Bunny

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Bunny

La felicità è accarezzare un cucciolo caldo caldo, è stare a letto mentre fuori piove, è passeggiare sull'erba a piedi nudi, è il singhiozzo dopo che è passato.

(Peanuts- Charles M. Shulz)


Due lunghe orecchie a penzoloni.

Un musetto ballerino.

Un paio di occhietti bruni che si guardano curiosamente attorno.

Il nuovo amico di Phoebe è indubbiamente uno degli animali più teneri che abbia mai visto.

-Kat, hai visto com'è morbido?

Phoebe mi prende la mano e la posa sul corpicino del coniglietto. Un coniglio ariete nano, per la precisione.

Il nome preciso della sua razza, insieme ad una lunga descrizione di che tipo di animale sia, cosa mangi, come si comporti e come bisogni approcciarsi a lui ci è stato fornito, ovviamente, da Holden.

Figurarsi se perdeva l'occasione di brontolare spiegazioni.

-Allora, come lo chiamiamo? Prima non mi hai risposto!- mi dice la piccola.

Nel frattempo, gli occhi di Morris non smettono di scrutarmi.

Ha sempre su uno sguardo ombroso che mi mette ansia.

-Non so, tesoro... a te quale nome piacerebbe?- accarezzo il coniglietto.

Le mie dita si immergono in un morbido, soffice e caldo manto color crema.

Phoebe arriccia le labbra, voltandosi poi verso il fratello.

-Non lo so... tu Olly, cosa dici?

Lui fa spallucce, distogliendo lo sguardo da me e puntandolo verso il coniglietto.

-Che te ne pare di... Bunny?- le risponde dopo un po'.

Scocco la lingua contro il palato, trattenendo una risatina.

Lo sguardo di Holden risale su di me.

-Qualche problema, Kat?

-No, no. È solo che... andiamo... Bunny, sul serio? È un nome super banale!

Inarca un sopracciglio, facendo uno dei suoi sorrisi enigmatici.

-È carino!- dice Phoebe, prendendo a guardarmi.- Mi piace!

Ora che ho entrambi i loro sguardi su di me, vengo travolta dalla loro spaventosa somiglianza.

Carnagione pallida, occhi grigi, lentiggini, stesso modo di stringere gli occhi quando ridono, parte dei lineamenti in comune. Praticamente cambia solo il colore dei capelli; luminosi come il sole da una parte e cupi come la notte dall'altra. Due facce della stessa medaglia, così diversi, ma così uguali.

Ecco chi mi ricordava Phoebe.

Come ho fatto a non fare 'due più due' prima? La posizione di spalle di Holden che mi ricordava troppo qualcosa, i KitKat nel cruscotto della sua macchina con tanto di " sono i dolci preferiti di mia sorella", il disegno di Phoebe...

Tontolona. Sono una tontolona.

-Non ascoltarla, mostriciattolo. A Kat piacciono nomi meno banali, come... provo ad indovinare... Adam.- mi lancia un sorrisetto di scherno.

-Adam? Che brutto! Bleah.- la piccola fa una linguaccia.

Holden si mette a ridere.- Brava la mia Phoebe! Si vede che hai preso il mio buon gusto.

Come (non) innamorarsi di Holden MorrisWhere stories live. Discover now