56.Non siamo stati i soli a darci dentro

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Mi sveglio di colpo, nel mezzo della notte, rendendomi conto di non essere a casa e di essere completamente nuda in un letto vuoto.
La porta viene aperta lentamente e Charlie, con addosso solo un paio di boxer, entra nella stanza.
《Già sveglia?》sussurra con voce roca. Probabilmente anche lui è sveglio da poco. Annuisco, ma noto che il suo sguardo è concentrato altrove e che nel suo intimo si sta facendo spazio un'erezione. Mi accorgo anche che le lenzuola non coprono il mio busto e allora realizzo che i suoi occhi sono attratti dal mio petto che copro velocemente mentre arrossisco tutta《Non coprirti.》si siede sul mio lato del letto《Non ne hai motivo.》mi bacia a stampo sulle labbra《Come ti senti?》
《Sto bene.》mormoro《Tu come stai?》
Sorride timidamente e io mi sciolgo davanti al suo sorriso《Bene, tanto bene.》
《Ammettilo che eri in astinenza.》scherzo, facendogli spazio tra le lenzuola. Lui, capendo, si infila nel letto con me e alza gli occhi al cielo a causa della mia affermazione.
《Mi hai ridotto tante volte così》sussurra riferendosi al suo desiderio ben esplicito《e io me la sono dovuta sbrigare da solo, peggio di un tredicenne.》
《Charlie!》lo rimprovero, arrossendo nuovamente.
《È la verità.》mi accarezza una guancia, scendendo con le dita lungo il collo, fino alla mia spalla《Abituati all'effetto che hai su di me.》
《Ci proverò.》passo una mano tra i suoi capelli scompigliati.
《Jessy.》
《Sì Charlie?》mi concentro sui suoi occhi, fermando le mie coccole.
《Mi fai spazio tra le tue braccia?》domanda timidamente, come un bambino che non vuole altro che delle coccole. Lo invito ad avvicinarsi e lui, goffamente mi stringe tra le braccia.
《Piccolo, come mai così impacciato?》
《È la prima volta che faccio queste cose tenere dopo il sesso. Non ci sono abituato.》la sua sincerità è, come sempre, disarmante《Non ho mai fatto niente nel letto in cui dormo, non ho mai dormito accanto a qualcuna.》e nel dirlo, il suo sguardo evita il mio, come se si sentisse colpevole del suo atteggiamento, come se il suo fosse un peccato. Ma il fatto che io sia la prima, non so perché, mi rende incredibilmente felice.
《Beh, esiste sempre una prima volta.》lo faccio appoggiare con la testa sul mio petto, invitandolo a stringermi per i fianchi e ad avvinghiare le sue gambe toniche alle mie《Comodo?》domando dopo un po'.
Alza lo sguardo annuendo e nei suoi occhi scorgo una luce mai vista prima che mi fa tremare ogni cellula del corpo.
《Charlie, che c'è?》
《Dimmelo tu. Cosa mi stai facendo?》chiude gli occhi, posando la testa sul mio petto《Anzi, non dirmelo. Non voglio saperlo.》
《Vuoi che smetta?》inizio a giocare con i suoi capelli.
《No, non lasciarmi.》mi stringe ancora un po' tra le braccia《Vuoi smettere?》
《No, non voglio.》
Voglio continuare a camminare al suo fianco, a vivere le mie prime esperienze con lui, a godermi quel suo lato dolce che, da quello che mi dice, non ha mai condiviso con nessuna. Voglio amarlo come merita e voglio essere amata. Il mondo non mi fa minimamente paura da quando lui è con me, perché Charlie riesce ad infondermi un coraggio che non ho mai avuto. Grazie a lui sto esplorando nuove strade, uscendo da quel percorso tracciato dagli adulti e dalle mie debolezze.
《Hai un profumo pazzesco.》il suo naso sfiora i miei seni ed io rabbrividisco.
《Se continui ad adularmi così potrei montarmi la testa e diventare una di quelle ragazze che si credono le più belle del mondo. Potrei essere davvero insopportabile.》mormoro prima di lasciare un bacio sulla sua fronte. Charlie ride divertito ed io sorrido.
《Voglio che tu ti veda come la ragazza più bella del mondo.》le sue mani viaggiano sul mio corpo disegnando forme casuali sul ventre, sul seno, sui fianchi e sulle gambe ed io lo lascio fare《Che ore sono?》domanda interrompendo le carezze delicate che mi hanno privata della regolarità del respiro.
Guardo la sveglia digitale sul comodino《Sono le quattro meno dieci. Dovrei andare a casa.》
《Non hai un coprifuoco.》mi ricorda guardandomi negli occhi 《Puoi rimanere qui fino al mattino, con me. Ti porterei la colazione a letto, ti coccolerei e ti preparerei anche una bella doccia calda.》sussurra con voce calda e seducente al mio orecchio mentre si mette su di me.
