Sfigato

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COME (NON) INNAMORARSI DI HOLDEN MORRIS

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Sfigato

Lucy: Stupido cane! Il mondo intero potrebbe saltare per aria in qualsiasi momento e TU pensi soltanto a BALLARE!

Snoopy: POTREI pensare a MANGIARE, ma è ancora troppo presto!

(Peanuts- Charles M. Shulz)

-Mamma, la cena è pronta!

Giro gli hamburger un'ultima volta.

Quando mi sembrano ben cotti (uso il trucchetto della forchetta per capirlo), spengo il gas e li poggio sui piatti.

-Eccomi!

Prende posto, portandosi dietro il profumo del suo shampoo preferito, al caffè.

-Mhm, ma che buon profumino!- annusa l'aria, socchiudendo gli occhi.

Un ciuffo ribelle le finisce sulla fronte.

-Spero ti piacciano. Sai che anch'io non sono molto brava a cucinare.

La passo il piatto, mettendo al centro della tavola l'insalata e dei panini vuoti.

-Chissà da chi hai preso!- mi prende in giro.

Le faccio una linguaccia, mettendomi a ridere.

Poi mi siedo anch'io.

Con la coda dell'occhio noto Wolverine avanzare lentamente verso la cucina, con passo da pantera.

Gli abbiamo dato da mangiare la sua cena neanche mezz'ora fa! Non c'è giorno che passi senza che mi chieda cos'abbia al posto dello stomaco questo ciccione!

Lo ammonisco con lo sguardo e gli punto il dito contro, mimando con le labbra "niente Netflix".

Di risposta, miagola e poi fa dietrofront.

Finalmente io e la mamma abbiamo una serata tutta per noi. Non ci speravo ormai più.

Da quando è riuscita ad accaparrarsi il locale che prima era del signor Thomas e che ha trasformato in un negozio di fiori, le ore passate insieme si sono via via più rarefatte.

Se ripenso, però, al periodo in cui ne passavamo anche troppo di tempo insieme, dato che era sempre a casa, in lacrime, con il gelato tra le mani, per via del licenziamento subito per mano di quel viscido del suo vecchio capo che la sostituì con una segretaria più giovane e più... appariscente, preferisco come vadano adesso le cose.

Ora è visibilmente felice, serena, in pace con se stessa. E non ha più bisogno di dipendere da zuccheri e film strappalacrime per trovare sollievo.

-Allora sei la nuova babysitter di quella bambina, eh?- dà un morso ad un piccolo pomodoro.

-Già.- le sorrido.- La signora Juliet si è dimostrata molto gentile. Andrò tre giorni a settimana a partire da martedì della prossima settimana. La paga è di dieci dollari all'ora.- riassumo.

Addento poi un pezzo di carne. È ben cotta!

-Ma che bello!- fa un sorrisone.- Sono contenta per te, tesoro mio! Anche la paga mi sembra ottima! E la bambina?

-Si chiama Phoebe e ha sette anni. È davvero un tipetto particolare come ti disse la signora. È molto chiusa e pare che fatichi ad aprirsi agli altri.

-Ah sì?- beve un sorso d'acqua.- E come mai? A quell'età i bambini non dovrebbero essere espansivi?- corruccia la fronte.

-Beh... ogni bambino è diverso dall'altro. Per il resto non mi è sembrato carino fare domande alla mamma sul perché la bambina abbia quasi paura di dare fiducia agli altri. Voglio solo fare bene il mio lavoro e provare a conquistare la sua fiducia.

Come (non) innamorarsi di Holden MorrisWhere stories live. Discover now