36)Fai la brava

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Che cosa vorrà mai farci con quelle foto Cher Brooks?

Vuole ricattare Keagan per fargli perdere il lavoro? Me per farmi espellere? Vuole in cambio soldi? Andare di nuovo a letto con Keagan? O vuole semplicemente metterci paura per farci vedere che è lei che comanda?

Magari mi sto tormentando troppo. Forse ha solo colto l'occasione mentre era ad un appuntamento col suo ragazzo di turno per farsi vedere da lui o per sentirsi potente. E forse, dico forse, non sa nemmeno lei che cosa farci con quelle foto.

Tutto quello che so è che per ora dobbiamo tenere un profilo basso a scuola e confidare che la faccenda venga dimenticata.

-Va tutto bene, Aly?- mi domanda Faith vedendomi morsicchiare le unghie, un'abitudine che odio.

-Certo, sì- rispondo in fretta continuando a camminare con lei lungo il corridoio. Non le posso ovviamente dire quello che è successo la scorsa notte... ma non voglio nemmeno che lo venga a sapere da una vipera come Cher. Devo aprirmi la strada in qualche modo. -Sai, Fay, sono davvero felice che tu abbia trovato la tua anima gemella anche se non avrei mai pensato che potesse esserlo proprio Emmett-

-È strano vero? Eppure mi sento così bene con lui-

-Ed è questo quello che conta. Davvero.- cerco di enfatizzare bene le parole. -Io starò sempre dalla tua parte. In ogni caso-

-Emm, grazie- balbetta, scrutandomi da sotto le lunghe ciglia laccate di mascara.

 -Sono persino felice che Mason stia con Dakota- 

-Beh, se lui è felice con lei lo sono anche io per lui-

-Esattamente!- dico con un po' troppo entusiasmo, ricevendo uno sguardo stranito da parte di Faith.

-Aly, stai per caso cercando di mandarmi qualche segnale che non capisco?-

Faccio per risponderle quando vengo scontrata dalla spalla della cheerleader malefica che speravo di non rivedere mai più.

Mi supera, e la sua coda di cavallo ondeggia nel momento in cui si volta verso di me con un sorriso vendicativo puntato sulle labbra. 

-Alyssa, cara, ti farò sapere al più presto ciò che voglio- 

Detto questo mi squadra da capo a piedi con un'espressione disgustata e se ne va con la sua gonnellina inguinale.

Mi paralizzo sapendo che Faith è qui accanto a me e ha ascoltato tutto. Devo trovare una scusa.

-A cosa si riferiva Cher?-

-Emm... niente. Vuole solo che impresti i miei vecchi pon pon a una ragazza nuova appena aggiunta alla squadra.-

-È una richiesta strana da parte sua visto che ti odia. Non pensi ci sia qualcosa sotto?-

Faccio una risatina nervosa. -Ma no che dici? E comunque sia tanto a me non servono più, quindi non ci perderei niente. Non preoccuparti. Ora è meglio che andiamo in classe.-

Chiudo il discorso in fretta e Faith non mi fa altre domande al riguardo per tutta la mattinata. Per ora, il pericolo è scampato.

Durante la noiosissima lezione di storia, ringrazio il cielo che mi sia arrivato un messaggio da parte del mio migliore amico.

MASON:
Emergenza Dakota/Rosalyn!! Raggiungimi in bagno.

Per lo meno ho una scusa per uscire di qua.

Chiedo il permesso per poter andare in bagno e mi viene concesso senza troppe storie.

Esco dalla classe, svolto a sinistra e percorro il lungo corridoio vuoto costeggiato da armadietti blu su entrambi i lati.

Il bagno è proprio in fondo, ma prima di poterlo raggiungere qualcosa, o meglio, qualcuno mi blocca la strada.

Non faccio nemmeno in tempo a capire di chi si tratti che mi imbatto contro il suo petto per poi venir trascinata da tutt'altra parte.

-Hey aspetta!- grido appena mi sento afferrata con forza dal braccio.

Ma non appena alzo lo sguardo per capire chi sia, lo stesso ragazzo mi copre la bocca con l'altra mano in modo da impedirmi di urlare dinuovo.

Dopo di che mi strattona fino a portarmi dietro le scale principali, in un angolo nascosto dove nessuno va mai. Mi butta con la schiena al muro e mi guarda con una scintilla negli occhi, mentre ancora non posso parlare per via della sua mano che me lo impedisce.

Ma riesco comunque a vederlo in faccia, e lo riconosco. 

È il ragazzo che era con Cher la scorsa notte!

Il cuore va a mille per la paura. Cosa vuole da me?

Provo a dimenarmi più che posso ma lui è troppo forte e mi tiene ferma, facendosi spuntare sorriso da maniaco sulla bocca.

-Non muoverti o renderai le cose più difficili- la sua voce è viscida e mi fa venire il mal di stomaco. Così come le sue mani, mentre le fa passare sul mio viso e poi sul mio collo.

-Lasciami!- provo a urlare, anche se la mia voce è attutita. 

-Sh sh sh- mi sussurra vicino all'orecchio. -È solo il modo per mettere le cose a posto con Cher. Le rivolete quelle foto o no?-

Cher? È stata lei a dire a questo pervertito di venirmi a importunare in cambio delle foto? Quale mente malata farebbe una cosa del genere?!

-No, ti prego!- strizzo gli occhi, mentre lui inizia a baciarmi il collo. E la sensazione è quella di avere un verme bavoso che striscia sul mio corpo. -Fermati!-

Appoggia tutto il suo corpo sul mio, e io mi sento soffocare. Le mie mani sono schiacciate contro la mia schiena in modo tale da non riuscire a muoverle. Non ci riuscirei mai. È troppo forte per me! Peserà circa novanta chili, la cui maggior parte sono muscoli. 

Per un attimo la sua mano si leva dalla mia bocca, e io riesco a prendere fiato, ma solo per finire sul mio maglioncino, che viene irrimediabilmente strappato dalla base del collo.

Io provo a gridare ma la sua bocca si stampa contro la mia in un bacio nauseabondo dal quale provo a liberarmi.

-Basta! Basta!-

-Ti ho detto di fare silenzio, cazzo!- mi tira i capelli indietro facendomi male e usa una voce aggressiva che mi spaventa.

-Ti prego- lo supplico con gli occhi lucidi. Ma la cosa sembra non avere effetto, siccome lui mi sorride, ed infine inizia a slacciarsi i pantaloni.

-No no no!- urlo con tutta la forza che ho, e per fortuna riesco a liberare una mano da dietro la schiena con la quale provo a colpirlo. Ma niente da fare. È come schiaffeggiare un muro umano.

La sua mano finisce subito dopo a slacciare anche i miei di pantaloni, abbassandoli, lasciandomi solo con le mutandine.

Mi dimeno, lo strattono, gli tiro pugni, schiaffi, calci. Urlo finché ho voce.

Ma a lui sembra non fare differenza.

-Grida quanto vuoi. Qui non ci sentirà nessuno-

Ha ragione. Siamo isolati. In un posto in cui non mette piede nessuno. Troppo lontano dalle aule perchè qualcuno ci senta.

Non ho potere contro di lui. Non ho scelta.

Scoppio a piangere, mentre lui si riavventa sulla mia bocca, infilandoci subito la lingua. Una sensazione disgustosa, che mi fa venire voglia di vomitare.

-Fai la brava... e non diremo niente di te e il coach.-


KK

Kiss me or Kill me [COMPLETA] #Wattys2019Where stories live. Discover now