Speciale: Mi chiamo Holden, Holden Morris

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SPECIALE

DAL PUNTO DI VISTA DI... HOLDEN

Mi chiamo Holden, Holden Morris

Mi odio per non avere il coraggio di parlare con lei! Beh, questo non è esattamente vero... Mi odio per un sacco di altre ragioni.

(Peanuts- Charles M. Schulz)


– Credo che la poesia sia ad oggi l'unica cosa che possa salvare l'umanità. Tu che ne pensi?

–Amore, perché mi fai queste domande di prima mattina?– la mamma si mette a ridere.

Ha la risata più bella del mondo, lei. Non ho mai visto, né tantomeno sentito, un angelo in vita mia, eppure sono certo che la risata degli angeli debba essere molto simile a quella della mamma.

Mi passa una mano nei capelli, disordinandomeli, poi mi versa del latte in una tazza.

Sa che a me il caffè non è mai piaciuto.

–Perché ci tengo ad avere la tua opinione. Ieri, in biblioteca, la signora Mildred mi ha regalato un libricino di un poeta. Si chiama John Keats. Lo conosci?

–Certo che lo conosco! Ci sono andata anch'io a scuola, sai?– ride di nuovo.

–Ho fatto diverse ricerche e ho scoperto che ha avuto una vita davvero terribile; è stato molto sfortunato. Eppure, malgrado tutto, è ricordato come uno dei più grandi poeti del Romanticismo inglese. I suoi contemporanei lo descrivono come un artista che aveva il potere di evocare la bellezza terrena.

–Addirittura!– fischietta. – Allora capisco perché ti piaccia! Tu hai lo straordinario potere di cogliere la bellezza in ogni cosa.– mi si avvicina.

Devo averla presa da lei, allora, questa qualità. Per anni ha visto del bello anche in chi era un mostro.

Poi mi dà un bacio sulla fronte ed esce dalla cucina.

La piccola Phoebe strilla come un'aquila. I suoi strilli non mi dispiacciono. Hanno il sapore della libertà. Così piccola, sembra aver capito anche lei che adesso può squarciare il silenzio tutte le volte che le gira.

Finisco di fare colazione, poi salgo in camera per prepararmi.

–Oggi il coach pubblicherà i nomi dei giocatori?– grida la mamma.

Phoebe ha fatto la pipì a letto e la mamma la sta portando in bagno.

–Sì!– mi sistemo il colletto della camicia.– Non sono molto fiducioso, però! Ci sono ragazzi che sono dei colossi in confronto a me!

–Nello sport non c'è bisogno solo del fisico, ma anche della testa e a te funziona meglio di chiunque altro, te lo garantisco.

Corre da una parte all'altra portando con sé l'odore del borotalco.

–Abbiamo proprio bisogno di una babysitter, comunque. – ci tiene a dire ancora.

–Poi diamo un'occhiata su quel sito che si è aperto da poco. – le rispondo.

Il tempo per badare a mia sorella si diraderà sempre di più.

Ho visto che cercano un dipendente nella videoteca che si trova in centro. Il cinema mi è sempre piaciuto da matti, per cui mi farò avanti. Voglio propormi anche per delle ripetizioni di matematica da fare ai bambini. La mamma e Phoebe meritano di avere tutto e farò ogni cosa per non far loro mancare mai niente.

Dopo aver stretto le stringhe delle scarpe, controllo l'agenda. Nel pomeriggio sapremo i risultati del test di matematica. Il professore non sembra molto simpatico, e non mi sta bene. È la mia materia preferita da quando ho scoperto i numeri e anche se mi riesce semplice capirla, sono fermamente convinto che tutti abbiano il diritto di avere un insegnante di matematica come si deve. Di quelli che ti fanno capire che chiunque può raggiungere qualsiasi risultato, e che non esistono cervelli preimpostati.

Come (non) innamorarsi di Holden MorrisWhere stories live. Discover now