5.Perché sei la causa del mio

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Vi chiedo scusa se aggiorno alle 23 passate ma ho appena finito di scrivere il capitolo e non riuscivo ad aspettare domani per aggiornare. Spero che questo nuovo capitolo sia di vostro gradimento. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Grazie del sostegno❤
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《Sei fidanzata?》domanda serio.
《Mi scusi, vorrei un Between the Sheets.》una voce femminile ci interrompe.
《Arriva subito!》Charlie comincia a giocare con gli alcolici《Tu intanto puoi rispondere.》mi sorride di sbieco.
《A cosa ti serve saperlo?》domando.
《Prima devi rispondere e poi potrai farmi tutte le domande che vuoi. Erano questi i patti.》versa il cocktail in un bicchiere e lo passa alla ragazza che paga per poi allontanarsi《Andiamo Jessy, non ho chiesto molto.》
Jessy. Nessuno mi chiama mai così.
《No, non sono fidanzata.》bevo un sorso di cola《A cosa ti serve saperlo?》
《Nel caso in cui ti chiedessi di uscire so che non rischierei la vita a causa del tuo tipo geloso.》
《C'è sempre mio padre.》gli faccio presente.
《Mi adorerà.》
《Ne dubito.》sorrido《Come hai fatto a capire che Peter è un liceale, capitano della squadra della scuola, voluto da tutte?》
《Perché anch'io ero così non molto tempo fa. So riconoscere i miei simili.》
《Sei uno stronzo idiota anche tu?》
《Dipende da quale angolazione mi guardi.》i suoi occhi non si staccano dai miei ed io mi sento sempre più in soggezione.
《Le persone sono sempre le stesse.》
《Non ho detto il contrario. Sotto siamo gli stessi, ma ciò che mostriamo cambia spesso.》avvicina il suo viso al mio《Ad esempio tu hai fatto vedere al fighetto una faccia che con me non è mai uscita.》sorride.
《Non vai al liceo, vero?》mi allontano di un palmo da lui.
《Vado all'università. Primo anno di medicina, specializzazione chirurgia.》lo guardo sorpresa《Ammettilo che non te l'aspettavi.》sorride.
《Sì, non mi aspettavo che tu fossi uno studente di medicina.》confesso sinceramente.
《Beh, io non mi aspettavo che tu fossi una studentessa del liceo. Sembri più matura.》
Quasi non scoppio a ridere. Ma mi ha vista?! Con il mio metro e settantadue, seconda di coppa di reggiseno ed un corpo non esattamente da fotomodella faccio ridere i polli. Dove la vede la maturità? Nel corpo non di sicuro visto che una ragazzina di tredici anni è più sviluppata di me.
《Farò finta di crederci Charlie.》
《Non vai a scatenarti in pista?》cambia argomento.
《Il ballo non è il mio forte.》i miei occhi finiscono sulla pista da ballo dove intravedo Olivia e Jackson baciarsi《Tu vorresti essere lì a ballare, vero?》concentro la mia attenzione su Charlie.
《Solo se tu venissi a ballare con me Jessica.》il mio nome esce dalle sue labbra come una melodia che ti incanta e stordisce.
《Queste vecchie tattiche per rimorchiare non funzionano.》lo prendo in giro portando la cannuccia nera alle labbra.
《Ok, ho afferrato il concetto. Non ti interesso.》si passa una mano tra i capelli corvini ed io resto a fissarlo.
《Immagino che questo non ti piaccia.》deduco mentre il profumo di cocco della mia amica mi circonda.
《Vieni a ballare!》
《Sai che non sono molto brava.》
《Perché, loro sì?》indica tutta la pista《Cioè, guarda Richards. Fa ridere!》si avvicina al mio orecchio e sussurra《Ricorda che quest'anno devi viverlo in pieno.》
《Una sola canzone.》
《Due.》Charlie si intromette《La seconda canzone è con me.》
《Scordatelo Scott!》mi alzo, allontanandomi dal bancone assieme ad Olivia.
Cominciamo a ballare fino a quando lei non comincia a riempirmi di domande su me e Charlie.
