7-Ho intenzione di baciarti

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"Non dici nulla?". Chiese, dopo un po' di silenzio imbarazzante. Scossi la testa, lasciando andare un sospiro.

"Non pensavo di avere tutta questa importanza...". Ridacchiai nervosamente.

"Ecco i vostri frullati, ragazzi". Mia mi salvò da quella situazione, lasciando sul tavolo i due bicchieri di vetro.

"Grazie". Le sorrisi.

"È la prima volta che Jake porta qui una ragazza". Disse, avvicinandosi a Jacob per strizzargli una guancia.
Risi, trovando tremendamente tenera quella scena.

Quando Mia tornò al suo lavoro guardai Jacob visibilmente imbarazzato.

"Non commentare, mi ha praticamente cresciuto". Si difese, tirando a se il frullato e cominciando a berlo.

"Davvero non ci hai mai portato nessuna?". Chiesi.

"Solo perché tu lo sappia, non ho avuto poi tutte queste ragazze... saranno al massimo cinque". Rispose.
Alzai un sopracciglio, guardandolo con insistenza.

"Okay, okay, forse dieci, ma nessuna di loro mi piaceva davvero, non abbastanza da uscirci, almeno". Si giustificò.

"Non è molto carino, sai, se nessuna di loro ti piaceva non avresti dovuto illuderle". Bevvi un sorso di frullato.

"Illuderle? Murphy, sei completamente fuori strada". Mise le mani avanti.
"Mettiti nei miei panni: io finisco una partita, arrivo nello spogliatoio e trovo una ragazza ad aspettarmi nella doccia. Mi si lanciano praticamente addosso, sono loro che si lasciano usare".

"Già, dimenticavo che voi maschi ragionate con l'organo riproduttivo". Alzai gli occhi al cielo.

"Neanche io piaccio a loro". Continuò.
Certo, come no.
"Non gli interessa minimamente cosa mi piace fare, quali sono i miei interessi o il mio carattere, a loro importa solo il mio aspetto e il mio ruolo nella squadra di football. Tu sei donna quindi dai automaticamente ragione a loro, ma ti assicuro che sono le ragazze che usano me, non il contrario".

"Ed io, secondo te, sono diversa da loro?".

"A te sembra non interessare nulla del mondo, figuriamoci se ti interesso io!". Rise. Restai in silenzio, colpita dalle sue parole. Era questo che tutti pensavano di me? Che non mi importasse nulla di nessuno?

"Ehi, guarda che ero ironico". Si preoccupò, addolcendo il tono della voce e cercando i miei occhi.

"No, hai ragione. Sto solo seguendo il consiglio che mi è stato dato ma credo che smetterò tra esattamente tre secondi". Sorrisi.

Sapevo che Greg lo avesse detto per il mio bene, ma non avevo più intenzione di tenere a freno i miei sentimenti.
Forse era solo la stupida visione di una ragazzina, ma, quando ero con Jacob, la mia malattia sembrava dissolversi nell'aria. Vicino a lui il mio cuore stava bene, più che bene.

"Ora sono confuso". Scosse la testa.

"Posso chiarirti le idee". Dissi.
"Mi piaci, Jacob Garrett, e non per il tuo ruolo nella squadra di football, anche se quella divisa ti sta da Dio. Mi importa conoscere il tuo carattere e capire quali sono i tuoi interessi e, non voglio essere ipocrita quindi ammetto che mi importa anche del tuo aspetto perché, wow, sei un figo pazzesco". Presi fiato.
"So che probabilmente ho appena fatto una figura di merda grande quanto l'America del Nord ma, vedi, non ho nulla da perdere, proprio nulla".

Finché il cuore batteWhere stories live. Discover now