CAPITOLO BONUS

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A Natale si è tutti più buoni, no?

«Mamma, papà, è Natalee!» Esclamò la nostra bimba, saltellando sul letto matrimoniale in cui io e Logan eravamo stesi, svegliandoci entrambi.

«Dobbiamo vedere se sono arrivati i regali» disse, questa volta utilizzando un tono di voce più basso. «Andiamo, principessina» rispose mio marito, togliendole il capellino rosso che aveva sul capo.

Si sbarazzò delle coperte e la prese in braccio. «Aspettatemi» aggiunsi, alzandomi in piedi. Scendemmo l'intera scalinata e ci fermammo ad osservare la piccola Allison, felicissima di tutti i regali che erano posizionati sotto l'albero.

 «I regalii» disse, scendendo dalle braccia di Logan. Si sedette sul pavimento e iniziò a scartarli uno ad uno. «Mamma, ci sono le bambolinee», affermò entusiasta. « Ti piacciono amore?» Domandai, consapevole che avevo appena perso la scommessa.

Io sostenevo che le sarebbe piaciuto di più il mio regalo, ovvero i peluche. Logan invece sosteneva che le sarebbe piaciuto di più il suo regalo: le bambole. 

«Qualcuno qui ha appena perso», sussurrò al mio orecchio, afferrandomi per i fianchi. «Sta' zitto», sussurrai, facendo una smorfia. «Mi devi un bel regalo, mamma» rispose, lasciandomi un bacio sul collo.

Bussarono alla porta.
La bambina si girò verso di noi e corse vicino alla porta. 

«Zio Kevin, Zio Kevin» disse, sapendo alla perfezione chi ci fosse all'esterno. Abbassai la maniglia e mi spostai di lato per poter permettere alla mandria di mucche di entrare.

«Zioo», allungò le braccia, intenzionata ad abbracciarlo. «La mia nipotina preferita» esclamò, riempiendola di baci.

«E a nonna non dai nemmeno un bacino?»
«No, solo a Zio Kevin» rispose, strappando una risata a tutti i presenti.
Kevin fece il dito medio a mia madre. «Beccati questa, nonna».

«Kevin!» Lo rimproverai. Ma insomma, non sapeva che i bambini a quell'età assorbono quel tipo di parole come delle spugne? «Non voglio che Allison impari questi gesti già da adesso» dissi, mettendo le mani sui fianchi.

«Cazzo. Vabbè ma non c'è problema, non ho neanche detto parolacce come il 'vaffanculo'» rispose, in modo ironico. 

«Zio ma cosa vuol dire vafuanlulo?» Domandò la bimba, confusa. «Che dobbiamo scappare amore, adesso» affermò, scoppiando in una risata. Corse nella sala da pranzo per evitare di sentire la mia ramanzina. Anche se, dovevo ammettere che un piccolo sorriso scappò anche a me.

«Sono tremendi insieme», commentò mia madre. «Sono d'accordo, Kevin si merita proprio una tirata d'orecchie» continuai, dirigendomi anche io in cucina.

La tavola era ricca di squisite pietanze e la felicità entrò nel cuore di ognuno di noi. Nonostante fossimo tutti impegnati nel lavoro, quel giorno eravamo riusciti a mettere da parte ogni distrazione e dedicare del tempo alla nostra famiglia. 

Una famiglia che amavo alla follia.
Una famiglia che non avrei mai pensato di avere.
Un luogo sicuro.

Prima di iniziare a mangiare, come da tradizione ci stringemmo le mani per poter fare una preghiera di ringraziamento. «La vuoi fare tu Ally?» Domandai, guardando la mia bimba. Annuì.

«Voglio dire grazie a Dio per il cibo che ci ha procurato e per la sua gentilezza. Spero che oggi tutti i bimbi come me possano essere felici, io lo sono tanto con la mia famiglia, è la migliore del mondo» affermò, concludendo. «Amen», rispondemmo in coro, accennando un sorriso. 

Ero fiera della mia bimba per le parole che aveva appena pronunciato e soprattutto, per il suo benessere fisico ed emotivo. Farei qualsiasi cosa per renderla felice. «Bravissima amore», le mandai un bacio volante.

Il pranzo iniziò e tutti parlammo del più e del meno, erano cambiate così tante cose in questi ultimi anni che non saprei neanche da dove cominciare.

Nathan aveva cambiato atteggiamento nei miei confronti.
Justin aveva smesso di puntualizzare qualsiasi cosa io facessi.
Kevin era diventato il preferito di Allison, la portava al parco tutti i sabato pomeriggio.
Mason era diventato più umile.
Logan era diventato un papà perfetto.

Noah ed io diventammo complici.
Io e mamma facemmo pace.

Tutto ciò che forse, nel profondo del cuore, avevo sempre desiderato. 
E lo avevo ricevuto.

D'altronde, non è sempre tutto bianco o nero.
Esiste anche la possibilità di lasciare definitivamente ogni emozione negativa.
Io ne ero la prova vivente.

Ognuno di noi può trovare la felicità, basta cercarla insistentemente senza mai mollare. Io l'avevo fatto e puoi farlo anche tu. Non rimandare a domani, perché oggi è già tardi. Apprezza le persone che sono accanto a te e non dare mai niente per scontato.

Ascolta chiunque ne abbia bisogno, porgi l'altra guancia e pronuncia una parola di conforto. Abbi pazienza, come Logan l'ha avuta per me. Svolgi le attività che ti piacciono, insegui i tuoi sogni con costanza, esplora il mondo e sorridi alla vita, vedrai che anche lei ricambierà il sorriso.

Adesso purtroppo devo lasciarvi andare, vi ho già trattenuti troppo.
Il tempo è scaduto, i giochi sono finiti.
Ma non siate tristi, questo non è un addio.

Io sarò sempre qui e potrete venirmi a trovare ogni volta che vorrete, vi riaccoglierò come se fosse la prima volta, come se non fosse cambiato niente. 

Spero nel mio piccolo di avervi lasciato qualche insegnamento e che possiate splendere come raggi di sole, sempre.

Con affetto,
Isabel.

I need youWhere stories live. Discover now