Isabel (1)

5K 242 648
                                    

"Ora mi sento come se stessi aspettando qualcosa che so che non arriverà mai, perché adoro illudermi e sperare, ti senti più vivo mentre lo fai."
Charles Bukowski

Erano passati ormai quasi due anni dall'arresto di James. E nonostante per me lui non contasse nulla, mi sentivo smarrita. Fin da piccola mi era sempre stato negato l'amore paterno e ora stavo iniziando a risentirne.

Iniziai a pensare che forse la colpa era la mia; non sono mai stata la figlia modello che pretendeva, non andavo molto bene a scuola, mi truccavo troppo e secondo il suo pensiero mi vestivo in un modo poco consono. Avrei potuto fare qualsiasi cosa, ma per lui sarei sempre stata sbagliata e forse lo ero davvero.

Nell'ultimo periodo l'unica cosa che era realmente in grado di farmi sentire bene era la lettura. Con il tempo, era diventata una vera e propria valvola di sfogo, esattamente come la scrittura. Mi piaceva tanto perché potevo esprimermi in qualsiasi modo io volessi e soprattutto dar spazio alla mia immaginazione. Non avevo limiti, potevo inserire qualsiasi cosa mi passasse per la testa, dalle idee più strane a quelle più originali. Era un qualcosa di mio, che nessuno avrebbe mai potuto portarmi via.

Scrivevo romanzi in cui i protagonisti non si giuravano amore eterno perché la loro era una storia proibita, impossibile, dolorosa. Un qualcosa destinato a finire prima ancora di poter germogliare.

Ormai la stesura di questo tipo di trame era diventato il mio pensiero costante, non riuscivo più a farne a meno. Proprio per questa ragione, mi iscrissi alla facoltà di lettere, con una durata triennale. Avevo intenzione di diventare una scrittrice di successo, di diventare conosciuta per qualcosa che era frutto del mio duro lavoro. 

Sarebbe stato il mio libro, con la mia copertina e le mie parole. Per me avevano una grande importanza perché potevano essere belle come la luna o taglienti come la lama di un coltello. E io con esse, ambivo a far sentire speciale tutti i miei lettori. Avrei voluto fargli sorridere ed essere il loro posto sicuro, quello dove avrebbero potuto rifugiarsi in qualsiasi momento.

La storia che stavo scrivendo narrava di una ragazza che non aveva avuto un'infanzia semplice per via del malsano rapporto con la figura paterna. Odiava il mondo intero perché glielo avevano fatto vedere nel peggiore dei modi. Non riusciva a uscire di casa perché sentiva lo sguardo delle persone puntato sul suo corpo, aveva paura che potessero giudicarla per il suo strano modo di vestire. 

Lottava contro il suo disturbo, ovvero l'autolesionismo. L'unica cosa che apparentemente la faceva sentire bene, viva. E sembrava che tutto procedesse nello stesso verso, ma finì per scontrarsi con Adam: il classico ragazzo in grado di far cadere ai suoi pieni qualsiasi essere femminile con un organo riproduttivo. Tuttavia, sembrava essersi interessato alla protagonista. 

Sembrava intenzionato a intraprendere una relazione sentimentale e a concederle tutte le attenzioni necessarie per una sana guarigione. Insomma, l'unica fonte di salvezza a cui la ragazza si sarebbe potuta aggrappare. Così, si fidò di lui con mente e corpo. Gli donò tutto ciò che poteva, ma si rivelò un perfetto stronzo.

L'aveva tradita per una stupida scommessa. E quando lei lo venne a scoprire, si infuriò sia con il mondo intero, sia con sé stessa per avergli concesso un'opportunità. In tante l'avevano avvisata su chi fosse quel ragazzo, ma si era sempre schierata dalla sua parte, come se avesse due enormi prosciutti sugli occhi e dei tappi nelle orecchie.

Ovviamente, nonostante i suoi inutili pianti da coccodrillo, lei non lo perdonò. Voglio dire, chi sarebbe così idiota da perdonare una tale mancanza di rispetto?

Tradire non è un errore ma una scelta
Perché l'amore non ha ripensamenti.
Non ha dubbi.

Per quella ragazza però, il mondo non riservò speranza e la storia per i due finì nel peggiore dei modi. Si lasciò andare, abbandonando il mondo terreno. E solo in quel momento, Adam capì che in realtà l'unica donna che avrebbe voluto per sempre al suo fianco sarebbe stata sempre e solo lei.

I need youWhere stories live. Discover now