La Persuasione (II/II) 🔓

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Scattante e agile salta giù dal tavolo e si dirige ignorandomi verso la sua postazione, dove erbe e ampolle l'attendono.

Mi siedo e per quanto io possa mordermi la lingua per restare in silenzio le parole fuoriescono come lava tiepida dalla mia bocca.

<<Ascolta Sorcia, mi dispiace che tu non voglia comprendere...>>

<<Cosa devo comprendere, eh?>> Si volta furiosa. <<Che vuoi utilizzarmi per i tuoi scopi di "scrittrice scadente"? Puah! Ma per favore. Almeno fossi capitata con un'autrice che sappia scrivere di ste robe.>>

Abbasso lo sguardo e incasso il duro colpo.
Mi detesta, e odia ciò che sto facendo. In fondo non ha tutti torti... non sono così brava.

<<Scusami Suzy,>> afferma pentita delle sue parole, <<mi dispiace.>>

<<Volevo solo presentarti ai miei amici. Io sono fiera di te. Volevo solo condividerti con loro.>>

Si aggrappa alla mia maglietta e si trascina sulle mie ginocchia.
Accompagno il suo gesto tirandola su dal tronco... lei è la mia bambina.

<<Tutto è nato perché sei stata tu a intrometterti fra i commenti di quell'altro mio libro, ricordi?>> proseguo in tono dolce. <<Io non ti avrei mai costretta a presentarti al mondo.>>

I suoi occhi stanno per trafiggermi di nuovo.
Di nuovo la rabbia si presenta sul suo volto.

<<Io? Io mi sono intromessa? Suzy, per favore, non essere ridicola.>>

<<Ma i commenti sono ancora lì. Possiamo rivedere se vuoi...>>

<<La colpa è di Faretto.>> Incrocia le braccia irritata. <<Se si fosse fatto gli affaracci suoi non sarei intervenuta.>>

<<Non essere cattiva con lui. Ti loda, ti rispetta, ed è al tuo servizio come il migliore degli assistenti.>>

Stringe le labbra in una smorfia di disappunto: <<Non sa nemmeno lavar due mestoli. Deve sempre ripassare qualcuno sul suo lavoro.>>

<<Sorcia, avanti! Sei crudele! E comunque te ne ho creati abbastanza di aiutanti, no?>>

<<Sì, infatti lui non mi serviva proprio. Ma purtroppo è uscito pure lui da quei fogli e non c'è modo di farlo rientrare.>>

<<Ma anche se ci fosse stato il modo, non lo avrei permesso>> rispondo determinata. <<Siete mie creature e io vi amo tutti.>>

Insoddisfatta della risposta saltella via dalle mie gambe marcando la sua gelosia nei miei confronti.

L'afferro per la cintura e la blocco nell'intento di scappare a nascondersi.
In fondo lo so che il suo cuore è tenero e dolce.
Lo so che dietro i suoi atteggiamenti si nasconde una dolce cucciola.

<<Certo,>> le dico prendendola in braccio, <<tu hai un posto speciale nel mio cuore.>>

Mi osserva con i suoi grandi occhioni neri e in men che non si dica me la trovo avvinghiata addosso.

Il suo profumo di mandorla dolce mi infonde sollievo e serenità. Mi appaga il cuore. Lei è la mia gioia.

Mi stampa un bacio sulla guancia e mi stringe di nuovo.
Avverto una sua preoccupazione. Qualcosa la turba ma non voglio costringerla a parlare, non lo farebbe se si sentisse sotto pressione.

<<Allora? Forza. Mi dici che stai distillando?>>

Scende di dosso per avvicinarsi triste alle sue attrezzature.
Non mi guarda e solo una flebile vocina le esce dal diaframma.

Il Laboratorio di Strega Sorcia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora