42.Lucifer

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Buon Natale a tutti quanti!
Chi non ha ancora visto o finito di vedere la serie Lucifer, non si preoccupi. Non ci sono spoiler di nessun tipo.
Vi auguro buone feste. Un bacio😘
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《Io amo Tom Ellis.》sospiro mentre il quinto episodio della prima stagione di Lucifer termina《Come hai fatto a non guardare questo capolavoro fino ad ora?》metto il cartone di pizza sul tavolino davanti al divano. Io ho già visto tutta la serie, ma mi fa piacere guardarla nuovamente.
《Bella domanda Jessica. Non lo so neanch'io.》mi guarda《Comunque, devo tenere d'occhio anche questo qui oltre al fighetto e ad altri tipi che ti corrono dietro?》
《No, non devi.》mi appoggio alla sua spalla《Sei geloso per caso?》lo prendo in giro.
《Sì, lo sono.》risponde serio mentre mette in pausa il sesto episodio che stava per partire《Sono geloso Jess, ma tanto.》con un leggero strattone mi fa finire sulle sue gambe《Sei così bella...》porta delle ciocche di capelli sfuggite alla coda dietro il mio orecchio mentre i nostri corpi sono tanto vicini.
《Charlie...》sussurro posando le mani sulle sue spalle larghe.
《Tutto di te mi fa impazzire.》le sue dita scendono lente, da dietro l'orecchio fino a metà del collo《I tuoi occhi, il tuo naso, le tue labbra soffici,》mi accarezza il labbro inferiore con il pollice《il tuo collo, i tuoi capelli setosi, il tuo profumo...》mi sfiora la pelle del collo con la punta del naso mentre mi scioglie i capelli《le tue mani, la tua intelligenza, la morbidezza e il pallore della tua pelle...e potrei continuare così in eterno piccola.》e mentre mi parla io riesco a stento a respirare mentre tengo gli occhi chiusi e mi appoggio al suo petto caldo《Sono pazzo di te Jessica Decker.》mi tiene stretta per i fianchi.

《Hai una visione distorta di me.》lo stringo a me.
《No Jessy, non è vero.》porta tutti i miei capelli su una spalla e prende a baciarmi il collo《Sei così perfetta.》il suo respiro è sempre più pesante, esattamente come il mio《E io sono così sbagliato.》
《No, sei perfetto.》lo guardo negli occhi. Il suo strepitoso azzurro e il mio banalissimo marrone che si fondono con sottofondo i nostri respiri pesanti e la pioggia che batte contro i vetri.
Ed io nei suoi occhi vedo di nuovo quella luce, che sto cominciando a credere sia in realtà mia, e lo bacio.
Le nostre labbra si muovono dolci e vogliose facendo ballare anche le lingue; le mie dita tra i suoi capelli corvini che vengono tirati delicatamente; le sue mani sul mio fondoschiena che mi sollevano di poco e mi spingono più vicino al suo corpo; il rumore lontano della pioggia e di Seattle che ci lasciamo alle spalle mentre ci abbandoniamo all'altro.
E quando rimaniamo senza fiato, non smettiamo mai di lasciare baci e carezze sulla pelle dell'altro.
《Sono perfetto fuori forse, ma dentro non lo sono. E tu mi guardi in quella maniera, con quella luce nello sguardo che mi illude che io possa essere giusto...giusto per te.》mi accarezza le guance accaldate, scende sul collo, traccia la scollatura del maglioncino e ripercorre il cammino inverso.
《Quello che hai qui è meraviglioso.》appoggio la mano al centro del suo petto e lui la osserva《Chi o cosa ti fa credere di non essere abbastanza?》lo guardo in viso ma il suo sguardo è ancora sulla mia mano.

