9.Nella lista degli amici

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Olivia mi spiega quello che ha detto esattamente a Jackson e quello che lui le ha raccontato stamattina.
《Ti ho cercata ovunque.》Jackson si siede accanto a noi sulla panchina《Vi disturbo?》
《No, anzi capiti al momento giusto.》rispondo io.
《Oli te l'ha raccontato.》il ragazzo si passa una mano tra i capelli biondi《Mi fa girare le palle il suo comportamento. Io pensavo che foste amici e che ogni tanto parlaste, ma quello che mi ha detto Olivia...》sbuffa《Sembra una presa per il culo e una ragazza come te non se la merita.》
《Una ragazza come me...》sussurro abbassando lo sguardo.
《Una ragazza buona come te. Se quel coglione del mio migliore amico è arrivata fino a qui è grazie a te.》mi guarda《I tuoi appunti fanno miracoli.》
《Lo so.》sorrido《E so anche che giri fanno senza che io sia d'accordo.》gli lancio un'occhiata.
《È per il bene dei tuoi simili.》commenta《Jessica, se Peter avrà di nuovo un atteggiamento simile nei tuoi confronti per favore dimmelo.》
《Me la so cavare da sola Byron.》mi alzo dalla panchina.
《Lo so benissimo. Il problema è che Rivera non se la cava proprio.》mi sorride raggiante mentre gli altri allievi hanno cominciato a rientrare, segno che la pausa è finita.
《Voi ragazzi non riuscite mai a capire i nostri segnali.》commenta Olivia ed io ho l'impressione che sia una frecciatina verso il ragazzo qui presente.
《Voi siete complicate.》ribatte quest'ultimo.
《E voi vi mostrate sempre o come degli stronzi colossali o come dei principi perfetti. Falsi in qualsiasi caso.》replico.
《Ti riferisci al mio amico e al barista?》saliamo le scale.
《Come sai del barista?》domanda Olivia.
《Me ne ha parlato Peter.》
《Fa il geloso? Ma come si permette quello sbruffone?!》Olivia si sta scaldando.
《Amica, calmati. Lo fa sempre. Sai che si diverte con poco.》ironizzo fermandomi vicino alla mia classe《Ci vediamo dopo.》la saluto mentre io e Jackson entriamo a una delle poche lezioni che abbiamo in comune.
《Ti spiace se sto accanto a te?》domanda.
《Ricordati che è il primo banco.》
《Mi va bene.》i suoi occhi verdi mi seguono mentre lascio lo zaino a terra.
《Accomodati.》sorrido sinceramente al ragazzo.
《Jessica, posso chiederti una cosa?》si posiziona accanto a me.
《Spara.》rispondo.
《Io potrò mai piacere ad Olivia?》si tortura le mani tenendo lo sguardo basso.
Da questo posso capire quanto lui tenga a lei e quanto desideri conoscerla, capisco che la mia amica ha fatto colpo sul cuore di questo ragazzo.
《Se ha accettato di uscire con te e si lascia abbracciare qualcosa vorrà pur significare.》lo guardo accennando un sorriso. Non so che intenzioni abbia Olivia con Jackson ma glielo chiederò.
《Grazie Jess. Olivia ha ragione a dire che sei una ragazza fantastica.》mi abbraccia.
《Anche tu non sei male Jack.》ricambio l'abbraccio.
《Ci sono voluti quattro cazzo di anni per capire che tipo sei.》ridacchia《Mi piacerebbe essere tuo amico.》
《Meglio tardi che mai, no?》preparo i quaderni mentre lui concorda《Comunque, considerati nella lista di miei amici Byron.》
《Grazie Decker.》il professore entra in classe e la nostra conversazione cessa.

••••

Da Charlie
Sai Jessy, mi chiedevo se ti andasse di pranzare insieme oggi
Da Charlie
Non so cosa ti è preso ieri, ma vorrei parlarne
Da Charlie
Solo se hai voglia e tempo, ovviamente. Fammi sapere :)

È questo quello che leggo nel secondo intervallo quando guardo finalmente il cellulare.
Cosa mi è preso ieri? Non lo so con esattezza neppure io. Forse mi sono accorta che sto dando una certa fiducia ad una persona che non conosco per niente e questo mi fa pensare sopratutto a me stessa perché io non lo farei mai, non l'ho mai fatto prima.
Ho voglia di vederlo?
Non lo so.
Ho tempo di vederlo?
Sì, ce l'ho.
Ora devo capire se ho voglia di vederlo.
《Perché stai fissando così il cellulare?》Olivia si avvicina a me.
《Ho voglia di vederlo?》alzo lo sguardo su di lei.
《Vedere chi?》
《Charlie.》
《Palese.》sorride《Posso leggere?》
《Tieni.》le passo il cellulare. La mora legge i messaggi e poi mi ridà il cellulare senza fiatare《Allora?》
《Tu vuoi vederlo?》
《Non lo so. Secondo te dovrei?》
《Non lo so Jess.》sospira ed io torno a fissare i messaggi《Rivera in avvicinamento.》mormora ed io sbuffo infastidita. Ci manca solo lui adesso.
《Jessica, possiamo parlare?》
《Ti ascolto.》
《Da soli e magari dopo scuola.》propone.
《Adesso.》lo guardo dritto negli occhi.
《Almeno che non ci sia lei.》indica Olivia con un cenno del capo.
《Io avrei un nome Rivera.》Olivia si allontana infastidita.
《Allora?》insisto. Non ho voglia di parlargli.
《Io non ti ho mai trattata come hai raccontato a Jackson. Che poi, da quando tu e lui siete amici e da quando lui frequenta la tua amica?》sbuffa.
《Non sono affari tuoi di chi sono amica e chi Olivia frequenta.》
《Non ti ho mai trattata in quel modo. Non ti ho mai manipolata come il mio migliore amico》mette enfasi sulle ultime tre parole《mi ha accusato.》
《Hai giocato comunque con i miei sentimenti.》smetto di reggere il suo sguardo《Mi hai manipolata per ottenere compiti, appunti, aiuti. Sai che sono buona e amo aiutare gli altri perciò te ne sei approfittato.》lo accuso.
《È davvero ciò che pensi?》domanda piano. Sembra ferito, offeso dalle mie parole.
Quasi mi dispiace averle pronunciate. Forse quello che vedo non è la realtà. Forse il mio punto di vista distorce la vera versione dei fatti.
Ma poi rifletto ricordandomi che la verità sta negli occhi di chi osserva e allora capisco che forse ho ragione e ciò che vedo è davvero così come lo vedo.
《È quello che mi mostri.》lo guardo triste《Ciao Peter.》mi allontano da lui andando verso la prossima lezione mentre la campanella suona, segnando la fine della pausa.

A Charlie
Va bene. Ci vediamo nel cortile della scuola?

Scrivo non appena entro in classe.

Da Charlie
Sì vengo a prenderti. A dopo Jess ;)
A Charlie
A dopo Charlie :)

Sorrido leggermente davanti allo schermo. Questo ragazzo mi fa davvero uno strano effetto, ma questo mi piace abbastanza perché, lo devo ammettere, Charlie mi piace.
Devo però capire se mi piace solo come persona, solo come ragazzo o in entrambi i modi. Se mi piacesse sia come persona che come ragazzo...no, non corriamo così tanto. Non serve a nulla correre perché in fondo io e Charlie non possiamo neppure essere definiti amici. Ci conosciamo da troppo poco tempo e nessuno dei due sa qualcosa sull'altro.
Potremmo approfondire la nostra conoscenza, ma a quale scopo? Per essere amici? Per diventare qualcosa di più? Vogliamo qualcosa di più rispetto ad una semplice amicizia?
Secondo me no. Io allontano tutti dalla mia vita per evitare loro dei problemi e per impedire a me stessa di affezionarmi troppo e poi soffrire.
Io e Charlie siamo semplici conoscenti, forse rimarremo tali per sempre e forse è meglio così per entrambi.

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