Isabel (20)

2K 132 133
                                    

"Ci sono mani che ti restano addosso.
Profumi che camminano dentro.
Occhi che ti rubano tutto.
Silenzi che ti tolgono il respiro"    
                    Angelo De Pascalis

Usciti da quella clinica, tante erano le domande che subentrarono nella mia testa. Domande di cui forse non volevo nemmeno sapere la risposta, perché ero certa che non sarebbero state di mio gradimento. Delle volte succede proprio questo, dai tutto te stesso per riuscire a scoprire cosa sia realmente successo, e quando sei ad un passo dalla vittoria, ti blocchi. Vieni travolto da un vortice di insicurezza oltre alla marea di paranoie che prende posto dentro di te.

Ed io in quel momento, provavo tutte quelle emozioni. Rimasi per un bel po' di tempo con lo sguardo rivolto verso il marmo del pavimento, esattamente come facevo da bambina. Capitava molto spesso che James mi togliesse il cellulare per interrompere qualsiasi contatto con l'esterno e, dato che i miei giocattoli erano quasi tutti rotti per via dei suoi attacchi di rabbia, mi ritrovavo a rimanere per ore intere in quella posizione. 

«Ripeti con me, principessa» la voce di Logan ebbe la capacità di distrarmi da ciò che stava succedendo dentro di me. «Non dobbiamo arrivare a conclusioni affrettate» disse, dopo qualche secondo di esitazione. 

«Sono così confusa» ammisi, non sapendo a cosa credere. «Ho bisogno di pensare bene all'accaduto, acquisire un mio punto di vista sulla situazione» continuai, parlando a cuore aperto. La signora Walker era stata al mio fianco per tantissimo tempo e non aveva mai esitato ad aiutarmi, in qualsiasi situazione. Emotivamente, io e lei eravamo davvero legate.

«Non posso darti torto, stanno succedendo tante cose nell'arco di poco tempo» tentò di entrare in empatia con me, concentrandosi su quello che provavo. «Ho un'idea» esclamò, come se avesse appena avuto un'illuminazione divina.

«Che non sia qualcosa di sconcio, Logan» lo avvertii perché le sue idee, in un modo o in un altro, comprendevano sempre la camera da letto. «Non si tratta di qualcosa di sconcio, non adesso almeno» affermò, sorprendendomi. Mise una mano nella tasca destra ed estrasse un mazzetto di chiavi. 

«Queste chiavi sono di un vecchio rifugio che mia zia fece costruire quando eravamo ancora dei bambini, non c'è posto più sicuro per le nostre indagini» disse, lasciandomi sempre più incredula. Avevo capito che i soldi non erano un loro problema, ma non mi aspettavo che i suoi parenti potessero arrivare a tanto.

«Ne sei sicuro?» domandai, volendo un'ulteriore conferma. «Sicurissimo, e per non destare sospetti oggi pomeriggio, credo sia meglio andare adesso» affermò, rimettendo le chiavi al loro posto.

«E come ci arriviamo?»
«Noleggiando una moto» esclamò, come se l'avesse fatto un miliardo di volte.

«Per tua informazione, non ho mai preso quel tipo di patente» e non ne avevo alcuna intenzione. «E pensi che non lo sappia, principessa?» domandò, accennando un sorriso. «Guido io, tu devi solo starmi dietro» disse, facendomi percepire della malizia nel suo tono di voce.

«Scordatelo.» Non nascondevo che la voglia di fare giustizia alla mia hermanita era tantissima, ma non potevo fare questo tipo di cose. «Sono prudente durante la guida, non supero mai i limiti di velocità» mise in chiaro, pensando che il problema fosse quello.
Invece il mio problema era proprio lui. 

«Ho detto di no» ribattei, con più sicurezza. «E va bene, allora ci faremo una lunghissima passeggiata» disse, arrivando proprio al mio obbiettivo. Ormai mi fidavo di Logan, ma sentivo il bisogno di camminare per poter bruciare quante più calorie possibili. 

Sentivo la necessità di punirmi per aver esagerato durante la cena, dovevo buttare fuori tutto quello che avevo ingerito. Inoltre, dovevo prepararmi psicologicamente a quello che sarebbe successo al mio rientro a Vancouver. Lo strizzacervelli era stato abbastanza chiaro su questo, non appena avrei rimesso piede in città, avrei avuto due opzioni a disposizione; tornare in terapia con la mia vecchia psicologa o accettare il suo aiuto.

I need youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora