazzi del Residence. Le due fazioni si stavano ricoprendo di urla e di insulti.

Un po' discoste da quel pandemonio, Rosanna, Isabella e un altro paio di ragazze osservavano con aria preoccupata e infastidita insieme lo svolgersi di quel conflitto. Allungando ancora lo sguardo, Alina vide una fila di marmocchi che si godeva la scena dallo steccato: c'erano anche Carlotta e i fratellini di Rosanna, Livia e Adriano.

"Ma che cazzo," sbottò Marzio, arrivando trafelato alle sue spalle. "Si sono dati tutti appuntamento qui?"

"Christian e Yuri avevano una questione in sospeso," spiegò Alina. "Mi sa che hanno deciso di risolverla."

"Potevano andare da un'altra parte." Marzio sbuffò. "Vieni, facciamo il giro ed entriamo da dietro."

"Aspetta!" Alina puntò il dito verso una delle finestre del primo piano: c'erano tre facce che guardavano fuori. "Non possiamo. C'è qualcuno dentro."

Proprio mentre lo stava dicendo, Lollo si sporse dal davanzale e lanciò un sasso in direzione di Yuri. Il proiettile sibilò a un paio di metri dal bersaglio.

"È inutile che tirate roba, avete la mira al culo!" sbraitò Yuri, agitando il suo randello. "Uscite fuori se avete il coraggio, brutti cacasotto!"

"Finitela, tutti quanti!" strillò Noemi. "Vi state comportando come dei bambini!"

Non aveva ancora finito di parlare, che gli alleati di Yuri avevano risposto al fuoco con quella che era senza dubbio della frutta marcia, prelevata da due sporte che Alina aveva notato solo in quel momento.

Volarono un altro paio di sassi dalla fazione opposta, uno dei quali rimbalzò e colpì la gamba di Noemi, sotto il ginocchio.

"Ahi!"

Alina trasalì quando la sua amica lanciò uno strillo e si chinò a terra, premendo le mani sulla ferita. Dimenticando tutto, corse fuori dal suo nascondiglio e si precipitò in mezzo allo spiazzo.

"Noe! Noe!"

Noemi sollevò la testa e la guardò con i denti stretti per il dolore. "Ali! Ma dov'eri finita?"

"Te lo spiego dopo." Alina osservò la gamba di Noemi: il sasso aveva tracciato una riga rossa sulla pelle, dalla quale una goccia di sangue colava giù per il polpaccio.

"Brutti bastardi!" ruggì Yuri, e si scagliò sugli avversari con il bastone levato sopra la testa. I suoi amici si buttarono a loro volta nella mischia, tranne Frankie e un ragazzo con gli occhiali, che rimasero nelle retrovie a scagliare frutta e ortaggi.

Nel giro di pochi secondi, lo spazio aperto di fronte alla casa si trasformò in un campo di battaglia. Alina sorresse Noemi e la aiutò ad allontanarsi in direzione delle ragazze del Residence.

"Ma che cavolo è successo?" domandò.

"Ti ricordi quando Lollo ha detto che voleva dipingere la bicicletta di Yuri con della cacca di cane fresca?" rispose Noemi, cercando un fazzoletto per tamponare la ferita. Alina annuì.

"Beh, l'ha fatto," completò Rosanna, sopraggiungendo trafelata. "Yuri si è arrabbiato..."

"Ci credo!"

Il mistero della casa in riva al mareTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon