58.Mio padre ha chiamato

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《Fai presto.》Charlie mi bacia con trasporto sulle labbra per poi guardarmi negli occhi《Io ti aspetto qui fuori.》
《Perché vuoi che lo veda?》domando per l'ennesima volta.
Dopo esserci staccati dall'abbraccio Charlie mi ha detto di uscire con John, me lo ha quasi ordinato. Peccato che non mi dica il perché vuole che lo incontri.
《Jess, sei ripetitiva.》sospira.
《Voglio solo una risposta.》non chiedo molto. Voglio solo capire perché ci tiene tanto《Pensi che possa interessarmi? Perché non mi interessa proprio. È carino e gentile, ma non mi piace.》molte persone sono carine e gentili e magari ci parli volentieri, ma non significa che ti possano interessare in una maniera più profonda.
《Magari ora non ti interessa, ma se un giorno le cose cambiassero? Se in lui trovassi la tua metà, quel e vissero per sempre felici e contenti che hai letto nei libri e che in cuor tuo vuoi?》mi guarda《Voglio solo darti la possibilità di scegliere, voglio tenerti aperte tutte le porte della possibilità in modo che tu abbia sempre un seconda scelta.》
Annuisco《Capisco.》mormoro《Voglio che anche tu abbia una seconda scelta, sempre.》
《Ora vai. Ti starà sicuramente aspettando dentro.》
《Ci vediamo dopo.》lascio un bacio sulla sua guancia e scendo dalla macchina.
Ad aspettarmi dentro la tavola calda, seduto ad un tavolo per due in un angolo del locale trovo John che non appena mi vede mi sorride.
《Ciao.》lo saluto, sedendomi di fronte a lui.
《Ciao Jessica. Non mi aspettavo che accettassi.》i suoi occhi sono fissi sul mio volto.
《Sarebbe stato scortese rifiutare.》dico solo, mentre una ragazza si avvicina a noi per domandarci cosa vogliamo prendere《Un caffè macchiato, grazie.》le sorrido e poi John chiede un espresso per sé.
《Sembra che tu non voglia essere qui.》mormora, giocando con un tovagliolo.
《Non voglio anche solo lontanamente illuderti.》ammetto《Hanno giocato con i miei sentimenti e non voglio giocare a mia volta con gli altri. So quanto si possa star male.》
《Ecco a voi il macchiato e l'espresso.》la ragazza di prima ci mette sotto il naso la nostra ordinazione e si allontana, lasciandoci soli.
《Spiegati.》 si porta la tazza alle labbra.
《Sto frequentando qualcuno e ne sono innamorata.》
《Lo avevo capito.》sorride《Voglio solo essere tuo amico, niente di più.》
《Ok.》sospiro sollevata.
《Il tuo ragazzo è qua fuori, vero?》
《Sì.》rispondo imbarazzata.
《Chiamalo. Mi sembra giusto che ci sia anche lui.》prendo il telefono dalla borsa, ma non lo sblocco《Voglio solo fare una chiacchierata con lui, non lo uccido.》ironizza il biondo.
Tu non lo uccidi, ma lui potrebbe uccidere te. È questa la cosa che mi spaventa di più.
《D'accordo.》scrivo a Charlie di venire perché il biondino del Havana desidera parlargli. In meno di un minuto Charlie è esattamente alle spalle del ragazzo e mi guarda interrogativo.
《Ciao.》sul viso di Charlie si dipinge un sorriso cortese mentre si siede al mio fianco《Allora piccola, che succede?》mi prende per mano.
Vedo John sbiancare, ricordandosi probabilmente di lui e a Charlie si illuminano gli occhi, come se godesse della paura del ragazzo che sta di fronte a noi.
《Volevo conoscere meglio il fidanzato di Jessica.》John riacquista la calma di prima, come se avere Charlie davanti agli occhi non lo turbasse minimamente.
《Be', eccomi. Sono qui, in carne e ossa.》ed i suoi occhi sembrano aggiungere e sono anche dannatamente bello e con il cuore di Jessica tra le mani.
《Felice di aver fatto la tua conoscenza...》
《Charlie Scott.》risponde prontamente《Altrettanto vale per me biondino.》
《John Russo.》specifica il ragazzo《Pensavo che quella volta avessi mentito solo per togliermi di mezzo.》
《Perché avrei dovuto? E poi, se fosse stata una bugia, Jessy avrebbe avuto qualcosa da ridire.》
E ho avuto qualcosa da ridire, ma solo in seguito.
《Immagino di sì.》John guarda me, in cerca di qualche conferma《Spero tu non mi percepisca come un pericolo, Charlie.》lo guarda negli occhi con un mezzo sorriso sulle labbra.
《Perché dovrei?》Charlie stringe di più la mia mano.
