KitKat

5.6K 364 281
                                    

5

kitKat

La vita è più facile se si teme soltanto un giorno alla volta.

(Peanuts- Charles M. Shulz)


Conosco la zona dove abita la signora Juliet.

Da queste parti abita mia nonna.

Oggi mi sembra strano essere qui non per lei, ma per conquistare un posto di lavoro.

Se non fosse in vacanza con le sue amiche, sarei andata a trovarla. Riesce sempre a trovare il modo di darmi quella fiducia e quella calma che a volte vacillano.

Riconosco un negozio di antiquariato, un fast-food, il parrucchiere dove vanno di solito lei e la mamma e una serie di casette dai giardini in fiore, ben curati.  

La casa dove mi piacerebbe lavorare è a due piani, bianca, dal tetto verde, con un piccolo terrazzo. Uno steccato dipinto di azzurro circonda un giardino ben curato.

Intravedo, da lontano, persino un canestro e una palla da basket ai suoi piedi.

Mi avvicino lentamente, con le mani che mi tremano un po'.

Sono in ansia. Non ho idea di chi mi troverò davanti una volta che suonerò il campanello all'entrata. Dal modo in cui erano scritti i messaggi, la signora Juliet mi è sembrata una persona gentile, ma virtualmente tutto sembra migliore. E poi non è detto mi accolga lei; potrebbe benissimo aprirmi suo marito. Credo che anche lui sappia che sono venuta per il posto da babysitter, no?

Rallento il passo, provando a pensare a come possa presentarmi.

"Buonasera! Sono Kathleen, Kathleen Foster"... Ma cosa? Non mi sarò fatta contagiare da Morris, spero.

"Buondì, sono Kathleen, la ragazza giusta al posto giusto!"- ammicco verso il vuoto, facendo anche un occhiolino.

"Buon pomeriggio, sono Kathleen, una babysitter così brava che Mary Poppins chi? Ma chi sei? C'è Kat, qui."

Sbuffo.

Ma che sto combinando?

Okay, stop.

Dico il mio nome e basta! Tutto verrà da sé.

Faccio per avvicinarmi, quando la porta di casa si apre e una signora dai lunghi capelli neri vi esce, con un innaffiatoio tra le mani.

Alza per un momento gli occhi e quando lo fa i nostri guardi si scontrano.

-Ciao.- mi dice sorridente.

Cavoli. Cavoli. Cavoli.

Mantieni la calma. Mantieni la calma. Mantieni la calma.

Mi schiarisco la voce.- Oh... salve!

-Sei qui per vendere biscotti?

Diniego con il capo.- No, non voglio venderle nulla.- mi scappa una risata.- È lei la signora Juliet?

Annuisce con ancora il sorriso sulle labbra.- Sono io! Se non vuoi vendermi biscotti allora o vuoi convincermi a convertirmi a qualche religione oppure sei... Kathleen, la figlia della signora Jane, non è vero?

-Nessuna conversione a nessuna religione!- sorrido.- Sono Kathleen.- confermo.

Sono Kathleen. Oh, è stato facile, no?

Mi sento improvvisamente la persona più timida del mondo.

-Ma che ci fai lì impalata? Su, vieni, non ti mangio mica.- con un gesto della mano mi invita ad avvicinarmi.

Come (non) innamorarsi di Holden MorrisWhere stories live. Discover now