《Vorrei prenderti a schiaffi.》brontola《Come ti è passato per la testa di dirgli che non ti interessa?!》
《Mi piace come persona, non come ragazzo.》
《Guarda Rivera.》mi fa girare nella sua direzione《E ora guarda Scott. Chi è più carino?》
《Sinceramente?》la mia amica annuisce《Charlie.》ammetto ad occhi bassi《Ma..》
《Niente ma. Jess, perché ti stai facendo questo?》ormai non balliamo più.
《Guarda lui e poi guarda me. Non sono come te, come Scarlett o come altre ragazze che sono qui. Vorrei, ma non posso.》spiego tranquillamente anche se dentro di me sento un macigno sia sul petto che sullo stomaco《Ad un ragazzo come Charlie non potrò mai piacere e se sembra così...è solo una presa per i fondelli come con Rivera. Tutta una presa in giro.》mi allontano, andando verso l'uscita del Havana.
Il problema più grosso è che non è stato l'istinto a parlare, ma la mia parte razionale. Io penso davvero queste cose e, nonostante in molti ci abbiano provato, nessuno riesce a togliermele dalla testa.
《Jessica! Jess, non fare la stupida!》Olivia mi insegue《Io vorrei essere te.》
《Non dire cazzate.》mi fermo《Vorresti essere un'handicappata? Non ci credo.》osservo le mie scarpe. Ecco cosa sono e mi va bene così perché so di avere delle qualità, il problema è che nessuno le vede.
《Perché ti insulti da sola? Jessica, tu sei molto di più.》si piazza davanti a me《E poi non si capisce neanche che hai un problema di qualche tipo.》
《Olivia, piantala.》la guardo negli occhi《Convivo con questa cosa da sempre. So cosa e come si vede.》le regalo un sorriso tirato.
《C'è chi è messo peggio.》mi ricorda e sembra proprio mia madre.
《Lo so.》
《Tutti trovano la felicità.》ancora mia madre.
《Lo so.》
《Devi essere meno pessimista.》mia madre per la terza volta.
《Sono realista e poi vedere il lato negativo delle cose aiuta: se una cosa che pensavi fosse andata male va bene sei molto più felice, se invece non va bene tu ti eri già preparata psicologicamente al fallimento e non ci stai troppo male.》spiego la teoria che nessuno condivide.
《Sai che non sta in piedi come teoria, vero?》
《Per me sta in piedi e poi nessuno è riuscito a demolirla dimostrandomi che mi sbaglio.》
《Andiamo dentro?》
《No, io resto qui fuori. Tu torna a divertirti con Jackson.》le sorrido.《Come vuoi Decker.》la ragazza mi abbraccia per poi allontanarsi.
Faccio qualche passo, andando a sedermi su una panchina non molto lontana dal locale e resto a fissare le acque calme del mare fino a quando qualcuno non si siede accanto a me.
《Tu e la tua amica avete litigato?》《No, nulla del genere Charlie.》non mi volto a guardarlo, nonostante percepisca il suo sguardo sulla pelle《Non avevo più voglia di entrare dentro, ecco tutto.》
《Per il figo della scuola?》
《No. E prima che ti possa anche solo passare per l'anticamera del cervello, non è neanche per te.》
《Peccato.》i suoi occhi blu sono ancora fissi su di me, sul mio viso《Mi sarebbe piaciuto essere la causa del tuo turbamento, Jessy.》
《Perché?》chiedo dopo un po'.
《Perché tu sei la causa del mio.》i suoi occhi smettono di fissarmi.
《Ti ho pensato.》ammetto abbassando lo sguardo sulle mie mani posate sulle ginocchia《Molto poco, ma ti ho pensato.》sento il mio viso andare a fuoco.
《Anch'io ti ho pensata, tanto.》si alza ed io muovo di scatto gli occhi verso il suo viso《Ora trono dentro, altrimenti mi licenziano. Vieni con me?》mi porge una mano.
《Sì.》afferro la sua mano, alzandomi dalla panchina.
Proviamo a vedere solo il lato pieno del bicchiere per una volta.

Walk With MeNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