20. Il tramonto

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«Buongiorno Scarlett!», vedo Kyle spuntare in cucina mentre bevo un bicchiere di latte e gli sorrido ancora assonnata.

Nel frattempo dal piano di sopra scendono gli altri e cominciamo a fare colazione insieme come ogni mattina, oggi però abbiamo tutti il giorno libero quindi andremo in giro per Mykonos.

«Ragazzi, avete impegni per stasera?» dico e loro scuotono la testa.

«Bene, che ne dite di andare a mangiare una pizza italiana come si deve?», vedo Cole fare un improvviso sorriso e io mi rimetto a ballare la Macarena.

«Si! Io amo la pizza!», Kyle fa i salti di gioia e tutti ridiamo.

«Chi non ama la pizza è davvero blasfemo. Ora però vestiamoci che sono le dieci e mezza ed eravamo d'accordo ad esplorare la città», ognuno di noi si dirige nella propria camera per prepararsi fino a quando non bussano alla porta.

«Vado io!» dico alzando il tono di voce per farmi sentire dagli altri. Mentre scendo le scale senza scarpe, scivolo per colpa dei calzini e finisco con il farmi tutte le scale con il sedere.

Lo dirò a vita.
Sono un'imbranata con la "I" maiuscola.

Non appena apro la porta vedo un ragazzo con la nostra enorme valigia da imbarco che ci avevano smarrito.

Firmo il modulo che mi porge e va via. Quando gli altri scendono e vedono la valigia fanno i salti di gioia.

«Finalmente! Adesso non dovrò fregare il phon ad Harry per asciugarmi i capelli!» dice Cole ed Harry lo guarda storto per poi mettersi subito a ridere.

Cominciamo a prendere ognuno le proprie cose e le portiamo nelle rispettive stanze. Una volta pronti prendiamo le chiavi di casa e usciamo.

«Dove si va?» chiede Harry allacciandosi la cintura. Ad un tratto mi viene in mente un'idea che dovrei ignorare ma la mia bocca parla prima che possa cacciare via il mio pensiero.

«Andiamo a Little Venice, è un posto stupendo dicono», tutti concordano con la mia idea e quindi Harry mette in moto la Multipla che abbiamo affittato da un anziano signore italiano.

Una volta giunti a destinazione, il mio migliore amico parcheggia e noi scendiamo dall'auto.

Mi guardo intorno e inspiro a pieni polmoni l'aria profumata di mare. C'è poca gente in giro e l'unico rumore oltre al mormorio è quello delle onde che si infrangono sugli scogli.

Cominciamo a girovagare per i negozi fino a quando un fotografo ci ferma.

«Ehi, voi siete tutti insieme?», noi annuiamo e ci guardiamo confusi, «e siete tutti amici, giusto?», finiamo con l'annuire di nuovo e lui ci fa mettere in posa.

Ci scatta una foto con una polaroid con dietro lo sfondo delle case che si affacciano sul mare. Non appena esce ce la dà ed Harry tira fuori qualche euro per pagarlo ma il ragazzo lo ferma.

«No, non voglio soldi, è stato un piacere vedere sei amici uniti come voi passeggiare allegramente in questo quartiere. Vorrei non aver mai sciolto il gruppo con i miei amici, eravamo molto uniti.. comunque non sto qui ad annoiarvi con queste storie. Ricordate che l'amicizia viene prima di qualunque altra cosa. Divertitevi» dice e ci saluta con un sorriso malinconico in volto.

Kyle comincia a piagnucolare e ci abbraccia a tutti. «Non lasciatemi mai vi prego, mi prenderebbero tutti per stupido in questo mondo così crudele», alle parole del mio amico sorrido e ci uniamo in un abbraccio di gruppo.

«Non succederà, dalla culla alla tomba per la vita ormai, no?», alla mia domanda mettiamo tutti le mani a cerchio e le alziamo con un piccolo urlo.

Shooting StarsWhere stories live. Discover now