Ho solo il denaro, che tra l'altro è dei miei. Non ho nient'altro.》mette una sua mano sulla mia《Se avessi portato un'altra in questo appartamento..》
《Grande appartamento, oserei dire.》lo correggo《Un appartamento è casa mia. Questo è il doppio, se non di più.》
《Ok, hai ragione.》sorride divertito《Se avessi portato un'altra in questo grande appartamento quella avrebbe notato subito i quadri all'entrata, la TV di ottantaquattro pollici, le dimensioni di camera mia, le dimensioni del frigo in cucina...》lo interrompo di nuovo.
《E le potresti biasimare? Nessuno ha una casa talmente grande, o io non ce l'ho, da farci entrare questo schermo gigante e quel frigo che io ho visto solo nei ristoranti.》
《Questo effettivamente è anche vero, ma loro avrebbero fatto dei commenti su tutto questo e poi avrebbero cercato di finire nel mio letto solo per poi potersene vantare in giro.》
《E non pensi che quello che è appena successo non sia un modo per finire nel tuo letto?》se pensa questo delle altre, non vedo perché non dovrebbe pensarlo anche di me.
《No, non lo faresti mai.》mi lancia uno sguardo di rimprovero perché penso a queste cose《Non provare mai più a pensarlo.》mi fa tornare seduta sul divano e si alza.
《Ora ti sei offeso.》mormoro.
《No.》mi guarda《Solo che tu continui a vedere ciò che non c'è.》
《Pure tu.》ribatto.
《Sei esasperante!》sorride.
《Lo so.》mi alzo dal divano e mi avvicino a lui《Ma mi adori anche per questo, piccolo mio.》gli faccio la linguaccia mentre gli circondo il collo con le braccia.
《Sì piccola.》lascia un bacio sulla punta del mio naso《Continuiamo a guardare Lucifer o andiamo a nanna?》
《Guarderei Lucifer a vita.》
《Ok, andiamo a nanna.》prende il telecomando e spegne la televisione mentre io mi dirigo, lamentandomi della sua scelta di non guardare più la serie, verso la camera di Samuel dove dormirò《Jess.》
《Sì?》mi fermo a metà corridoio.
《Ecco, mi chiedevo se ti andasse di dormire con me stanotte.》
《Non sembri molto convinto.》mi giro a guardarlo.
《Te l'ho detto che tu riesci sempre a mettere in discussione ogni parte di me. Non ho praticamente mai dormito con una ragazza senza essermela prima scopata.》confessa con estrema sincerità.
《Mi fai le coccole?》mi piace quando mi stringe a sé e gioca con i miei capelli o mi accarezza la schiena o lascia tanti piccoli baci sul mio viso.
《Certo.》sulle sue labbra spunta un sorriso enorme.
《Allora sì, mi va di dormire con te questa notte.》lo imito, andandogli in contro.
《Vado a farmi una doccia. Hai bisogno del bagno?》domanda entrando nella sua stanza e aprendo l'armadio.
《Vado a lavarmi i denti.》
《Vengo con te.》mi segue ed io sorrido divertita.
Entriamo nel bagno spazioso, dalle pareti verde acqua.
《Mi rubi il dentifricio, Decker?》mi osserva mentre metto un po' di pasta bianca, rossa e blu sul mio spazzolino.
《Ho scordato il mio.》faccio spallucce mentre lui si toglie la maglietta e la mette nel cesto dei panni《Sono ancora in bagno.》dico con lo spazzolino a mezz'aria cercando di non guardarlo.
《Sono a casa mia.》mi sorride prima di prendere il suo spazzolino《E poi dormirò senza maglietta.》
《E poi scopro che in realtà hai il pigiamone con topolino.》lo prendo in giro.
《Bambina.》mormora solo per avere l'ultima parola.
Finiamo di lavarci i denti in silenzio e quando sto per uscire dal bagno Charlie mi blocca.
《Che c'è?》lo guardo negli occhi.
《Ti fidi di me?》la sua presa su di me non accenna ad indebolirsi.
《Perché?》domando perplessa e lui mi invita a rispondere《Sì, mi fido.》
E mi fido davvero di lui. Gli ho dato parte di me lasciandolo camminare al mio fianco. Non l'ho mai fatto con nessuno prima d'ora e questo perché non mi fidavo mai abbastanza.
《Mettiti davanti al lavandino.》mormora《Jess, non ti faccio niente.》mi accarezza il viso notando che non accenno a muovermi.
《Okay.》sussurro facendo quello che dice.
《Guardati.》è alle mie spalle, i nostri corpi sono talmente vicini che riesco a sentire il suo calore.
Guardo il mio riflesso sull'enorme specchio e ciò che vedo però non mi piace, non mi è mai piaciuto: pelle pallida, occhi stanchi, viso troppo tondeggiante.
Poi guardo Charlie e lui sì che è bello: occhi celesti, capelli corvini, labbra carnose al punto giusto, mascella non eccessivamente squadrata e pelle non troppo pallida. E mi chiedo ancora una volta cosa ci faccia lui con me.
《E beh?》abbasso lo sguardo.
《Non la vedi, vero?》con un gesto delicato toglie l'elastico dai miei capelli castani che prima avevo legato《No, non la vedi.》sospira triste ed io alzo lo sguardo, facendo incontrare i nostri occhi nello specchio.
《Tu sì?》
《Sì.》mi accarezza le braccia《Più ti guardo e più la vedo la tua bellezza.》mi bacia una guancia mentre arrossisco.
《Ti lascio fare la doccia.》mormoro mentre mi lascia andare.
Venti minuti dopo Charlie esce dalla doccia con addosso solo un pantalone del pigiama blu notte, a petto nudo e con i capelli ancora leggermente umidi.
《Hai trovato qualcosa di interessante nella mia libreria?》mi circonda la vita con le braccia.
《Sì. Agatha Christie, Salinger, Steinbeck, Orwell, Twain, Dickens, le sorelle Brontë e Emily Dickinson.》leggo solo alcuni degli autori. Ha una collezione impressionante di libri.
《Un buon libro, ad ogni rilettura, ha sempre qualcosa di nuovo da insegnarci. Mia nonna me lo ripeteva in continuazione da bambino.》prende un libro dal dorso logoro su cui è quasi illeggibile l'autore《Mi leggeva sempre i viaggi di Gulliver per farmi dormire.》maneggia con estrema delicatezza il libro《Una storiella per bambini che in realtà nasconde molto di più.》lo apre, mostrando il titolo ed una dedica che non ho tempo di leggere perché subito lo richiude《Se solo l'avessi conosciuta, sono certo che l'avresti adorata.》mi sorride dopo aver messo il libro al suo posto. Gli occhi spenti, il sorriso malinconico, il tono di voce e le parole che ha usato mi fanno capire che sua nonna è passata a miglior vita e che gli manca tantissimo.
《È bello che ti abbia trasmesso questa passione.》gli sorrido dolcemente accarezzandogli il viso mentre la pioggia non smette di battere sui vetri.
《A nanna!》con uno scatto agile mi solleva da terra e mi porta verso il letto. Rido per la sorpresa mentre il mio corpo affonda leggermente nel materasso《Che bel suono.》sussurra con un sorriso timido sulle labbra mentre è sospeso sul mio corpo.
《Sei ancora senza maglietta.》gli faccio notare cercando di sembrare indifferente. Lo vorrei tanto, ma una parte profonda di me mi impedisce di esserlo e io vorrei fermarla.
《Sei la mia ragazza, dovrai abituarti a vedermi a petto nudo.》si mette al mio fianco e mi tira su di sé, facendomi mettere a cavalcioni su di lui.
《Dai Charlie, smettila.》il mio sguardo finisce sulle vetrate bagnate dalla pioggia.
《Perché? Ho qualcosa che non va?》lo fisso: i suoi occhi sono puntati su di me e mi pongono tante domande, ma quella che lo tormenta di più sembra essere un'affermazione. Non sono degno di te.
《No, non hai nulla che non va.》le mie mani tremolanti si avvicinano al suo volto《Sai che è la prima volta che...》accarezzo con leggeri movimenti dei pollici le sue guance《che per me è una prima volta.》concludo in un sussurro leggero.
