26. Ero un'abile bugiarda

1.6K 61 3
                                    

«Siamo invitati pure noi alla festa di Enea?» mi chiede Cole mentre siamo sul divano a guardare i film di Hunger Games.

Certo che Peeta è proprio bello.
Per non parlare di Gale.
Perché non ci sono ragazzi così nelle mie zone?

«Certo siete i miei amici, se non venite anche voi io non vado, è la regola» dico bevendo un sorso di Coca Cola dalla lattina sul tavolo.

«Mh, però sullo Yatch ci sei andata con quei due», Cole mi fa le smorfie e io ricambio ridendo, «ecco, e non avrei mai dovuto andarci, vedi un po' com'è finita», vedo Cole sorridere e subito dopo si mette a ridere.

«Vuoi dire con te dispersa a Santorini mentre tenevano in carcere il tuo capo?», gli faccio la linguaccia e torniamo a guardare il film.

«Non ricordarmelo per favore, è stato come vivere un incubo» dico sospirando. Ad un tratto spegne la tv e va a prendere la giacca.

«Ehi ehi, dove vai? Mi lasci qui da sola con il gelato? E la nostra maratona di film fantasy?» dico e lui mi sorride.

Ultimamente lo fa così spesso che ho quasi paura.
Che ne avete fatto del Cole incazzato con il mondo intero?
Quello con lo sguardo da serial killer psicopatico per intenderci.

«Devo andare a lavoro Scar, e devi andarci anche tu, per questo ho spento la tv, quindi va che poi fai tardi» dice e io mi lamento posando la coppa gelato in frigo.

Cole mi saluta con un cenno e io resto sola a casa.

Oggi non mi va proprio di vedere Tyler.
Davvero mi sono stufata del suo comportamento.
Quindi oggi mi dò malata finché non decide di darmi spiegazioni valide.

Compongo velocemente il numero di Cleo e quando risponde cerco di fingere di avere la febbre. «Ehi Cleo scusa, ma sono un po' raffreddata, oggi non posso venire a lavoro, mi puoi sostituire?» dico e subito dopo fingo un colpo di tosse.

«Oh Dio, mi dispiace tanto, certo, se vuoi dopo passo da te e ti porto qualcosa di caldo per la gola», la interrompo subito con un altro colpo di finta tosse e faccio finta di starnutire, «nono, non vorrei contagiarti, credo comunque che non verrò nemmeno alla festa di Enea, fagli i post-auguri di buon compleanno anche da parte mia» dico e lei mi dice un debole "va bene" chiudendo la chiamata.

Vado a riprendere la coppa del gelato e mi butto sul divano continuando a vedere Hunger Games.

Nel punto cruciale della storia, quando Peeta e Katniss decidono di vincere insieme, bussano alla porta.

Impreco sottovoce e mi alzo per andare ad aprire. Quando apro mi ritrovo davanti il Dio più bello di tutto l'olimpo.

Oh Poseidone dammi la forza e caccia questo tuo fratello via da me.

Ad un tratto mi ricordo che dovrei essere malata e fingo un colpo di tosse.

Inoltre sono incazzata con lui.
Però è bello.
Lo ammetto.

«Cleo mi ha detto che avevi la febbre..ma adesso che ti vedo non sembrerebbe proprio» dice inarcando un sopracciglio.

Io continuo a fingere di tossire e prendo una coperta da mettermi sulle spalle nonostante i ventisette gradi che ci siano fuori.

«Sto malissimo, davvero, non vorrei contagiarti quindi ci vediamo Tyler» dico con voce nasale cercando di buttarlo via di casa ma resta immobile.

Che palle perché i tuoi genitori dovevano farti tutto muscoli?

«Perché vuoi evitarmi, Scarlett?» dice incrociando le braccia al petto e io lo guardo storto, «per evitare che ti prenda un brutto raffreddore ovvio, ora se vuoi scusarmi torno a riposare che sto veramente male, addio», provo per l'ennesima volta a chiudergli la porta in faccia ma non si muove di un millimetro.

Shooting StarsWhere stories live. Discover now