18. Ho il suo sorriso impresso nella mente

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«Devi remare da questa parte Scarlett! A destra!», dice senza riuscire a smettere di ridere, Gilbert.

Faccio schifo come apprendista.
Non so nemmeno remare e pretendo di vincere la gara di canottaggio?
Ma a chi voglio prendere in giro?

«Si! Ce la stiamo facendo Gilbert!» dico voltandomi di poco verso il mio compagno e lui sorride.

Non appena tagliamo il traguardo vediamo Cleo e Theo arrivare secondi.
Mi giro verso Gilbert ma sarebbe stato meglio non farlo perché non appena lo faccio la nostra canoa si capovolge e noi finiamo in acqua.

Appena riemergiamo Gilbert si mette a ridere e io lo seguo. È quasi il tramonto e appena saliamo sulla canoa il mio collega mi guarda e sorride.

«Cosa c'è?», lui scuote la testa felice ma un po' malinconico. «Che ne dici se guardiamo il tramonto?», guardo prima il sole all'orizzonte e poi i miei amici sulla riva che aspettano me.

«Magari una sera di queste usciamo, i miei amici mi aspettano sulla spiaggia, non trascorro molto tempo con loro», alle mie parole il moro dagli occhi scuri mi guarda confuso, «dato che lavoriamo tutti per pagare l'affitto», mi affretto a dire prima che possa pensare male.

C'è mancato veramente poco.

Annuisce e cominciamo a remare verso la spiaggia.

«A sinistra Scarlett, adesso devi remare a sinistra» dice ridendo.

Si sta prendendo gioco di me!
Farabutto di un Gilbert Morrison.

Non appena arriviamo saluto il mio collega, nonché nuovo amico, e vado verso i miei amici. Li trovo con delle facce preoccupate e sento il mio cuore accelerare per l'ansia.

«Scarlett..Molly è in ospedale».

Sento tutto intorno a me fermarsi e il resto dei suoni che mi circondano non riesco più a sentirli.

***

«Ehi mamma, Molly come sta?», sono passati due giorni dalla notizia di mia sorella in ospedale. Le gare sono state sospese per il maltempo e rimandate ai prossimi giorni.

Da quanto mi è stato detto, la mia dolce e tenera sorellina di sedici anni, ha un malanno che la costringe a rigettare sangue quando vomita. I medici non sanno ancora come si potrà risolvere e io sono preoccupata a morte.

Sento mia madre piangere e mi si stringe il cuore nel petto. «Non hanno ancora capito cos'abbia, ti avviseremo al più presto, te lo prometto tesoro», mia madre chiude la chiamata e io resto di sasso alle sue parole.

Getto il telefono sul letto. Sono le due del mattino e io sto per fare una pazzia.
Prendo la valigia e comincio a fare i bagagli.

Tornerò a Miami oggi stesso.
Molly ha bisogno di sua sorella.

Scrivo un biglietto ai miei amici e lo lascio sulla porta d'entrata.
"Torno a Miami da mia sorella, godetevi la vacanza, i soldi che ho guadagnato li ho lasciati sul comodino. Vi voglio bene ragazzi"

Esco cercando di fare il più piano possibile e chiudo la porta senza fare il minimo rumore.

Comincio a camminare verso la strada principale per fermare un taxi che mi porti all'aeroporto.

Resto seduta sul marciapiede per mezz'ora finché una macchina che mi sembra di aver già visto si ferma proprio davanti a me.

Shooting StarsWhere stories live. Discover now