《E ti va di viverla con me?》
《Sì.》rispondo più tranquilla《A te?》
《Mi va.》con poco sforzo raggiunge le mie labbra e le bacia in quella stramaledetta maniera che mi fa impazzire, facendomi finire con la schiena contro il materasso. All'inizio è solo un movimento di labbra, e quando la punta della sua lingua scorre lentamente sul mio labbro inferiore la mia parte razionale si spegne. Accarezzo con la punta delle dita la sua schiena tonica mentre le sue mani scorrono sopra la mia maglietta del pigiama, sfiorando solo una sottilissima scia di pelle scoperta tra la maglia e il pantalone del pigiama. A questo contatto è come se la mia pelle prendesse improvvisamente fuoco e lui se ne accorgesse, perché si allontana di colpo da me.
《Scusami, io...》mi guarda. I miei occhi sono spalancati, il respiro è ansante, la pelle brucia ancora, il cuore martella nel petto e il cervello sta tornando a collaborare. Lui invece ha una strana luce negli occhi, la stessa che gli ho visto quando è venuto a casa mia per parlare con mio padre, che rende quel cielo luminoso ma allo stesso tempo oscuro e spaventoso.
《Non scusarti. Non c'è motivo.》cerco di accarezzargli il viso ma me lo impedisce, scendendo velocemente dal letto.
《Mettiti a dormire. Arrivo subito.》chiude la porta della stanza alle sue spalle. Sospiro pesantemente coriandomi sotto le coperte su un fianco e osservando la città di Seattle con le sue luci.
Non ho idea di quanto tempo passi prima che la porta si apra facendo entrare il ragazzo che mi ha rapito il cuore, ma mi pare un'eternità.
《Jessy, stai dormendo?》sussurra piano mentre il letto si abbassa leggermente sotto il suo peso.
《No, perché?》il suo profumo mi avvolge, esattamente come fanno le sue braccia.
《Mi dispiace per prima.》nasconde il viso tra i miei capelli《Non riesco a mettere il freno quando siamo insieme. Mi mandi fuori dalla carreggiata con così tanta facilità che non me ne capacito.》bacia un lembo di pelle del mio collo ed io sospiro, chiudendo gli occhi《Non ricominciare...》mi ammonisce con voce roca《Meriti di meglio di un bastardo come me.》
《Cosa devo fare per farti capire che sei degno di chiunque?》mi giro lentamente verso di lui e lo osservo nel buio della stanza.
《Niente. Non puoi fare nulla.》
《Sei degno di chiunque.》prendo una sua mano tra le mie e me la porto alle labbra《Chiunque.》ripeto guardandolo negli occhi.
《Dormi adesso.》mi bacia la fronte.
《Ho sempre camminato da sola. Non ho mai fatto camminare nessuno al mio fianco perché nessuno è stato mai abbastanza buono, con un cuore abbastanza puro. Nessuno a parte te.》appoggio la guancia sul suo petto e sento il suo cuore battere veloce, sempre troppo veloce.
《Zitta. Non riempirmi testa e cuore di parole così dolci.》mi accarezza i capelli mentre chiudo gli occhi, circondandogli l'addome con un braccio《Farà male quando te ne andrai.》sento il suo sguardo puntato su di me.
《Non me ne andrò.》perché ti amo.
《Neanch'io me ne andrò.》mi solleva con delicatezza una gamba, mettendosela sulle sue《Comoda?》
《Stranamente sì.》alzo lo sguardo sorridendo.
《Lo sapevo.》sorride a sua volta.
《Medicina?》cerco la sua fonte.
《Esatto.》ridacchia《Serve anche a questo.》mormora con tono allusivo.
《Scemo.》
《Notte piccola.》mi copre per bene.
《Sogni d'oro Charlie.》
Cullata dalle sue braccia forti, dai suoi respiri regolari e dal suono della pioggia, mi addormento.

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