Caleidoscopio

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Caleidoscopio

Se la felicità è dietro l'angolo, la mia vita è un cerchio.

(Peanuts– Charles M. Shulz)

–... Vestita di nero.

Mi piace Holden.

–Pensavo... sgridasse... niente.

Mi piace Holden.

–... difficile... credere.

Mi piace Holden.

–... Kathleen?

–Eh? Cosa? – strabuzzo gli occhi.

–Hai ascoltato cosa ho detto? –  Chas mi lancia un'occhiataccia.

–Sì, certo! – mi affretto a rispondere.

–Ah sì? – solleva un sopracciglio. – E di cosa stavo parlando?

–Beh... – mi schiarisco la voce. – del fatto che la notte della vigilia tu sia andata in chiesa con il tuo look da punk ribelle e di come tua madre, stranamente, non abbia dato di matto. – rispondo meccanicamente. – Hai anche aggiunto che pensavi che avrebbe chiamato l'esorcista.

Mantiene il sopracciglio sparato verso l'alto, facendolo assomigliare all'ala di un gabbiano perfettamente piegata.

–Ti funzionano bene le orecchie, ma non me la bevo!

–Anche secondo me eri distratta! Forse la causa è la tua indignazione, pari alla mia, nel costatare che dopo il venticinque questi idioti non vendano più i biscotti a forma di alberello, con la glassa al cioccolato? Ma che cavolo, perché non possono aspettare la fine del mese? Eh? Mica in strada smontano tutte le lucine dal ventisei. – borbotta Pam, le guance rosse dal nervoso.

–Pam, stai calma! – Chas posa la mano sul dorso della sua. – E comunque non credo che Kat stesse pensando a questo. – torna a puntare i suoi fari verdi contro di me.

–E... invece... pensavo proprio a questo!

È difficile. Non l'ho ancora detto ad alta voce. A nessuno. Non ci riesco.

Mi ritornano in mente all'improvviso le parole che rivolsi a mia mamma. Dire a voce alta che ci piace qualcuno rende il tutto... più reale. Forse ho paura di farlo perché significherebbe ammettere la mia cecità e la mia sordità davanti a persone che mi hanno sempre detto che a me Holden piaceva.

–Vabbè. – si arrende. – Dicevo che alla fine mia madre ha lasciato che mettessi il rossetto scuro e che indossassi i jeans neri, quelli con le borchie. Sono domeniche che seguo la messa alla tv per passare meno tempo possibile con i miei, ma quella di Natale va seguita rigorosamente in chiesa. Quindi ho deciso di andarci. Per un momento ho avuto paura della reazione di mia madre davanti ai miei vestiti, ma me ne sono fregata, continuando la mia "rivolta". – mima le virgolette. –  Però...

–Però ti ha sorpreso. – intervengo, provando ad essere più partecipe.

Poi prendo a magiare un biscotto, dalla banale forma circolare, per mantenere alta la concentrazione.

–Esatto! Non ha fatto nessuna scenata e dopo la messa abbiamo fatto una bella chiacchierata, sapete? – accenna un sorriso. – Mi ha chiesto se questo mio comportamento durerà ancora per molto; le ho risposto che non doveva preoccuparsi perché avrebbe dovuto sopportarmi solo per altri pochi mesi. Credo che... questa frase le abbia fatto un certo effetto, perché si è seduta sulla panchina che abbiamo in veranda e mi ha invitato a sedermi al suo fianco. Mi ha chiesto come stessi e... non era polemico il suo tono di voce. Per un momento mi è sembrata la mamma che mi raccontava le parabole del vangelo per farmi addormentare. – fa un altro piccolo sorriso.

Come (non) innamorarsi di Holden MorrisWhere stories live. Discover now