8. L'alba

1.7K 61 2
                                    

Controllo l'orario per la millesima volta.
Sono le cinque meno un quarto e nonostante io sia stanca morta non riesco a prendere sonno.

Basta non ce la faccio più devo alzarmi.

Infilo le ciabatte dell'hotel ai piedi e prendo la chiave uscendo dalla stanza. Comincio a guardarmi intorno e noto che la porta di Tyler è socchiusa.

Non entrare Scarlett.
Potrebbe essere pure nudo.
Non devo fare cazzate.

Ci fosse una buona volta che mi ascoltassi. Entro di soppiatto e vedo che il letto è vuoto.

Sarà uscito a fare una passeggiata per prendere sonno anche lui?

Quando passò davanti la porta del bagno però la trovo aperta e vedo Tyler che si fa un bagno.
Alle cinque del mattino.

Questo tipo è proprio strano.

«Oh Dio, scusami, non volevo entrare di soppiatto in camera tua e spiarti te lo giuro solo che io non riuscivo a prendere sonno e quindi ho deciso che avrei potut-» mi interrompe e mi fissa con i suoi occhi azzurri che con la luce della lampadario sono molto più chiari.

«Scarlett puoi passarmi l'accappatoio o l'asciugamano?» annuisco e mi sento morire dentro quando i miei occhi si fermano sul suo petto e sui suoi addominali.

È caduto dall'olimpo sto' tizio?

Mi giro di fretta per l'imbarazzo e lo sento uscire dalla vasca. «Puoi voltarti, Scarlett» dice subito dopo.

«Preferirei di no, ho già recato troppo disturbo forse è meglio che vada» farfuglio rimanendo girata.

«Scarlett» fa lui ma lo interrompo girandomi e poggiando lo sguardo a terra, «si lo so, non dovevo entrare in camera tua senza bussare, ho sbagliato e-» mi interrompe di nuovo.

«Scarlett, fammi parlare» ma ovviamente la mia parlantina ha la meglio e continuo a dire cose senza senso.

«Scarlett sta' zitta!» sbotta dopo poco.

In effetti non ha tutti i torti, sto parlando dicendo cose a caso.

«Si scusa».

Sospira e si passa una mano sul viso. È esausto, lo vedo e io sono venuta qui a disturbarlo.

«Mi vesto e andiamo a fare una passeggiata, il sole non sorgerà prima delle cinque e mezza e domani ti dò la giornata libera. Okay?» annuisco e alzo la testa.

Nell'esatto momento in cui i nostri occhi si incrociano sento il mio cuore scoppiarmi nel petto e le gambe tremarmi.

Distolgo lo sguardo ed esco dal bagno per dargli la possibilità di cambiarsi.
Mi guardo attorno e noto che non è una camera come tutte le altre. Contiene i ricordi di Tyler.

Guardo le foto e una in particolare cattura la mia attenzione. Ci sono.. due Tyler?

No signore ti prego.
Non due Tyler.
Tutto, ma non due Tyler Moore.

Guardo più attentamente e vedo che il ragazzino che in realtà somiglia tanto al moro dagli occhi azzurri in realtà deve essere il fratello. Vedo un'altra bambina più piccola tenuta tra le braccia del signor Moore, che è più giovane di vent'anni,
e poi vedo una donna davvero bellissima.

Ha i capelli castani e gli occhi verdi, il viso molto giovane, bello e delicato. Mi avvicino di più e vedo che ha una collana al collo con su scritto "Diana". Dev'essere la madre di Tyler.

Ora capisco da dove ha preso la sua bellezza.

Un colpo di tosse alle mie spalle mi risveglia dai miei pensieri.
Quando mi volto vedo Tyler.

Shooting StarsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora