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COME (NON) INNAMORARSI DI HOLDEN MORRIS

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A volte la notte me ne sto sveglio nel letto e mi chiedo: "Dove ho sbagliato?". Poi una voce mi dice: "Ti ci vorrà più di una notte per questo".

(Peanuts- Charles M. Shulz)

-Allora, ci sarete oggi pomeriggio all'inaugurazione del negozio di mia mamma?- chiudo l'armadietto cercando di non far cadere la pila di libri che Mr. Philips ci ha richiesto.

Oggi andremo in laboratorio per un esperimento di scienze. Estrarremo il DNA dalla frutta.

-Certo bellezza! Come possiamo perderci lo spettacolo di tua madre e Bob che si lanciano occhiate fugaci come adolescenti alla loro prima cotta?

-Innanzitutto non so se ci sarà Bob il bradipo, e poi non pensarci neanche a metterla in imbarazzo.- le punzecchio il braccio.- Forse è davvero tornata in parte adolescente, ma se la mettiamo sotto pressione, col cavolo che si confiderà con me quando ne avrà bisogno.

-Non preoccuparti, tesoro. Zia Pam non ha bisogno di mettere nessuno sotto pressione per capire ciò che c'è da capire.- mi fa un occhiolino.

Scuoto la testa.- E tu, Chas? Hai qualche visita dal dentista?

-Per fortuna oggi no, però per questa settimana hanno spostato il corso di fotografia da domani a oggi perché Mark sarà assente.

-Ah, va bene! Quindi ci troveremo quando finirò con gli allenamenti di basket?

-Certo! Però sapete che non posso tornare troppo tardi a casa. Mi sono già giocata la carta del pappagallo e adesso devo far passare abbastanza tempo prima di inventare altri animali morti.

Inevitabilmente scoppio a ridere.

-Stai tranquilla. Prima che il sole tramonti starai già a casa.- le faccio un occhiolino.

Mi sorride in risposta.

Poi, poco prima di entrare in aula, sentiamo Pam imprecare. I suoi libri caduti per terra con un tonfo sonoro.

-Ehi testa di rapa, nessuno ti ha insegnato a...

Borbotta tra sé, mentre si piega sulle ginocchia per raccogliere tutto; si ferma però poco dopo, quando il colpevole le si para davanti.

-Perdonami, è colpa mia! Mi sono distratto a parlare con il mio amico e non ti ho vista.

Niente di meno che Taylor Redwood si perde in delle scuse, abbassandosi per aiutarla.

Io e Chas ci lanciamo un'occhiata divertita, quando i miei occhi si scontrano con un paio di iridi grigie.

-Ciao Leen.- Holden si tira su gli occhiali sul setto.

-Ehi...- faccio un piccolo sorriso.

Ha le mani sugli spallacci dello zaino, come gli ho visto fare altre volte.

In questo fine settimana ci siamo sentiti solo una volta. Su facebook. Poche ore dopo dal nostro pomeriggio di quasi studio, mi ha inviato dei siti da cui poter attingere per il nostro lavoro su Jane Austen.

-Ohh!- Pam schiude la labbra.- M-ma no, figurati, nessun problema. È anche colpa mia. Sì, perché... voglio dire... potevo camminare anche a passo più veloce, invece di avanzare a passo di lumaca...- si impappina.

Chas nel frattempo ha gonfiato le guance ed è diventata tutta rossa. Questo le succede quando vuole ridere a crepapelle, ma sa che non è il momento giusto.

Come (non) innamorarsi di Holden MorrisOù les histoires vivent. Découvrez maintenant