《Io questo proprio non lo so.》John continua a sorridergli《Ma non mi sbaglio, vero? Sennò perché avresti accompagnato tu stesso Jessica? Non è un modo per controllarla, testare la sua fedeltà?》si alza, lasciando i soldi sul tavolo《Devo andare. Ciao ragazzi.》mette a posto la sedia e poi mi guarda《A presto Jessica.》mi saluta e se ne va.
Non è un modo per controllarla, testare la sua fedeltà?
Che sia davvero così? Che Charlie si fidi così poco di me?
《Che stronzata!》dice Charlie dopo un po'《Come può anche solo pensare questo?》si alza dalla sedia e con lo sguardo mi invita a fare lo stesso《Piccola, non starai pensando che..?》torna a sedersi per far sì che i nostri visi siano alla stessa altezza.
Abbasso lo sguardo. Più ci penso, più mi viene il dubbio che John abbia ragione.
Ci ha messo così tanto a darmi una spiegazione, quasi come se non riuscisse a trovare una scusa abbastanza credibile.
《Oh, Jessy.》mi stringe al suo petto. La mia fronte contro il suo cappotto, le sue mani ad accarezzarmi schiena e capelli e i nostri respiri regolari《Mi fido di te. Sei l'unica di cui mi fido davvero.》mi bacia tra i capelli《Fidati anche tu di me. Non dare ascolto al biondino.》continua a dire a bassa voce《Lui non sa nulla di me e te.》
《Mi fido di te.》lo guardo negli occhi, il suo cielo inondato di preoccupazione.
《Puoi mettere fine a tutto quando vuoi, mi hai capito? Non ti voglio costringere a starmi vicino se non è ciò che vuoi davvero.》mi accarezza la guancia con il corso della mano e le mie palpebre si abbassano《Solo...》riapro gli occhi《non rendermi un cornuto.》sorride.
《Sei stupendo.》sorrido.
《Modestamente!》si pavoneggia ed io scoppio a ridere《Andiamo?》
《Dove?》
《Non so. Dove vuoi tu.》si alza dalla sedia《O vuoi che ti riporti a casa?》
《Si è fatto abbastanza tardi. Forse è meglio se torno a casa.》mi alzo anch'io.
Charlie annuisce prima di prendermi per mano e accompagnarmi alla sua auto.
《Tra noi va tutto bene, vero?》domanda ad un certo punto mentre guida per le strade di Seattle.
《Sì Charlie.》mi appoggio alla sua spalla《Certo che va tutto bene.》
《Prima, quando ero in macchina e tu con quel biondo, mio padre mi ha chiamato.》sospira ed io torno a sedermi in modo composto sul sedile.
《E?》lo guardo, aspettando che da un momento all'altro diventi furioso.
《Sospetta che io abbia poco a cuore gli studi e che mi stia divertendo con varie ragazze.》noto le sue dita stringere con più forza il volante, come se stesse cercando di trattenere ogni sentimento《Perché un padre dovrebbe pensare questo del proprio figlio?》
《Non lo so.》mormoro《A me non sembra che tu ti stia comportando così.》o lo fa?
Mi tornano in mente le parole di mio padre. Io penso di essere l'unica, ma è davvero così?
Sì, certo che è così. Charlie mi ama, non mi farebbe mai soffrire.
《Infatti sto dando il massimo a medicina e l'unica ragazza con cui esco sei tu Jessy.》sbuffa.
《E glielo hai detto?》
《No. Non gliene importa.》
《E se ti sbagliassi?》azzardo《Magari vuole solo parlare con te da uomo a uomo, scoprire qualcosa di più sulla tua vita privata. Hai mai pensato che lo stai tenendo fuori?》
《È lui che n'è sempre stato fuori, Jessica!》è arrabbiato, con la pazienza ormai andata a farsi benedire《È vero che a New York ho avuto varie ragazze, ma...》si morde il labbro inferiore senza più parlare.
《Non posso capire.》dico.
Non posso capire. Lui per me è il primo, io per lui sono l'ennesima. Ciò che lui ha già vissuto innumerevoli volte, io lo sto vivendo per la prima volta adesso.
《New York è il passato, Seattle è il presente. Ricordi?》parcheggia vicino al marciapiede e mi prende per mano《Noi siamo qui, ora e a me non interessa altro.》
《Non potrò mai capirti, Charlie.》
《Stronzate piccola, stronzate.》mi contraddice obbligando il mio sguardo a incontrare il suo《L'unica donna che mi capisce, oltre a mia madre, sei tu.》unisce la sua fronte alla mia《È vero che non hai un'esperienza troppo vasta, ma sei sempre molto profonda e riflessiva.》sorride con dolcezza, accarezzandomi le guance con movimenti circolari dei pollici《Te l'avrò detto un centinaio di volte che amo ascoltarti perché dici solo cose intelligenti.》
《Perché non provi a parlare con tuo padre? Magari faccia a faccia.》propongo e lui ringhia《Ok, chiaro il concetto.》alzo gli occhi al cielo.
