5) Un fidanzato?

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Di nuovo il ricordo di quel bacio.

E io che ho impiegato mesi e mesi di terapia da parte del mio psicologo personale Mason per dimenticarlo o, per lo meno, seppellirlo nel mio inconscio.

E' stato uno dei momenti più felici della mia vita, beh, fino al giorno dopo. Quando tutto il mondo è ritornato in frantumi.

Decido di riprovare quello che ero solita fare durante il mio lungo periodo di autocommiserazione per pensare ad altro. La cosa che mi rende più felice di tutte. La passione più grande che ho: disegnare.

Prendo subito un piccolo quadernino ad anelli che si trova nel cassetto del mio comodino accanto al letto, una matita, e inizio a tracciare qualche linea.

Dopo una manciata di minuti, il disegno comincia a prendere forma. Rappresenta me da piccola, forse a tre o quattro anni, insieme ai miei genitori mentre facciamo una delle nostre tradizionali colazioni della Domenica da Rock's. 

Quando ancora potevamo essere definiti una "famiglia felice". O anche soltanto una "famiglia".

Sono totalmente immersa nel mio disegno quando qualcuno bussa alla porta, per poi aprirla leggermente facendo spuntare la testa.

Alzo lo sguardo per vedere chi è e, appena lo capisco, roteo gli occhi dal fastidio.

-Sono venuto in pace. E ho anche portato dei doni.- annuncia Keagan, prima di entrare nella mia stanza e mostrarmi ciò che aveva in mano: dei bellissimi vestitini da sera, anche se troppo succinti per i miei gusti.

Metto da parte il quaderno e mi alzo in piedi, avvicinandomi a loro. -E questi a che servono?-

-Sono per stasera. Per la discoteca.- mi spiega. -Faith mi ha costretto a portarteli.-

Oh, bene. Addirittura si è sentito costretto a venire da me.

-Grazie ma potevi non disturbarti.- sbotto acida. -E poi non li voglio. A giudicare dalla loro lunghezza, sono sicura che tu li abbia rubati a una tua ragazza nudista del Texas a cui, probabilmente, non entravano più perché l'hai messa incinta.-

Keagan scoppia in una risata profonda. -Certo che hai una bella fantasia.-

-Beh mi sembra una spiegazione più che ragionevole, invece. Se no quale potrebbe essere un'altro motivo di cui non puoi parlare per cui ti sei trasferito qui nel bel mezzo della notte?- mentre parlo avanzo verso di lui. -Sicuramente stai scappando da qualcuno. E quel qualcuno è di certo una ragazza incinta a giudicare dai tuoi comportamenti e dalla tua mancanza di capacità nel prenderti le tue responsabilità.-

Quando finisco la frase sono solo a qualche centimetro da lui e le punte delle nostre scarpe si toccano.

-Sai, conoscendoti, sembra che tu ti stia riferendo a qualcos'altro...- risponde, facendosi comparire il suo solito sorrisetto in faccia. -Forse a qualcosa che è successa tra noi molto tempo fa e che proprio non ti va giù.-

Mi squadra da capo a piedi in un modo che mi fa sentire in soggezione, ma anche desiderata.

Mi allontano velocemente da lui, nel giro di pochi istanti. -Non li voglio i tuoi vestiti da sgualdrina.-

Mentre Keagan apre la bocca per replicare, Faith piomba nella mia stanza con un'espressione corrucciata.

-Hey!- mi lancia un'occhiataccia severa. -Ti ho sentita! Non parlare così dei miei vestiti.-

Faith se li riprende uno ad uno mentre io e suo fratello tratteniamo una risata.

-Se proprio non li vuoi allora dovrai comprartene uno nuovo.- mi ordina la mia amica.

Kiss me or Kill me [COMPLETA] #Wattys2019Onde as histórias ganham vida. Descobre agora