《Stai cercando di corrompermi?》
《Sì.》
《Mio padre apprezzerà se mi porti a casa adesso.》lo bacio.
《Tuo padre non mi sopporta.》sospira pesantemente, alzandosi dal letto《Vado in bagno a risolvere un problema, intanto tu vestiti.》mi fa l'occhiolino e io gli lancio contro un cuscino.
《Stupido!》Charlie ride con tutto il cuore ed io non riesco ad avercela con lui.
《Ti voglio completamente vestita. Ti do cinque minuti.》
《Smettila!》mi copro con il lenzuolo fino a sotto gli occhi cercando di non ridere a mia volta.
《Anzi, meglio se ti vesti mentre sono ancora qui.》mi toglie il lenzuolo di dosso e mi fa scendere dal letto.
《Siete tutti uguali!》sbuffo indispettita avvicinandomi alla sedia della scrivania dove i miei vestiti sono sistemati ordinatamente. Mi infilo le mutandine sotto il suo sguardo infuocato.
《Lo hai comprato con Olivia?》si avvicina a me, togliendomi il reggiseno dalle mani e facendomi voltare di spalle.
《Sì, mi ha obbligata.》mi aiuta a mettere il reggiseno e me lo aggancia.
《È sexy.》mi bacia una spalla, accarezzandomi i fianchi《Ti sta bene addosso.》
《Grazie.》arrossisco e mi allontano per indossare i calzini e poi i pantaloni.
《Vuoi mangiare qualcosa prima di andare?》inizia a vestirsi anche lui.
《Un po' di fame ce l'avrei.》ammetto indossando anche la maglia.
《Ti preparo qualcosa di veloce come un panino o preferisci che ti cucini qualcosa?》
《Un panino andrà benissimo.》gli sorrido《Vado a prepararmene uno. Lo vuoi anche tu?》
《Sì, grazie.》mi bacia sulle labbra ed io metto le mani sul suo petto.
《Sei sempre così caldo.》mormoro《Sicuro di non avere la febbre?》metto una mano sulla sua fronte.
《Non ti preoccupare per me. La mia temperatura corporea è normale.》usciamo insieme dalla sua stanza e ci avviamo in due direzioni diverse: io in cucina e lui in bagno《Cinque minuti!》chiude la porta del bagno ed io arrossisco nuovamente.
《Idiota!》mi ritrovo a ridere andando prima in salotto a mettere un po' di musica e poi in cucina a preparare due panini.
Esattamente sei minuti dopo Charlie entra in cucina e si siede a tavola.
《Ti ho sentita prima. Mi hai dato dell'idiota.》mi osserva divertito prima di dare un morso al suo panino.
《Perché non lo sei?》inclino leggermente la testa.
《A volte.》brontola《Ma almeno ti faccio ridere.》sorride. Restiamo in silenzio e ci guardiamo di tanto in tanto mentre consumiamo il nostro pasto veloce.
《Vado a lavarmi i denti e a pettinarmi.》mi alzo dalla sedia.
《Userai il mio spazzolino?》
《Ho altra scelta? No.》sorrido mentre lui sbuffa.
《Ragazzina.》mi segue in bagno dove mi osserva mentre lavo i denti.
《Non posso avere della privacy?》dico dopo aver sciacquato la bocca.
《Non ti serve quando ti lavi i denti, dunque no.》
《E poi sarei io la ragazzina.》mi mordo il labbro inferiore prendendo la sua spazzola.
《Lascia che lo faccia io.》mi toglie la spazzola dalle mani.
《Perché?》mi volto a guardarlo.
《Mia nonna mi diceva sempre che i sentimenti si dimostrano con i piccoli gesti.》un sorriso malinconico si dipinge sulle sue labbra《Gesti come aiutare ad apparecchiare tavola, sistemarsi a vicenda, far ridere l'altro quando questo è triste...》mi accarezza una guancia con la punta delle dita.
《Non tirare troppo.》decido di lasciarlo fare.
《Faccio piano.》promette ed inizia a spazzolare con cura i miei capelli.
È talmente concentrato che si morde le labbra ogni volta che la spazzola tocca il mio cuoio capelluto ed io mi ritrovo ad osservarlo ammaliata.
Com'è possibile che io sia così fortunata da avere un ragazzo che si prende cura di me fino al punto di pettinarmi i capelli? Lui poteva trattare così tutte, ma sono io a ricevere le sue cure amorevoli.
《Ecco fatto.》posa la spazzola sul piano di marmo e mi guarda《Sei bellissima.》mi sorride.
《Charlie.》lo stringo tra le mie braccia, nel tentativo di dirgli tutto quello che provo.
《Hey... Se non ti piace non lo faccio più. Basta dirlo.》mi accarezza i capelli.
《Mi piace. Solo...perché io e non tutte le altre? Perché io ricevo queste cure e le altre non le hanno mai neppure scorte?》
《Perché per te provo ciò che per le altre non ho mai provato.》confessa《E ora andiamo, ti riporto a casa.》sollevo lo sguardo ed incontro il suo mare《Ok?》mi sorride.
《Ok.》lascio un bacio sulla sua guancia per poi uscire dal bagno.

••••

《Secondo me, tuo padre ci aspetta sveglio sul divano.》saliamo insieme in ascensore.
《Io non penso.》
《L'altra volta ci ha aspettati davanti all'ascensore.》mi ricorda, stringendomi per mano.
《Vero.》ridacchio《Grazie ancora per la serata.》appoggio la guancia contro il suo braccio.
《È stato un piacere. E ora lasciati baciare per bene.》le sue labbra sono sulle mie in un bacio talmente passionale che io mi ritrovo incollata alla parete dell'ascensore, con le gambe allacciate al suo bacino le sue mani sotto le mie cosce e la sua lingua avvolta alla mia.
《Hey...》mi stacco senza fiato, accarezzandogli il volto《Non siamo in una telenovela spagnola.》lo prendo in giro mentre tocco di nuovo terra.
《Mi sono lasciato prendere la mano.》arrossisce imbarazzo mentre l'ascensore si ferma《È l'ora della verità.》
《Secondo me dorme.》mormoro.
《Secondo me è sveglio.》camminiamo lentamente verso la porta di casa mia《Scommettiamo?》siamo fermi davanti alla porta, io con la chiave il mano e lui con le mani in tasca.
《No.》sussurro inserendo la chiave nella serratura. Probabilmente ha ragione, mio padre sarà sicuramente sveglio ad attendere il nostro ritorno.
《Hai paura di perdere?》domanda mentre apro la porta.
《Sì.》sussurro. Le luci non si accendono di colpo come invece mi aspettavo《Avevo ragione io.》mormoro.
Poi sento un rumore strano e sommesso provenire dalla stanza dei miei e mi gelo sul posto. Spero che non sia quello a cui sto pensando e, soprattutto, spero che Charlie non abbia sentito nulla.
《Non siamo stati i soli a darci dentro stanotte.》mi volto di scatto verso Charlie che se la sta ridendo sotto i baffi, con le braccia incrociate al petto e uno sguardo divertito《Lasciamo loro un altro po' di privacy, o vuoi sentire i tuoi mentre si adoperano a darti un fratellino?》
《Smettila di prendermi per i fondelli!》mi lamento a bassa voce, chiudendo la porta alle mie spalle.
《Non ti sto prendendo in giro, piccola. La situazione però è comica.》mi prende per mano《I tuoi sono una bella coppia.》mormora sedendosi vicino alla porta di casa e portandomi sulle sue gambe《Si vede lontano un miglio che stravedono l'uno per l'altra.》
《Sì, sono belli. Sono davvero fortunata.》appoggio la guancia alla sua spalla e chiudo gli occhi.
《Non ti addormentare, altrimenti ti riporto da me.》mormora, cercando di essere minaccioso.
《Che paura...》mi stringo a lui e gli bacio il collo.
《Dovresti averne.》mormora《Ti potrei rapire.》
《Non lo faresti. So che non vedi l'ora di sbarazzarti di me.》ironizzo
《Sei tu che non vedi l'ora di togliermi dalle scatole.》mi contraddice《Alle due e mezza ho allenamento. Ti va di venire con me?》
《Sì.》sorrido prima di baciarlo sulle labbra. Un bacio semplice si trasforma, come sempre, in qualcosa di più intenso e noi ci stacchiamo solo nel momento in cui restiamo senza fiato.
《Ok, forse è meglio se vai.》Charlie si passa una mano tra i capelli scuri, sospirando pesantemente.
Mi alzo e mi sistemo leggermente e poi lo guardo, invitandolo ad imitarmi.
《Ora cos'hai?》domando dolcemente, non capendo il suo nuovo sbalzo d'umore.
《Sono successe tante cose questa notte.》sospira《Forse non ho agito nel modo migliore.》
Sono io a sospirare adesso. Si sta pentendo di tutto ciò che è successo? Forse.
《Dovevi pensarci prima.》mormoro ferita.
《Hey...》si alza da terra e mi si avvicina《Non mi pento di niente.》con una delicatezza disarmante, preme le dita sotto il mio mento e solleva il mio viso《Di niente, capito?》i suoi occhi azzurri nei miei《Nonostante ciò però non so se sono stato alla tua altezza. Ho paura che tu te ne possa pentire in un secondo momento perché ti accorgerai che ti meritavi di meglio.》
《No.》dico risoluta《Non me ne pentirò né ora né mai.》
《Meriti di meglio.》
《Pure tu.》ed è vero. Lui si merita di meglio.
《Penso di averlo tra le mani il meglio che merito.》mi bacia la fronte《E ora vai a nanna. Vengo a prenderti alle due.》
《Va bene. Buonanotte.》lascio un bacio casto sulle sue labbra prima di aprire le porta.
《Buonanotte piccola.》

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