《Mi odia.》confessa《Si è opposto a medicina, a Seattle, a tutto ciò che ho scelto senza prima consultarlo, seguendo il cuore. Se non ci fosse mia madre probabilmente mio padre mi toglierebbe tutto.》
《È per questo che non ti piace mio padre?》domando《Pensi voglia controllarmi come tuo padre fa con te?》
Charlie annuisce《Si sente padrone anche della tua vita e questo mi dà fastidio. Sei tu l'unica che può decidere che strada prendere perché questa è la tua vita.》decide di ripartire《Capisci cosa intendo?》
《Sì.》lo capisco perfettamente ma capisco anche i genitori《Però c'è una cosa che tu non hai preso in considerazione.》aggiungo cauta《Ogni genitore vuole il meglio per il proprio figlio.》
I miei hanno sacrificato tanto per potermi offrire il meglio, per farmi sentire una ragazza normale e per farmi vivere una vita normale. Penso che anche il padre di Charlie voglia il meglio per il proprio figlio, ma molte volte il bene dei genitori non è uguale al bene dei giovani.
《Forse.》nella sua voce percepisco un certo fastidio che però cerco di ignorare《Jess, posso chiederti una cosa?》
《Tutto ciò che vuoi.》mi faccio attenta mentre parcheggia l'auto nel parcheggio sotterraneo del mio palazzo.
《Hai mai cercato informazioni si di me? Hai mai messo il mio nome in internet?》spegne il motore.
《No, mai. Ho sentito però che internet è pieno di informazioni interessanti e che potrebbero farmi cambiare idea su di te.》me lo hanno detto Rivera, Richards, Olivia, Jackson e mio padre me lo ha fatto intuire in modo più o meno esplicito. Però non ho mai cercato. Preferisco rimanere all'oscuro fino a quando non sarà Charlie ad illuminarmi.
《E chi te l'ha detto?》
《Peter e altra gente.》decido di rimanere abbastanza vaga.
《E non sei mai stata curiosa?》i suoi occhi mi scorrono addosso.
《Sì, vorrei tanto saperne di più. Però voglio saperlo da te e non da internet.》lo prendo per mano《È abbastanza ovvio che tu provenga da una famiglia benestante e questo avrà attirato tante ragazze, immagino.》annuisce《Se dici di essere stato come Peter, allora eri sicuramente un festaiolo che amava circondarsi di belle ragazze e condurre una vita piena di divertimento.》
《Sì, è vero.》i suoi occhi si perdono nel vuoto, come se stesse ricordando quel passato così vicino.
《Ecco perché non capisco perché hai scelto me.》lo guardo negli occhi《Sono certa che a New York tu abbia avuto ragazze stupende. Perché hai rinunciato a loro?》
《Perché loro non significavano nulla per me.》si risveglia di colpo《Perché quella vita stava cominciando a farmi schifo, oltre che male. Ed il motivo per cui ho scelto te non lo conosco neanch'io, ma mi sei subito piaciuta.》mi sorride dolcemente《Smettila di avere tutti questi dubbi, ok?》mi bacia a stampo sulle labbra《Sono io che mi chiedo perché tu abbia scelto me.》
《Perché sei speciale.》mormoro imbarazzata《Fai tanto il duro, ma cerchi sempre di capire gli altri e di rendere loro la vita migliore e..》
《Lo faccio solo con te.》si passa una mano tra i capelli.
《Male!》lo rimprovero e lui si rabbuia《Dovresti farlo anche con qualcun altro.》addolcisco leggermente il tono.
《Non se lo merita.》
《Ti ricordo che, secondo te, non eri degno di me.》
《E continua ad essere così piccola.》
《Ti prego, pensaci.》mormoro abbracciandolo.
《Ci penserò solo perché me lo hai chiesto tu.》si arrende.
So quanto questo gli costi. Si vede che il rapporto con suo padre è complicato e che ci sono degli scheletri nell'armadio, ma io voglio aiutarlo a sistemare le cose. Non potrò dargli altro se non questo.
《Grazie.》sorrido contenta《Ti amo.》lascio un bacio sulla sua guancia.
《Ti amo.》sussurra prima di baciarmi.
Ed è tutto meraviglioso e perfetto: la sua bocca sulla mia, le nostre lingue intrecciate e tutti i brividi e le farfalle nello stomaco che mi fanno finire in una dimensione parallela che non ha nulla a che vedere con il mondo reale.
Sono pazza di lui.

Walk With MeWhere stories live. Discover now