2.Shopping e gelato gratis

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Io e Olivia ci conosciamo da sempre. Non abbiamo vissuto una sola tappa della nostra vita senza che ci fosse l'altra al nostro fianco: prima volta al mare, prima volta in montagna, primo giorno d'asilo, primo giorno di scuola, prima partita a Monopoly...la lista è lunghissima ed esclude unicamente i momenti più intimi di ognuna di noi, come ad esempio il primo bacio della mia amica.
Lei è l'unica persona di cui io mi fidi ciecamente e a cui io abbia mai raccontato tutti i miei tormenti. Siamo una la psicologa dell'altra se così si può dire. Ed Olivia è l'unica a sapere della mia storica cotta per uno dei ragazzi più carini della scuola.
Ed eccolo che appare: i capelli castani tirati indietro con il gel, gli occhi nocciola che passano da uno studente all'altro, i jeans attillati che fasciano le gambe toniche e la maglietta che mette in risalto il suo corpo atletico.
《Quando smetterai di stargli dietro?》Olivia sbuffa mentre io osservo la mia cotta, Peter Rivera, attraversare il corridoio e dirigersi verso la macchinetta del caffè da cui io e lei ci siamo allontanate da qualche minuto《Se c'è un ragazzo che non ti merita per niente questo è proprio Rivera.》tutte due lo osserviamo mentre saluta tutti e si prende il suo solito caffè decaffeinato senza zucchero.
《Forse.》porto il mio cappuccino alle labbra.
Fa male ammettere che ha ragione. Conosco Peter da circa quattro anni, abbiamo frequentato quasi tutti i corsi assieme e lui mi ha spesso usata per appunti e compiti perché sa che sono una ragazza buona.
《Ti ricordo che è fidanzato con Scarlett Richards. Questo dovrebbe farti capire che tipo è.》ed ha ancora ragione: la persona più stupida e cattiva che io conosca è proprio la capo cheerleader della scuola, Scarlett Richards.
《Scarlett quando vuole è una brava ragazza.》butto il bicchiere di plastica nel cestino, voltando le spalle a Peter.
《Il tuo problema è questo: sei troppo buona.》Olivia compie il mio stesso gesto ed insieme torniamo al nostro piano.
《Cambiando argomento...dopo aver fatto compere ci facciamo una passeggiata sul lungomare?》propongo reggendomi alla ringhiera per salire gli ultimi gradini della scala.
《Sì, ci sto.》Olivia sorride fermandosi davanti ai nostri armadietti《Ci prendiamo anche un gelato?》
《Affare fatto!》apro il mio armadietto e prendo il libro di letteratura inglese.
《Ci vediamo tra due ore. Ora ho storia.》la mia migliore amica stringe al petto il grosso libro con in copertina la faccia di Nelson Mandela mentre io tengo tra le mani un libro altrettanto spesso con la faccia di Elisabetta II da giovane.
《Ok. A dopo.》lascio un bacio sulla sua guancia per poi andare verso l'aula di letteratura dove mi siedo come sempre al primo banco.
Nessuno capisce quanto sia furbo sedersi al primo banco. Non solo si è più attenti alle lezioni ma i professori non avranno mai gli occhi puntati su di te perché troppo concentrati a fissare i compagni seduti negli ultimi banchi. Sono posizioni strategiche ma che pochi apprezzano davvero perché tutti credono che solo i secchioni si siedano lì. Ed è così che io sono considerata una noiosissima secchiona incapace di vivere e divertirsi.
Sorge così un altro problema: quelli che per loro sono divertimenti per me sono solo dei metodi per rovinarsi da soli.
Provare a spiegarlo? Serve a niente perché la maggioranza vince sempre. È il numero che fa la differenza in tutto.
I tacchi della professoressa toccano il pavimento della classe e la mia attenzione si concentra sulla sua figura giovane e snella, facendomi abbandonare qualsiasi altro tipo di pensiero.

