88.Walk with me

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Charlie's Pov.
Ogni mattina quando apro gli occhi, il mio pensiero vola alle persone che amo di più al mondo.
Jessica, la mia amata moglie Jessica è la prima che vedo. Stesa accanto a me, vestita o nuda, a volte appoggiata al mio petto e altre volte dall'altra parte del letto in modo da stare lontano da me, dalla sua "piccola stufa".
Poi arrivano i piccoletti, i nostri bambini.
Il più grande, Matthew, ha dieci anni e secondo me è tutto sua madre. Timido e riservato, ma un vero guerriero quando vuole ottenere qualcosa. È un bambino davvero tranquillo e, non per vantarmi, incredibilmente bello.
I capelli di un bellissimo castano chiaro e gli occhi marroni come quelli della madre, ma i tratti del viso completamente uguali ai miei. Stesso taglio degli occhi, stesso naso, stesse labbra e stesso mento.
Mia madre dice che come aspetto fisico sembro io da bambino, solo in versione castana.
Quello di mezzo, Adrian, ha sette anni ed è un vero diavoletto. Ha ereditato il mio carattere ed è un combina guai pazzesco.
Se lo si osserva distrattamente non si direbbe: tratti dolci e angelici come quelli della madre, capelli neri come il carbone e occhi castani lo fanno sembrare un bravo bambino. Non che non lo sia, ma è un po' troppo energico.
Poi c'è la più piccola, Nichole. Ha solo tre anni ed è la principessa di casa. Ha i miei occhi azzurri, i capelli castani ed i tratti delicati di Jessica. Per il carattere non si può ancora dire niente, ma è sicuramente molto forte e determinata.

Poi c'è Jessica che è...è Jessica. La donna più bella che io abbia mai conosciuto, la più intelligente, la più determinata, la più passionale e amorevole del mondo.
Lei pensa che sia stato io a darle tutto, quando in realtà è stata lei ad offrirmi il mondo.
Mi ha insegnato ad amare, mi ha insegnato a perdonare e a perdonarmi, mi ha mostrato che esiste sempre un'altra strada e che basta volerla prendere. Mi ha mostrato cosa significa lottare per le cose che si amano davvero e mi ha dato la famiglia che ho sempre voluto avere.
Il nostro scontro sulla falesia di Seattle ci ha completamente cambiato la vita ed io non oso immaginare dove sarei ora se non l'avessi incontrata.
Sono l'uomo di adesso, padre modello, chirurgo affermato e buon marito, solo grazie a lei.
Le devo tutto ciò che ho e sono.
《Tutto a posto capitano?》Jessica, con per mano Nichole, si avvicina a me.
Le guardo attentamente. Jessica con i lunghi capelli castani legati in una coda di cavallo alta, la pelle pallida baciata dal sole primaverile, il maglioncino giallo abbinato ai jeans neri mettono in risalto ogni sua forma. È illegalmente bella. È completamente mia.
Nichole con addosso un bellissimo maglioncino lilla ed un collant nero, i capelli legati in una treccia e un enorme sorriso sulle labbra.
《Sì mia signora.》continuo a tenere il timone dello yacht mentre sorrido loro ampiamente.
《Papà, posso salire sulle tue spalle?》domanda la piccolina.
《Solo se prometti di reggerti bene.》me la carico in spalla e lei stringe nelle sue manine i miei capelli《Brava principessa.》
《Cosa sta...》Jessica si allontana《Adrian smettila di correre!》la sento urlare e mi mordo il labbro inferiore per non ridere《Amore, rischi di cadere e farti male!》dice dolcemente.
《Papà.》la piccoletta richiama la mia attenzione.
《Dimmi Nichole.》
《Perché mamma ha sempre paura che ci facciamo male?》
Perché lei sa quanto sia doloroso cadere e rialzarsi, sa quanto è difficile camminare da soli.
《Perché sa riconoscere i rischi e non vuole che voi ne corriate qualcuno.》le spiego《Se cadete e vi fate tanto tanto male, sia io che la mamma diventiamo davvero tristi perché non vogliamo vedervi star male.》
《Papà, posso andare da Matt?》domanda《Ha i biscotti al cioccolato lui. Ne voglio anch'io uno!》
《Certo che puoi andare, ma mangia solo un biscotto perché tra poco pranziamo.》la metto giù《Fai piano piccoletta!》la osservo correre dal fratello maggiore che quando se la ritrova tra i piedi smette di leggere dal suo lettore ebook per aiutarla a sedersi accanto a lui. Vedo la bambina allungare una mano verso di lui e capisco che sta chiedendo un biscotto.
Adrian invece si è seduto in un angolo, in disparte ed è imbronciato. Mi ricorda proprio me da bambino, di quella notte che ha messo le basi del mio cambiamento.
《Non mi capacito che da bambino fossi così disubbidiente.》mia moglie si avvicina a me ed io la invito a mettersi tra me e il timone.
《Lo sono stato fino ai vent'anni piccola.》le sorrido《Tu mi hai messo in riga.》assaporo il profumo dolce dei suoi capelli《Matt invece ti assomiglia. È così tranquillo, immerso nel suo mondo.》
《Grazie per la gita. I bambini ne avevano bisogno.》mi abbraccia per poi baciarmi dolcemente come solo lei sa fare.
Con un solo bacio è riuscita a farmi capire cos'è l'amore, con quel primo bacio mi ha fatto capire ogni cosa.
Da quel momento in avanti non sono più riuscito a fare a meno delle sue labbra dolci, del suo corpo magnifico, del suo cuore d'oro.
Mi ha stregato, mi ha incatenato, mi ha legato a lei per l'eternità.
《Ne avevamo bisogno anche noi.》osservo i bambini correre sul ponte《Stanno correndo tutti e tre. Non dici niente?》
《Maledizione!》sta per staccarsi da me, ma io la stringo contro il mio petto《Charlie, mollami! Devo andare a..》
《Non ti mollo. Lasciali divertite.》le bacio la fronte e lei sospira dolcemente《Bambini, sedetevi! Ci fermiamo a pranzare!》li avviso e subito si siedono.
《Come fai?》domanda Jessy nascondendosi nel mio petto.
《Hanno fame, sennò non mi darebbero retta.》sorrido alla mia amata, sapendo benissimo di aver ragione《Reggiti Jessy. Faccio scendere l'ancora.》Jessica si stringe forte a me ed il mio cuore accelera come sempre di battito.
All'inizio non riuscivo a capire perché mi succedesse questo in sua presenza, poi ho smesso di farmi domande e mi sono goduto ogni momento come se fosse stato l'ultimo.
Amo far vedere ai miei figli come io e Jess ci amiamo e rispettiamo. Se lo capiscono adesso, quando troveranno l'amore della loro vita, replicheranno i nostri gesti e tratteranno la fortunata o il fortunato come hanno visto in casa nostra.
È quello che ho fatto io quando ho incontrato la loro mamma e non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori per avermi fatto vivere quella notte magica quando ero bambino.
L'ancora tocca il fondo del mare e Jessica lascia lentamente andare la presa.
《Starei così tutto il giorno, ma i bambini hanno fame.》mi accarezza le guance prima di lasciare un bacio casto sulle mie labbra.
《Andiamo o ci mangiano vivi.》dico serio e Jessica scoppia a ridere.
Farei il coglione tutta la vita per farla ridere così.

Walk With MeWhere stories live. Discover now