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《Ho avvisato i miei che oggi pranziamo fuori.》salgo sulla macchina gialla della mia amica, abbandonando lo zaino sui sedili posteriori.
《Mangiamo cibo spazzatura al centro commerciale?》Olivia mette in moto l'automobile.
《Per me è un buon piano. È da tanto che non mangiamo un hamburger.》
《Ho incontrato Jackson poco fa.》comincia a dire continuando a tenere gli occhi fissi sulla strada《Mi ha detto che non vede l'ora che arrivi domani sera per poter uscire assieme.》il sorriso che le si dipinge in volto è ampio e luminoso. Non la vedevo così da quasi un anno, più esattamente da quando si era lasciata con il suo ex, un ragazzo della West Seattle.
《Non costruirti troppi castelli mentali.》cerco di mettere freno a tutte le sue aspettative di una storia d'amore perfetta. In fin dei conti stiamo pur sempre parlando di Jackson Byron, migliore amico di Peter Rivera e miglior giocatore della squadra di football della scuola, dopo il capitano Rivera ovviamente.
《Ha avuto una marea di ragazze, è vero, ma sembra davvero interessato a me.》come Peter sembrava interessato a me due anni fa, prima che si mettesse insieme a Scarlett《E poi lo hai visto?》sospira sognante《Biondo, occhi verdi, sorriso smagliante, stile da vendere, corpo da urlo...》un altro sospiro.
《Sì, l'ho visto. In fondo è il miglior amico del ragazzo per cui ho una cotta da quattro anni.》le faccio presente, tanto per non farglielo dimenticare.
《Hai anche ragione.》ridacchia《Ed eccoci qui!》esclama euforica mentre parcheggia nel primo posto libero del parcheggio sotterraneo del centro commerciale.
Scese dal veicolo andiamo immediatamente nel grande magazzino e più precisamente verso il Mcdonald dove ordiniamo due Big Mac e due Cola medie con una porzione media di patatine che condividiamo.
《Sarà pure cibo spazzatura, ma le papille gustative non si lamentano.》dice Olivia prima di portare la sua bibita alle labbra.
《Ma il nostro fegato penso che un po' si lamenti.》mi pulisco le mani con un tovagliolo《Andiamo a lavarci le mani?》mi alzo prendendo lo zaino e la mia migliore amica mi imita.
《Ora che abbiamo la pancia piena e le mani pulite possiamo andare a comprare qualcosa di carino da mettere per l'appuntamento con Jackson.》Olivia mi prende per mano e mi porta in vari negozi dove si prova un'infinità di outfit differenti.
Io nel mentre guardo in giro, esaminando qualche capo d'abbigliamento e osservando le cabine armadio.
《Che schifo.》Olivia osserva il suo riflesso con una smorfia disgustata in viso. È il quinto negozio in cui entriamo ed è l'ennesimo abito che si prova.
《Olivia scegli un stramaledetto look e andiamocene. Ho voglia di farmi quattro passi sulla falesia.》mi lamento anch'io.
《Ma quello che ho provato fino ad ora non mi piace...》tira fuori il labbruccio come una bambina.
《Vado a cercarti qualcosa. Se ti piace bene, se non ti piace metti qualcosa che hai nel tuo armadio.》
《Salvami tu Decker!》dice mentre mi allontano dai camerini.
Mi guardo attorno e comincio a pensare. Cosa potrebbe piacere a Olivia? Cosa la farebbe sentire a suo agio?
E quando sto quasi per rinunciare lo vedo: un abito blu, con la gonna più lunga dietro ed un cinturino dorato in vita. Semplice, carino e soprattutto che non lascia troppa roba scoperta.
《Tieni Young!》le passo l'abito.
《Ma è stupendo!》mi abbraccia.
《Provatelo e poi andiamo.》sorrido tirando la tenda e lasciando che si cambi.
《Lo adoro!》la sento esclamare《Lo prendo!》alleluia!
Esce dal camerino e corre subito alla cassa dove paga il suo vestito con un sorriso che va da un orecchio all'altro.
《Ora, visto che mi hai salvata dalla rovina andiamo a fare una passeggiata e ti offro il gelato.》Olivia sale al volante.
《Il gelato gratis è il minimo.》mi allaccio la cintura di sicurezza mentre mette in moto.

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